21. Bisognosi di aiuto

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<<Dio, Sunny!>> Disse ancora stremato Major stendendosi affianco del corpo del minore. L'altro ridacchiò. Il calore, si era fermato, ma sapeva che poche ore e sarebbe tornato forte quanto prima. L'alfa era stato gentile, dolce. Anche se era pronto, grazie all'heat, aveva reso il tutto molto lento e, sotto un certo punto di vista, straziante.

Aveva scoperto anche un'altra cosa: aveva un fottutissimo kink per i tatuaggi.
Se n'era accorto quando, appena visto un tatoo sul pettorale dell'alfa, era venuto senza neppure essere sfiorato e si era eccitato nuovamente. Il tutto, quando il calore non era ancora particolarmente potente.
<<È stato fantastico!>> Esclamò infine il minore <<già. È stato bellissimo>> sospirò.

Sunny chiuse gli occhi tornando con la mente al momento in cui erano saliti al secondo piano ed erano entrati nella camera, che adesso sapeva, fosse di Major.

Sunny non perse il suo poco tempo prezioso prima di perdere il controllo a guardare la stanza. Non gliene poteva fregare di meno. Puntò gli occhi invece, sul volto dell'uomo al suo fianco.

Era grande, molto più grande di lui, sicuramente, ma era altrettanto splendido. I capelli mori, mossi, come se l'alfa ci avesse fatto passare le mani per ore. I suoi occhi rossi erano languidi, ma voleva guardarlo per come era normalmente. <<Puoi far tornare i tuoi occhi marroni per qualche secondo?>> Chiese sussurrando. Sapeva quanto fosse difficile, lui non sarebbe mai riuscito a fare tornare i suoi isabella, non era pensabile.

<<Scusami?>> Chiese quasi sconvolto Major.
<<Non ti scuso>> sorrise Sunny facendo scuotere la testa al maggiore. <<Dai, per favore, ti prego Major!>> Fu così che l'alfa scoprì quanto amasse essere pregato. Sunny pensò a quando suo fratello Tyson gli ebbe detto che anche il suo compagno Jackson adorava essere pregato. Caratterista degli alfa probabilmente.

Glieli mostrò e Sunny non resistette, si portò in avanti, il suo odore dolce che si era espanso per la stanza, risalendo per le narici di Major confondendogli il cervello. Il cavallo dei suoi pantaloni crebbe quanto la voglia di fare suo quel ragazzino tanto impertinente. Suo fratello minore gli aveva raccontato un po' di Tyson e si chiese se tutti i Lyall dovessero prendere la testardaggine e la presunzione da Caleb.

Si baciarono per la prima volta. Le loro labbra si scontrarono una prima volta dolcemente e in modo casto, poi, l'omega, si ritirò di scatto. <<Io, non ho mai fatto nulla. Non ho mai baciato e non so come si fa>> disse un po' vergognandosene. Voleva essere un bravo omega per il suo alpha e non riusciva neppure a baciare il suo compagno.

Gli occhi di Major scintillarono contenti. Avrebbe insegnato tutto lui a quel bambino! <<Oh tesoro, non ci sono problemi>> fu così che Sunny capì di amare i nomignoli. Gemette e si aggrappò alle spalle dell'alfa spostando involontariamente il bacino in avanti facendo strusciare le due erezioni insoddisfatte.

Major chiuse gli occhi all'intensità di quel tocco. Si abbassò fino all'orecchio del più giovane <<ma qui abbiamo qualcuno che ha un fetish per i soprannomi, vero piccolo?>>
<<Mh>> sussurrò solo per poi, nuovamente, far strusciare i due membri.

L'alfa lo guardò amorevolmente per poi iniziare a baciarlo in modo rude, per poi prenderlo in braccio e sdraiarlo sul letto.

<<Quanti anni hai?>> Chiese il più piccolo tornando alla realtà. Aveva sentito tutta la conversazione dell'uomo con suo padre, e aveva intuito avesse una quarantina d'anni, ma non sapeva esattamente quanti. Non sarebbe stato un problema, sapeva che per gli uomini lo fosse, e voleva anche ben vedere con il poco tempo che vivevano, ma per loro, venticinque anni di differenza non erano nulla.

<<Trentotto>> Major lo guardò sorridendo e lui giurò di sentire il suo cuore fare un balzo. Era bello. Troppo stupendamente stupendo.
<<Tu tesoro?>> Gemette. Di nuovo il kink per i nomignoli.
<<Ti ho già detto di non chiamarmi in questo modo!>> L'altro ghignò.
<<Ma ti piace!>> Esclamò sicuro di sé.
<<Non mi piace. Mi eccita, il che è molto diveso>> Major sbuffò. <<Ma se ti eccita ti piace>> Sunny alzò un sopracciglio <<va bene, non entriamo in questo argomento comunque ho diciassette anni>> l'alfa lo guardò come se avesse detto la stronzata più grande del secolo.

<<Immagino tu sia il gemello di Adwin quindi>> Sun capì perfettamente che non ci credeva minimamente <<ok, ok, è vero! Ho sedici anni. Quindici, ma quasi sedici quindi sedici>> Major scosse la testa ridendo. In quel momento il compagno era davvero troppo tenero.

<<Senti, domani andiamo da mia madre a farti dare le pastiglie. Voglio marchiarti e farti mio per davvero e tuo padre non vuole che abbiamo figli in questo momento, quindi andiamo da lei a fartele dare>> Sunny si morse un labbro per non rispondergli male. Major non aveva proposto, non aveva chiesto, aveva ordinato e se c'era una cosa che lui odiava, erano gli ordini. Era sempre stato un ragazzo e lupo libero. Erano orribili per lui le restrizioni.
Annuì solo.

Il momento venne interrotto da un rumore, uno sparo. Si alzarono il più veloce che poterono e vestendosi con ciò che trovarono a terra, uscirono il più velocemente possibile verso l'esterno dell'edificio. <<Cosa è successo?>> Chiesero vedendo un sacco di persone raggruppate. <<È successo di nuovo>> rispose loro un uomo e Major annuì appena triste.
<<Chi questa volta?>>
<<Neil>>

Fece un'altro cenno al beta e tornò dentro la casa. Andò nell'ufficio del padre e vi trovò i suoi genitori, suo fratello, i genitori di Jack e quelli di Shadow.
<<Dobbiamo dirglielo>> annunciò Major. Sunny, dietro di lui, fece una faccia confusa.

<<Siamo d'accordo>> risposero Burian e California, il padre e la madre di Shadow.
<<Io non so se è una buona idea. Non voglio fare preoccupare Tyson. Devo forse ricordarvi che io e Jack siamo entrambi alfa?>> Nessuno commentò. Da una parte Owen aveva sicuramente ragione, ma dall'altra assolutamente no.

<<Figlio mio, lo capisco, davvero, ma abbiamo bisogno d'aiuto e Caleb e Olcan so che potrebbero essere d'aiuto>> Owen ci pensò ancora un po' per poi arrendersi. <<va bene, ma a Tyson glielo dico io insieme a Jack, ok?>> Gli altri annuirono.

Io mi sento soft in questo periodo, non so perché (considerando che non sto scrivendo né leggendo molta roba soft) ma è così e tipo, non so, mi sento così bene!

La tana del lupo -l'accademia chiamata collegio-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora