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«Baciami.»

Mi sta prendendo per il culo? Sta scherzando? Ma un cervello questo ragazzo lo ha? Gli ho appena spiegato la ragione per cui non posso e mi chiede una cosa del genere? Pensò.

«Baciami.»

«Stai scherzando vero?»

«No.»

« Ma un cervello lo hai? Ti ho appena spiegato- » si fermò all'udire un tuono. «Ti ho detto che non posso e tu mi chiedi questo?! Ma che cazzo hai nel cervello?!»

«E io ti ho detto di baciarmi Kacchan. Per favore, fallo...»

«Smettila Deku.»

Si avvicinò di più. «K-Kacchan... per favore...» si sporse sempre di più, fino ad arrivare a sfiorare le sue labbra. «Baciami Kacchan...»

Deglutì.

«Tu non vuoi... ho capito. » si allontanò. « È meglio andare a letto.»

«Non è che non voglia, ma te l'ho spiegato Deku cazzo! Perché non mi capisci!»

«Sei tu che non capisci... io, io volevo solo un bacio, nulla di-»

«Mi hai rotto le palle.» e lo baciò.

Izuku aveva gli occhi rossi e rimase stupito da quel gesto. È vero, era quello che voleva, ma l'essere baciato da Katsuki... era sempre una meraviglia. Chiuse gli occhi e si abbandonò a quel bacio così triste così bello.

Pochi istanti dopo il biondo chiese accesso al verde, cosa che gli fu data subito, per poter far diventare quel bacio molto più intenso. Si baciarono come se non lo facessero da molto, come se le loro labbra si chiamassero a vicenda, come se uno avesse bisogno dell'altro e viceversa.

Era così però, ormai erano mesi che non si baciavano più e finalmente quell'astinenza era finita. Ormai non erano più in camera di Izuku, non c'era più il temporale, non c'era niente e nessuno: c'erano solo loro e la loro voglia infinita di baciarsi. Continuarono a farlo nonostante non avessero più fiato.

All'improvviso Katsuki tolse la maglia prima a lui poi al verde, che finì per dare le spalle al muro. Era così tanto preso dal bacio che non si focalizzò minimante sulle cicatrici del verde. Izuku aveva il biondo davanti che lo baciava come se non lo assaggiasse da secoli, lo divorava con una velocità assurda. Forse era anche quello il perché, forse Katsuki non lo voleva baciare perché sapeva che se l'avesse fatto, non si sarebbe più fermato. Avrebbe divorato la preda ed essa si sarebbe fatta divorare senza opporre resistenza.

Si baciavano lentamente, ma inesorabilmente. Avevano bisogno entrambi di quel bacio: Katsuki per essere sicuro che il verde fosse veramente li, che fosse sveglio e che fosse vivo, Izuku perché lo amava, anche se il biondo non lo sapeva. O forse non lo voleva accettare.

Si staccarono solo per guardarsi per poi riprendere a baciarsi con foga; il verde mise le mani tra i capelli del biondo e circondò con le sue gambe i fianchi di Katsuki, finché quest'ultimo non lo portò sul letto. Mentre lo faceva stendere lo continuava a baciare e a baciare come se le labbra del verde fossero la sua droga personale, la quale assenza potrebbe farlo morire.

I due si staccarono solo perché il biondino gli iniziò a baciare il collo, non voleva però lasciarci un segno. Non ne aveva il diritto, ecco quello che pensava. Dal collo si spostò di nuovo sulle labbra del verde, lo baciò di nuovo; un mix di passione e voglie tenute dentro per troppo tempo.

Era magnifico: fuori pioveva ma in quella stanza c'era il sole. Era tutto splendido, finché il biondo non si staccò. Katsuki sapeva, non doveva farlo, non si sarebbe più fermato. E lui non voleva questo, non voleva andare avanti. Era fin troppo pensieroso e di questo il verde se ne accorse. Gli prese il viso e gli diede un bacio a stampo, poi parlò.

«A che pensi?»

«A niente.»

«Kacchan...»

Sospirò. «Ti sei calmato ora?»

«Si.»

«Quindi possiamo dormire?»

«Si.»

I due si misero nel letto di Izuku e, nonostante il biondo non volesse, lasciò che il verde si addormentasse abbracciato a lui.

«Buonanotte Kacchan...»

«Notte Deku.»

Il giorno dopo
Katsuki si era svegliato per primo. Era presto, erano le 7 di mattina e pensando si accorse si avere un peso addosso. Aprì gli occhi e vide un Izuku dormiente sulla sua spalla. Guardandolo si ricordò di ciò che aveva fatto la sera prima: lo aveva baciato. Aveva fatto quello che voleva, ma sapeva che non doveva farlo; non se lo sarebbe più tolto dalla testa. Decise di alzarsi, vestirsi e andarsene. Peccato che Inko era già sveglia.

«Buongiorno Katsuki-kun, come mai sei già sveglio?»

«Hah? Non avevo più sonno. E poi ritorno a casa.»

«Di già? Non fai colazione con noi?»

«No, è meglio di no.»

«Grazie per aver aiutato Izuku ieri sera. Te ne sono grata e scusami per averti recato disturbo Katsuki-kun.»

«Non preoccuparti.»

«È, successo qualcosa?»

«No, tutto apposto.» disse mettendosi le scarpe. «Credo che sia meglio che vada a casa.»

«Immagino che Izuku non lo sappia giusto? Lo avviserò io quando si sarà svegliato.»

«Mh, ci vediamo zia Inko.»

«Si, ciao Katsuki...» chiuse la porta, si girò e si trovò due occhi verde smeraldo davanti.

«Se n'è andato vero?»

«Si, adesso... non so perché non ti abbia svegliato per dirtelo...»

«Lo avrei dovuto immaginare. » disse il verde freddo. «Ritorno a dormire, ciao mamma... »

«Notte Izuku...»

Una volta ritornato in stanza il verde si buttò sul letto a piangere, dove pochi minuti prima c'era ancora sdraiato il biondino.

Avrei dovuto saperlo. Lui mi ha baciato solo perché gliel'ho chiesto. Ci gode a vedermi così a quanto pare. E poi dice che sono io quello che gode a vederlo star male.

«Me lo sarei dovuto aspettare, non è cambiato nulla. Non è cambiato lui.»

E si addormentò, tra lacrime e pensieri.



Angolo autrice
E niente, sono riuscita a pubblicare questa parte dove finalmente c'è il bacio. Come vi è sembrato? Pronti per i prossimi capitoli? Io non credo, ma un po' d'ansia non fa mai male❤️

Da quanto non si baciavano? Da molti capitolo ormai credo. Ditemi che ne spensate con un commento o una stellina!

Bacioni❤️

My Healing || bakudekuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora