CAP. 33

413 16 1
                                    

Nel tepore della piccola camera singola, il moro fissava la giovane donna, a sua volta intenta a fissare il pavimento.

In piedi, uno di fronte all'altra, come due colonne superstiti di un terremoto nefasto.

La ragazza dischiuse la bocca, senza però emettere alcun suono.

Professore : So che è difficile parlare per te in questo momento...

Iniziò, tenendo le mani in tasca.

Professore :....quando viene toccato quell'argomento in particolare. Applichi subito questo tuo mutismo, come forma di difesa, non è la prima volta che lo fai... Non pretendo che tu mi parli, so perfettamente che hai bisogno dei tuoi spazi. Spero che questa possa tirarti un po' sù...

Disse aprendo un piccolo cassetto posto al di sotto della scrivania.

Professore :Volevo dartela dopo che tutto questo sarebbe finito, ma forse, è più utile in questo momento...

Attirata da quelle parole, la brunetta alzó lievemente il capo, concentrandosi sul pezzo di carta che l'uomo teneva tra le dita.

Era una foto.

Ma non una foto qualunque.

Era una delle poche foto che la ritraevano con i suoi genitori.

Spalancando lievemente la bocca, la mora alzó di scatto la testa, rivolgendo finalmente gli occhi al suo interlocutore.

Professore :L'ho trovata da poco tra le mie cose...

Spiegò, prima che la ragazza potesse porgere la scontata domanda.

Professore:...l'avevi dimenticata alla villa di Toledo, quando...insomma...quando te ne andasti.

Damasco :Grazie...

Rispose lievemente, accarezzando il bordo sbiadito di quella vecchia foto.

Professore :Se non altro, mi hai rivolto la parola.

A quel commento sarcastico, i due riservo lievemente, sciogliendo la tensione accumulata nell'aria.

Professore : Ti va di dormire con me questa notte?

Damasco : Cosa?

Forse, non aveva capito bene, probabilmente era ancora scombussolata dal fatto appena accaduto.

Professore : Dormi con me questa notte.

Più che un comando le sue parole risuonarono come una supplica.

Damasco : E...e gli altri?

Professore : Ormai solo tre persone non sono a conoscenza della nostra relazione. Non credo che Tokyo si insospettirà se non ti vedrà in camera con lei e per quanto riguarda Helsinki e Denver, basterà chiudere per bene la porta a chiave e svegliarsi un po' prima domani, giusto per non far vedere che sgattaglioli via da questa stanza.

Analizzó la situazione, facendo spallucce.

Damasco :Perfavore, si ne ho bisogno.

Annuì lievemente.

Quella sera, mentre una mano vagava tra i morbidi capelli del suo amato, Ana ripensava alla prima volta che avevano toccato quell'argomento...

DAMASCO 💣/LA CASA DI CARTA/ 💵 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora