CAP. 23

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~SPORT TIME~

1 MESE NEL MONASTERO.

Dopo le lezioni sulla rapina e quelle di "pronto soccorso", ecco che la banda si trova ad affrontare delle pesanti sessioni di allenamento.

Bogotà :Sono sfinito, non reggo questi ritmi.

Nairobi: È proprio per questo che ci alleniamo.

Disse asciugandosi la fronte imperlata di sudore.

Tokyo:Ci vorrebbe un po' di meritato relax. Altri 4 mesi così non li reggo!

Denver :Che ne dite di una bella festa tranquilla?Buon cibo, buon vino, bella musica...

Nairobi :Non è una brutta idea...

Tokyo : C'è solo un problema...

Damasco :Sarebbe?

Denver: Il professore.

Damasco :Perchè sarebbe un problema?

Nairobi : Vedi, durante i preparativi della prima rapina, non ci ha concesso molto divertimento...

Tokyo : Un po' di divertimento non farebbe male nemmeno a lui. Lo vedo più agitato del solito ultimamente...

Damasco : Non ti do tutti i torti... Lasciate fare a me, ci penso io a convincerlo...

Così dicendo, si diresse convinta e spedita verso la camera appartenente alla  grande mente criminale che dirigeva quella stravagante combriccola.

Dopo aver bussato con delicatezza sulla porta di legno chiaro , aprì quest'ultima di qualche centimetro.

La scena che gli si presentò, le addolcì lo sguardo e le appesantì il cuore di preoccupazione.

Con gli occhiali ancora in viso e la penna nella mano destra, Sergjo si era addormentato su una grossa pila di scartoffie.

Rimanendo a distanza, Ana si fermó ad asservarlo.

Era buffo mentre dormiva...

Il viso rilassato, come non lo vedeva da un po' di tempo....

Successivamente la ragazza si decise a svegliarlo, anche se a malincuore...

Damasco :Sergjo...

Gli sussurrò, passandogli una mano tra i capelli.

L'uomo dischiuse leggermente gli occhi, facendo cadere sulla scrivania la penna che impugnava, la quale, rotolando, finì sul pavimento.

Ana si calò per riprendere la penna, mente Sergjo, una volta essersi tolto gli occhiali, si strofinó gli occhi.

Damasco : Buongiorno principessa.

Lo prese in giro la giovane donna, sedendosi sul davanzale della finestra.

Professore : A quanto pare mi sono addormentato...

Disse stiracchiandosi.

Damasco : Direi proprio di sì.

Rise, per poi piegare il capo verso destra, soffermandosi a guardarlo.

Professore : Non farlo...

La intimó puntandole un dito contro.

Damasco : Non farlo cosa?

Professore : Non studiarmi.

Damasco :Non ti stavo analizzando, non ho bisogno di ricorrere ai miei studi da spia per sapere che non stai bene, se ne sono resi conto anche alcuni membri della banda...

DAMASCO 💣/LA CASA DI CARTA/ 💵 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora