Dylan corrugò le sopracciglia spostandosi di qualche passo all'indietro. Si leccò le labbra improvvisamente secche e deglutì a vuoto. <<Clyde e... Anja?>> Chiese con timore. Sembrava quasi che non volesse parlare.
Scott e Hope se n'erano andati una ventina di minuti prima. Dovevano dormire, dicevano loro. Andavano a scopare, pensava l'omega. Quale quindicenne andava a dormire alle undici di sera? Nessuno!
Tyson alzò gli occhi al cielo.
Quell'uomo iniziava a dargli parecchio fastidio. Erano minuti e minuti che ripeteva quei nomi come un mantra e, sinceramente, iniziava a dargli sui nervi la cosa.<<Sì Dylan. Non mi sembrano nomi difficili. Ora, potrebbe dirmi cortesemente dove posso trovare quei due tuoi sicari?>> Se prima era preoccupato, ora l'uomo era diventato confuso. Sguardo perso ed occhi spalancati. <<Sicari? Miei? Io non ho sicari e soprattutto non uccido all'infuori di guerre e scontri. Va contro ogni legge ed ogni regola del mio popolo ed è una grande mancanza di rispetto dirmi una cosa del genere. Lo è per me e per il mio branco>>
Ora i confusi erano Tyson e Owen. Non capivano, soprattutto il più grande. Era vissuto in un branco dove gli ripetevano ogni giorno del fatto che ogni loro nemico era una creatura pessima, che quasi non meritava di vivere. Gli ripetevano che erano dei mostri, dei lupoidi senza la parte umana, dei senz'anima. L'alfa non capiva. Sembrava una brava persona quell'uomo, fuori da ogni schema che gli avevano dato fin da bambino.
Uno schema fatto di ingiustizie e discriminazioni. Verso dei diversi che erano differenti dalle donne o dagli omega. Era una discriminazione verso una persona che neppure si conosceva.
Owen ci rimase male, gli avevano insegnato delle cose sbagliate e soprattutto, prive di senso.Tyson sembrò capire il suo stato d'animo e con dolcezza gli prese una mano tra le sue, decisamente più piccole, e la accarezzò con pazienza e dedizione, cercando di farlo stare meglio con quel piccolo gesto. <<Scusacu allora, non intendavamo farti pensare una cosa del genere. Semplicemente le morti e le feri->>
<<Vi hanno fatto pensare che ci eravamo noi di mezzo. Storia già sentita e risentita. Immagino siano gli insegnamenti che vi danno al vostro branco. Non ti dò di certo la colpa, Caron. Sono leggende e leggende che non si possono distruggere in due anni>><<Se posso chiedere, come mai avete tutti questi conflitti tu e mio padre?>> L'altro scosse la testa <<non è né il luogo né il momento per parlarne, Owen. Non credo neppure che siano problemi che dobbiamo risolvere ora>> si prese una pausa <<l'importante è aiutarsi a vicenda. Siamo vicini di territorio ed uno dei due doveva pur iniziare a fare il primo passo. Lo nuovo io. Vi aiuto per ciò che vi serve. Chiedevate di Clyde e Anja no?>> I due annuirono senza rispondere. Si sentivano in torto per motivi sconosciuti. Si sentivano sbagliati, disonesti, cattivi.
<<Clyde è il mio primogenito>> diede loro un attimo per apprendere la notizia. Spalancarono gli occhi e questo gli bastò. <<Ora ha diciotto anni. È sparito che ne aveva sedici. Ragazzo irruento, poco socievole e poco educato. Io e mia moglie non riuscivamo ad insegnargli nulla che cinque secondi dopo, gli era già uscita dalla testa. Era su un'altro pianeta, completamente. Non gli è mai importato del branco. Parlava di uccisioni tutti i giorni. Prima erano piccole prede come i conigli o gli scoiattoli. Poi i cervi ed i cinghiali. Poi, di nascosto, sapevo che pensasse anche ad altro.>>
Lanciò loro uno sguardo eloquente che i due capirono immediatamente.
<<Non so cos'era>> riprese <<forse i suoi sguardi o i suoi modi di fare verso gli altri componenti del branco. Una volta, cinque anni fa, Scott si era rotto il braccio in un allenamento finito male. Clyde si era proposto di accompagnarlo in infermeria e non smetteva di fissargli il braccio. Non lo guardava con ribrezzo o paura, ma con la fame negli occhi, come non vedesse l'ora di fargli altre fratture. Avevano entrambi dieci anni>>
Gli altri due annuirono, confermando che lo stessero seguendo nel discorso.<<Anja... Quell'omega era arrivata qui una decina di anni fa. Non parlava bene l'inglese. Diceva dieci parole tedesche e due d'inglese. Si esprimeva soprattutto con i gesti. Noi non capivamo lei, lei capiva poco noi. Ci siamo abituati alla sua presenza e lei è diventata parte del branco. Si è scoperto fosse la compagna di Clyde solo due anni fa, quando appunto il ragazzo compì quindici anni. Incinta poco dopo, ha abortito. È stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Noi non facciamo abortire. Va contro le leggi della natura e dello spirito. Un feto è una creatura vivente. Ha diritto alla vita e nessuno, nessuno può decidere se deve morire o meno>>
Li guardò sorridendo a Tyson facendogli un occhiolino al quale, il minore, rispose con del rossore sulle guance. <<Li abbiamo cacciati dal branco. Non riuscivamo ad averli ancora qui intorno. Clyde non l'abbiamo più visto, neppure per sbaglio in questa foresta che vi assicuro, è parecchio vasta. Solo qualche animale ucciso con il suo odore addosso. Nulla di più. La ragazza, l'omega, invece, veniva spesso a rubare qualcosa soprattutto nei primi tempi. Cibo, bevande, libri e cose simili. Viveri e oggetti per passare il tempo, principalmente. Poi non l'abbiamo più vista. Scomparsa.>>
Owen gli fece cenno di continuare <<diedi ordine di seguirla. Non mi era mai piaciuta come ragazza e non volevo avesse combinato qualcosa. Feci seguire le ultime due tracce con il suo odore ritrovandoci in un prato in mezzo alla foresta. Nord ovest del Paese. Quasi al confine con l'Oregon. Nulla di che. L'abbiamo trovata e seguita. Correva veloce per essere un omega, caratteristica che l'aveva sempre resa particolare da questo punto di vista e->>
Tyson lo fermò con uno sbuffo <<potrebbe continuare il discorso senza prendere altre strade? Resti sulla linea retta per favore>><<Sì, scusami. Vi volevo dire dove ci aveva portato. Una casa, tra gli alberi. Ben nascosta se devo dire la verità. Senza di lei non me ne sarei mai accorto che ci fosse.>> Fece una piccola pausa <<li state cercando. Lo so. Io potrei portarvi da loro, ma ad una sola condizione>>
Non pensavo sarei mai arrivata a quaranta capitoli sinceramente!
Tralasciando il fatto che dieci capitoli fa dissi che ne mancavano mezza decina, per il resto tutto procede abbastanza tranquillo, no?
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La tana del lupo -l'accademia chiamata collegio-
Chick-LitSecondo libro della trilogia. !!! Il libro ha un contenuto esplicito. È sconsigliato ad un pubblico suscettibile. Il libro è protetto da copyright, è vietata la copia intera o parziale del contenuto. !!! Threesome e tema omegaverse. I PRIMI CAPITOL...