CAP. 1

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~SOS~

TOKYO POV

Buio.

Polvere che appannava la mia vista.

Dovetti sbattere un paio di volte le palpebre per rendermi conto di dove mi trovassi.

Sotterranei della zecca di stato.

Rio.

Il mio punto debole.

Sorrisi lievemente quando riuscì a mettere a fuoco la sua immagine .

Ma quel sorriso durò poco...

Urlava, lo potevo capire dai movimenti del suo viso, ma la sua voce arrivava ovattata alle mie orecchie.

Un fischio assordante rieccheggiava nella mia testa, più insopportabile della voce di Arturito.

Successivamente portai la mano vicino alla mia tempia destra, fonte di un dolore atroce, per poi ritrovarmi le dita con le quali ho tastato la zona sporche di sangue.

L'udito inizia a migliorare, così come la vista...

Ora ricordo!

Stavamo scappando, ma l'esercito ci ha sbarrato la strada e colti alla sprovvista.

Rio:Tokyo! Alzati, mettiti al riparo!

Ora la sua voce arriva limpida alle mie orecchie, così come i centinaia di proiettili che volavano nella stanza.

Dopo essermi riparata dietro ad una barriera di metallo introdotta da noi nella zecca, mi resi conto che avevamo i minuti contati...o forse era anche questione di secondi...

Le nostre munizioni stavano per finire.
Denver urlava come un pazzo mentre scagliava contro il nemico, una raffica di proiettili con la mitragliatrice.

Ho sbattuto la testa contro quell'armadietto per proteggere la ricetrasmittente, nostra unica fonte di comunicazione col Professore.

Da come è ridotta direi che il mio sacrificio non è servito a molto, ormai è da buttare.

Dopo essermi ripresa del tutto, mi passo una manica sulla ferita per ripulirmi dal sangue, per poi afferrare una pistola abbandonata sul pavimento e correre in soccorso della mia squadra.

Squadra...

Forse famiglia...

Mentre sparo a quei maledetti soldati non riesco a non pensare al Professore... Che fine avrà fatto?

Non lo sentiamo da 20 minuti e per lo più ora non possiamo comunicare con l'esterno in nessun modo.

Maledizione, questa non ci voleva!

Butto per aria la mia pistola, ormai scarica, per poi ripararsi nuovamente dietro al nascondiglio precedente .

È veramente questa la fine?

C'eravamo quasi...

Che fine avrà fatto il Professore?

È stato catturato o ci ha abbandonati per salvarsi la pelle?

Mi aveva promesso che in un modo o nell'altro ci avrebbe tirati fuori...

Siamo agli sgoccioli.

Ormai è troppo tardi.

È finita.

Improvvisamente mi ritrovo nuovamente a terra, così come i miei compagni e i soldati, sbalzati in aria da un'onda d'urto proveniente dalla nostra sinistra.

Riesco a scorgere una figura femminile, tra le macerie e il polverone causati dal crollo della parete.

X:Allora, vi alzate o volete essere catturati? Su, muovete il culo!

Non sapevamo chi fosse quella ragazza ,ma indossava anch'essa una maschera di Dalì e questo ci bastò per fidarci di lei, anche perché non avevamo altra scelta.

Avvicinandomi al varco che aveva creato la figura misteriosa, mi resi conto che imbracciava un bazuca, che da lì a pochi secondi avrebbe puntato contro il nemico, permettendoci di guadagnare tempo e fuggire.

Il tunnel che abbiamo appena percorso ci ha fatto sbucare in un deposito abbandonato, con all'interno solo un camion.

Dopo aver letto la scritta sul fianco del veicolo, capiamo che è ora di mettere in atto il piano Damasco.

"Ditta di smaltimento rifiuti"

Questo camion sarà il nostro biglietto di sola andata per la libertà.

Senza perdere altro tempo indossiamo i travestimenti presenti sul retro della vettura, cercando di ripulirci al meglio dalla polvere e le macerie .

Dopo pochi secondi la ragazza di prima sbuca dal tunnel, sale sul veicolo, mette in moto, toglie la maschera e si rivolge verso di noi.

Damasco :Preparatevi, il professore ci aspetta al molo!

ANGOLO AUTRICE 🌈

Salve lettori e lettrici di tutte le età , se vi piace la casa di carta, ho scritto anche un'altra fanfiction che potete trovare sul mio profilo. Per il momento non ho molto da aggiungere,spero che però questo primo capitolo abbia suscitato in voi un po' di curiosità.
Come sempre lasciate una stellina o un commento che sono sempre ben accetti.
- A.



DAMASCO 💣/LA CASA DI CARTA/ 💵 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora