La tana del lupo -l'accademia chiamata collegio-

10. Controllo

<<È interessante come tu stia cercando di evitare due alfa in un posto pieno di alfa>> Adwin era quello meno convinto di ciò che stavano facendo. <<Taci e seguimi>> continuavano a nascondersi dietro a tutte le sporgenze che vedevano e quella volta, toccò a due cassonetti della pattumiera. <<Si ma, Ty, lo vuoi capire o no che non siamo agenti dell'FBI?>> l'altro si voltò a guardarlo con occhi confusi <<e cos'è l'FBI?>> Il beta alzò gli occhi al cielo chiedendosi come facesse quell'individuo ad essere più grande di lui e per di più suo fratello. <<Nulla, nulla>>
Tyson non ne era convinto ma continuò a fare ciò che stava facendo.
<<Ma perché dobbiamo farlo?>> La risposta arrivò immediata <<perché non voglio incontrare gli occhi del mio secondo compagno. Mi sembrava ovvio>> l'altro fece una faccia confusa. <<Non puoi camminare normalmente ma con la faccia piegata verso il basso?>> L'altro sorrise come se avesse trovato una risposta alle sue infinite domande. <<Adwin, sei un fottuto genio!>> Il modesto che era nel beta rispose che sì, lo sapeva.
Quando finalmente riuscirono a camminare come delle persone e non come degli insetti sui muri, Tyson alzò il cappuccio della sua felpa blu fin sopra agli occhi. Vedeva poco, solo i piedi, ma era quello lo scopo no?
<<Ehi, ragazzi, come va?>> Shadow arrivò davanti a loro e guardò l'omega confuso. Il compagno gli fece un gesto con la mano: doveva lasciare perdere.
<<Insomma. Se non fai avvicinare i tuoi amici a me starò che è una meraviglia>> il beta annuì anche se rattristato. <<Sai vero che comunque prima o poi succederà?>> L'altro annuì.
<<Certo che lo so, semplicemente spero sia più poi che prima>> il fratello e Dow non dissero più nulla camminarono affianco all'omega che si fermò davanti ai bagni. <<Aspettatemi qui, torno tra poco>> i due annuirono e lui entrò nel bagno pubblico. Andò davanti allo specchio e tolse il cappuccio. I capelli neri sbarazzini fecero capolino. Erano tutti spettinati e gli davano un'aria più spensierata, più attraente.
I suoi occhi verdi erano chiari, chiarissimi, quasi gialli.
Aveva paura, ma sapeva che Shadow avesse ragione. Prima doveva parlare loro, ma non ci sarebbe riuscito senza guardarli. Era un cane che si mordeva la coda.
Si bagnò le mani e le portò alla nuca, la sentì calda e allora le spostò sul viso, sulla fronte. Anche quella era bollente. Sospirò, prese un respiro profondo e alzò il cappuccio abbandonandosi al suo destino che sarebbe stato probabilmente crudele.

Sul fatto che poteva andare meglio, furono tutti d'accordo.
Tyson uscì dal bagno e inciampò sui piedi di un'altro ragazzo. Si sentì cadere. Il pavimento non sembrava molto morbido e il suo busto, dopo esserci caduto sopra, confermò.
Un dolore allucinante partì dal petto e si sparse per il resto del corpo.
Sentì suo fratello <<Oh cazzo>> ma non era sicuro fosse per la sua caduta e ne ebbe conferma pochi secondi dopo quando una mano familiare gli accarezzò la spalla. <<Ehi, stai bene?>> Annuì. Il dolore, al tocco dell'alfa fu attutito. Si voltò, da quel che sapeva, non era un problema. L'aveva già visto. Non era preparato a ciò che gli si parò davanti. Era bellissimo. Uno degli uomini più belli che avesse mai visto. I capelli castano chiaro erano corti e sfumati su un lato. Un ciuffo ribelle venne spostato da quelle mani che lo avevano trasportato e che gli trasmettevano sicurezza. Guardò i suoi occhi e si sentì un fascio di nervi, ma non riuscì a scostare lo sguardo. Quegli occhi colore del miele, erano stupendi. Affascinanti e profondi.
Passò poi al busto nascosto da una maglia. Non poteva vederli, ma si ricordava la consistenza dei suoi muscoli. Gli sorrise e gli porse una mano per alzarsi. <<Sono Owen>> un nome meraviglioso. <<Owen>> disse lentamente.

L'alfa sentì degli spasmi. Dio, il suo rut stava per esplodere e non ci sarebbe stato niente da fare, avrebbe preso l'omega anche in quel corridoio, davanti a tutti.
Il suo nome pronunciato da quelle labbra carnose, sarebbe stata la sua fine.
<<Cazzo, Tyson>> sussurrò. Doveva farlo ora e fanculo le promesse fatte a Shadow <<e lui è Jack>>

Tyson sentì suo fratello urlargli di non farlo e Shadow di stare fermo, ma non lo fece, voltò il viso ed incontrò un paio di occhi azzurri. Non ebbe tempo di concentrarsi sul resto, sentì un dolore acuto partire dal fondo della spina dorsale. Iniziò a sudare ed il suo odore si espanse per tutto il corridoio. In poco tempo arrivarono alcuni alfa e allo stesso modo altri beta.
Shadow cercò di bloccare Owen e Adwin ci provò con Jack.
Una beta corse fino a lui.
<<Ciao Tyson. Ho sentito molto parlare di te! Non è un bel momento per conoscere tua cugina ma, eccomi qui, che dire>> va bene che pesava davvero poco, forse una cinquantina di chili o forse meno, ma essere sollevati da una ragazza era davvero imbarazzante. <<Ragazzi!>> Esclamò e alcuni si girarono verso di lei. <<sono la figlia del preside come molti di voi già sanno e questo omega è mio cugino. Il primo che fa un passo è morto. Per i beta, vi dico che un aiuto non sarebbe male!>>

Occhi gialli si sparpagliarono per la zona e in molti aiutarono. Tennero fermi gli Alfa e aiutarono i due ormai in rut a tornare nella propria stanza e Tyson fu portato nella sua. Era scosso dai brividi. Il sudore era tanto quando il lubrificante che scendeva dal suo orifizio, voleva spogliarsi, ma non voleva che suo fratello lo vedesse.
<<Hai bisogno di aiuto Ty?>> A Adwin dispiaceva ciò che gli stava succedendo. Sapeva che per lui sarebbe stato meglio stare con i suoi alfa, ma l'aveva promesso. Non l'avrebbe lasciato a loro.
<<Vai>> lo sentì dire in un mezzo sussurro distrutto.
Pensò di non aver capito. Suo fratello non poteva cacciarlo così!
<<Adwin, esci, per favore>> fu scosso da uno spasmo e si contorse nel letto. <<Ti prego Ad, fai come dico>> evidentemente poteva cacciarlo.
Non riuscì a controbattere. Uscì dalla porta in silenzio lasciandolo da solo come aveva chiesto.

E niente, i bug di wattpad mi perseguitano...