La tana del lupo -l'accademia chiamata collegio-

22. Vittime e heat

<<Quindi? Mi avete portato qui per dirmi cosa?>> Chiese confuso Tyson. I due lo avevano portato nella loro camera da letto che, da ciò che gli disse Jake, era diventata automaticamente anche sua.

I due alfa si guardarono, non sapendo come introdurre il discorso. <<Presente lo sparo di questa mattina?>> L'omega annuì. <<Quello che ha spaventato talmente tanto Sunny che il suo calore si è interrotto. Sì, lo so. È morto un alfa>>
I due confermarono con uno sguardo.

<<La cosa va avanti da mesi>> lo informò Owen.
<<In che senso?>> Chiese confuso il minore. Pensava di aver capito cosa intendessero, ma sperava che non fosse ciò che aveva intuito. <<Nel senso che sono mesi che ogni paio di giorni viene ucciso, da una pistola, un alfa>>

L'altro li guardò impassibile e i due alfa iniziarono a pensare, dopo minuti di silenzio, che il compagno non avesse capito.
Si sbagliavano, l'omega aveva compreso perfettamente. <<Fatemi capire>> iniziò lentamente, pesando parola per parola <<io sto con due possibili vittime>> si alzò iniziando a camminare velocemente <<uno di voi due potrebbe venir ucciso>> continuò muovendosi <<e se uno di voi viene ucciso, io... Io non saprei che fare!>> Aveva iniziato a sussurrare.

I due alfa chiusero gli occhi <<Tyson>> non ascoltò Jack <<Tyson>> neanche Owen ebbe successo.
<<Tyson stai fottutamente fermo!>> L'omega finalmente si girò verso di loro. <<Come diavolo potrei stare fermo? Eh? Me lo spieg->> si fermò all'improvviso quando vide Jack con gli occhi da alfa.

<<Amore>> iniziò piano <<non vogliamo usare la nostra voce per costringerti, ma ti supplico di stare calmo. Tra quanto tempo avresti avuto il calore?>> Chiese ancora sussurrando.
Lui e Owen avevano stretto le mani in due pugni e le loro unghie erano finite nella carne. <<Tra quattro giorni. Comunque, sapete chi lo fa?>> I due scossero il capo. <<Piccolo, sono convinto che stia iniziando ora il calore, ti sei agitato e>> Tyson non lo ascoltò. <<Allora? Avete idea di chi possa essere?>> I due scossero il capo.

Jack si alzò dal letto e si avvicinò all'azzurro. Quando gli fu davanti, le gambe del corvino non ressero più il suo peso e cadde tra le braccia del maggiore. <<Ora lo senti?>> L'altro annuì. Lo sentiva perfettamente e non voleva assolutamente passarlo come la volta prima.

<<Vi prego>> disse catturando l'attenzione dei due su di sé <<prendetemi. Prendetemi entrambi>>
Coerenza portami via.
Il più grande nella stanza annuì <<chi vuoi che lo faccia per primo?>>

Con il calore che ormai gli stava fottendo il cervello, Tyson si chiese perché avesse dovuto avere dei compagni così stupidi. <<Non a-avete capit-capito>> ansimò. <<V-voglio che mi prendiate e-entrambi, insieme>> Jack fece un sorriso stupendo che poi venne rimpiazzato da una smorfia. <<Tyson, è, come dire, non credi sia troppo?>> L'altro ormai stava piagnucolando dal bisogno. Sentiva il lubrificante bagnargli le natiche e non avrebbe aspettato molto prima di saltare loro addosso.

Aveva un ultimo tentativo, non lo avrebbe sprecato. Si ripeté le parole nella mente e sì, poteva funzionare. <<Alpha, scopatemi fino a farmi piangere dal piacere>> vide i due tremare e fece un sorrisetto impertinente. Aveva decisamente funzionato.

Owen gli fu addosso per primo e Tyson si stupì del fatto che non fosse stato Jackson a perdere il controllo prima <<Dio, Tyson, sei tremendo>> finalmente Tyson poté lasciarsi andare e si aggrappò al collo del maggiore facendo scontrare le loro bocche affamate, si aggrappò a Owen come ne dipendesse la sua vita, fece scontrare le loro lingue in un intreccio di sapori mentre Jack si guardava lo spettacolo arrendendosi.

<<E va bene!>> Ringhiò per poi andare velocemente affianco ai due staccandoli. Baciò prima l'alfa e poi l'omega. <<Spogliati, vai sul letto>> disse al minore che sentì un brivido salirgli per la schiena. Amava come Jack lo dominasse. Si tolse i vestiti mentre guardava i due più grandi toccarsi e baciarsi. Li amava, li amava tantissimo. Gli si strinse il cuore al pensiero di poterli perdere.

Il biondo aveva iniziato a fare passare le mani sul petto, ora nudo, del più grande tra i tre. Il busto del castano era allenato, i muscoli sporgenti, si gonfiavano al tocco di Jack che, con la bocca, era impegnato sul collo del compagno lasciandogli dei segni rossastri. Tyson mugugnò bisognoso e iniziò ad avvicinarsi <<No omega. Ti ho detto di sdraiarti sul letto>> la voce di Jack era roca, potente e al comando. Non lasciava modo di controbattere in nessun modo. Non che il minore volesse opporsi, sia chiaro.

<<Striati sul letto a pancia in su. Ora!>> Tyson lo fissò per un po' e dopo aver visto l'alfa con un sopracciglio inarcato a mo' di ammonimento, indietreggiò fino al materasso per poi sedercisi sopra, con le gambe a penzoloni.

Jack lasciò un ultimo bacio su un pettorale di Owen che gli sorrise, poi, si allontanò lentamente. Andò dal terzo compagno che li guardava con bramosia.
<<Sdraiati. Gambe piegate e braccia in alto>> la situazione si stava preannunciando molto calda. Fin troppo calda. Bollente.

Occhi azzurri fece ciò che l'altro gli disse, continuando a guardarli. Piegò le gambe appoggiando i piedi nudi sulla stoffa delle lenzuola. Era gelosa al contatto con la sua pelle e gli scappò un mugulìo al sentire il cambio di temperatura.

Vide Owen sedersi sulla sedia poggiata all'ingresso e chiudere la porta a chiave.
Perché diavolo non l'avevano ancora fatto?
Con la coda dell'occhio, notò l'alfa che si sfiorava il petto con la mano e si ripromise di chiergliene il motivo.

Jack si posizionò di fianco a lui, guardandolo dall'alto del letto matrimoniale. Mise le sue mani ghiacciate sopra le sue ginocchia allargò di scatto le sue gambe, lasciandolo al freddo della stanza ed esposto.
Tyson mugugnò tentando, di riflesso, di stringerle nuovamente.

Jackson glielo impedì mettendosi in mezzo. Lo guardò infuocandolo e gli prese i polsi con una mano. <<Owen, la cintura>> l'altro lo guardò confuso. <<Owen, ho dei pantaloni della tuta e tu dei jeans con la cintura. Dammi la cintura>> Owen gliela diede immediatamente e Jack legò i polsi a Tyson.
L'omega rabbrividì. Era completamente alla loro mercé.