30. Felicità

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<<Shadow, sei qui. Mi hai fatto preoccupare. Sono settimane che non c'eri. Dov'eri?>> Adwin era preoccupato. Erano orami cinque settimane che il compagno non tornava a casa.

Aveva chiesto ai genitori del compagno. A Sax. Nessuno sapeva dove fosse eccetto Shadow.
<<Perché ti interessa?>> La risposta, o meglio dire domanda, era stata fredda e calcolata. Dallo sguardo, nulla si intravedeva se non indifferenza e, cavolo se faceva male.

Adwin gli si avvicinò, i suoi occhi grigi puntati in quelli neri del compagno. Più si avvicinava e più il profumo del compagno gli entrata nelle narici inebriandolo. Gli dava pace, serenità. Gli trasmetteva amore. Il petto gli fremette alla sensazione. Voleva stringerlo. Baciarlo. Amarlo come fosse la prima volta.

<<Come potrebbe non interessarmi? Sei il mio compagno Shadow. Ti sei perso un sacco di cose. Mi hai lasciato solo! Lo sai che mio fratello aspetta dei cuccioli dai tuoi migliori amici? No che non lo sai, perché non c'eri! Lo sai che i tuoi, TUOI migliori amici sono stati feriti? Che uno dei due è in coma? No, neanche questo lo sapevi. Perché tu, Lamp fottutissimo Shadow, non c'eri! Ed io? Io avevo bisogno di te e ancora una volta, tu non c'eri!>>

Gli occhi si erano riempiti di lacrime e il labbro inferiore tremava, ma la voce era ferma e candida, non lo stava sgridando. Gli stava facendo notare con severità ciò che doveva vedere. Ciò che il compagno da solo non capiva.

<<Tu te ne sei andato Shadow. Lo capisci? Mi hai lasciato solo per un tempo che mi è sembrato interminabile cazzo! Tutte le sacrosante mattine speravo di trovarti nel letto di fianco a me. Tutti i pomeriggi speravo che fossi in sala, a guardare i film d'azione che tanto ti piacciono>>

Gli tirò un pugno sul petto ma l'altro non fece una piega continuando ad ascoltarlo. <<Tutte le sere, speravo di trovarti in camera ad aspettarmi. Col tuo sorriso meraviglioso e la faccia da stronzo! Tutte le notti, rimanevo sveglio finché non crollavo dalla stanchezza, solo nella speranza che tu potessi arrivare>>

Ora c'era rabbia nei suoi occhi. Il grigio uguale al padre trasmetteva tornadi <<ed io, da idiota, ci speravo. Ci speravo così tanto. E poi finalmente arrivi, aria tranquilla da bellimbusto, camminata da bad boy e occhiali da bastardo e ti presenti con una frase del cazzo assurda e l'aria che trasmetti è gelida. Più fredda di un iceberg e se permetti, non me lo merito>>

Shadow inarcò un sopracciglio ma non interruppe il monologo infinito del compagno. <<No. Non provare a farmi quello sguardo sai! Non ci provare Shadow perché te lo ficco su per il tuo culo vergine!>> L'altro ridacchiò non riuscendo a trattenersi e anche Adwin sorrise.

<<Cosa vuoi sentirti dire amore?>> La sua voce era dolce ora. Ora che aveva potuto vedere che Shadow era ancora lì. Era ancora il ragazzo di cui si era innamorato. <<Che ti amo? Sì Shadow, ti amo. Ma ciò che cercavo di farti capire era che avevo paura. Paura che la tua voglia di avermi scomparisse. E poi sono arrivati questi delitti, i dubbi di Tyson, Dexter che ha paura di prendere il posto di capobranco dei Lyall, Vasya e la sua crisi d'identità, Erik e le sue paranoie>> gli sorrise teneramente.

<<C'erano e ci sono ancora troppe cose in ballo e nel momento in cui avevo più bisogno di te, sei sparito. Ho sempre messo davanti prima gli altri e poi me. Anche io ho i miei dubbi. Le mie paure. Anche io ho bisogno di qualcuno con cui sfogarmi, con cui piangere. Sai qual è sempre stata la mia paura più grande?>>

Shadow scosse la testa <<sono un maschio e sì, so che lo sai, ma il concetto è che non sono Tyson. E non sono Sunny. E non sono Erik. Insomma, non sono metà della mia famiglia!>> Alzò le mani al cielo e l'altro beta lo guardò confuso.

Parlò per la prima volta <<non ne capisco il problema. Io sono innamorato di Adwin. Non di qualcun altro del tuo branco>> l'altro scosse la testa <<proprio non ci arrivi, eh Shadow>> la sua faccia confusa fu una risposta.

<<Io non posso darti figli. E anche io li ho sempre voluti. Avrei voluto sette, otto cuccioli. E non li ho potuti avere. Non ho potuto averli perché sono un beta e sono innamorato di un'altro beta. Ho paura, una paura sempre presente che tu possa abbandonarmi per andare con qualcuno di più... Adatto. Ma nessuno c'era a dirmi che non sarebbe successo>> i suoi occhi furono lame taglienti. <<Neppure tu>>

Shadow lo vide piangere e gli si avvicinò per poi circondargli il corpo con le braccia e stringerlo al petto. Respiro profondamente sentendo l'odore di Adwin circondarlo. <<Scusami>> sussurrò <<non dovevo abbandonarti. Ti amo. Mi dispiace tantissimo amore. Potrai mai perdonarti?>>

L'altro fece finta di pensarci <<non so sai?>> Shadow sorrise rispondendo alla sfida <<ma come, se non mi perdoni, potrei trovare qualcuno disposto a farlo. Tu non credi?>> Ad arricciò il naso in una smorfia buffa. <<Allora credo dovrò perdonarti in fretta>> l'altro annuì <<già, lo credo anche io>>

Risero insieme guardandosi con amore. Adwin era leggermente più basso e dovette alzarsi sulle punte per far combaciare le loro labbra. Si staccò un secondo dopo <<ti amo stronzo>> non lo fece rispondere e riprese possesso delle labbra sottili del compagno. Erano rovinate, come avessero passato ore e ore al freddo. Erano comunque meravigliose per Adwin.

Passò la lingua sul labbro inferiore per far socchiudere la bocca a Shadow. Il minore fece scontrare la sua lingua con quella del compagno in un intreccio di sapori. L'incertezza venne abbattuta immediatamente e subito iniziarono ad accarezzarsi con affetto. Adwin era più lento. Più dolce e passionale.

Shadow più irruento, più esperto. I suoi movimenti erano frenetici ed erotici e si scontravano con quelli tranquilli dell'altro in un completo infinito perfetto.
Un infinito fatto di loro, con tutti i loro dubbi e i loro sentimenti.

<<Adwin>> disse col respiro affannato <<devi capire che ti amo e lo farò sempre. Con te sono felice perché sei tu la mia felicità. Non ho bisogno di altro>>

Tralasciando la loro dolcezza, da quanto cavolo di tempo non si vedevano due capitoli in meno di dodici ore?????

Amatemi!

La tana del lupo -l'accademia chiamata collegio-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora