24. Fasi lunari, più o meno

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Quando uscirono dalla stanza da letto, erano passati solo due giorni. Il calore era sparito ad un certo punto e Tyson non era sicuro di volerne sapere il motivo.
Quando andarono dai familiari, li accolse una brutta notizia. Un altro alfa era morto. Pistola alla tempia.

<<Ty, ho paura di morire>> gli disse quella sera stessa Zephir. L'unica cosa che fece l'omega, fu stringerlo al petto e tenerlo il più stretto possibile. Anche lui aveva paura. L'alfa alzò il volto <<non fare quella faccia. Per favore>> Tyson non gli chiese come facesse. Ormai, sapeva che il quindicenne lo capiva, anche se non poteva vederlo.

<<Ehm. Scusate>> si voltarono tutti verso Estè che cercava di richiamare l'attenzione dei presenti. Xylia, una delle sorelle di Zeph, si mise affianco a loro. <<Lo senti anche tu?>> Il fratello minore annuì. Il cosa avrebbero dovuto sentire, era completamente ignoto all'omega più grande che, spaesato, guardò i due figli di Kele che, misteriosi, erano tornati a guardare Estè.

<<Dunque, c'è una cosa che potremmo non avervi detto i miei fratelli ed io>> Tyson voltò immediatamente lo sguardo verso il padre che, confuso quanto lui, si strinse al petto di Olcan. <<Vorrei il permesso di Owen per far venire le vostre sciamane>> l'alfa annuì confuso.

<<Echo e Eika>> le due ragazze, si fecero vedere per la prima volta. Avevano entrambe i capelli scuri, quasi neri e la pelle abbronzata.

<<Forse>> intervenne la prima mordendosi il labbro inferiore. Estè le sorrise rassicurante <<forse è meglio che discutiamo un po'. Mh?>>

Erano esattamente in quarantacinque persone nella sala. Solo i bambini più piccoli erano stati portati a dormire poiché, oramai, l'orologio alla parete segnava quasi le dieci di sera. <<Quindi?>> Intervenne Caleb. Era impaziente e voleva sapere immediatamente ciò che, sapeva, i gemelli nascondevano da oltre vent'anni.

<<Da dove devo partire?>> Si chiese Estè. Alla sua destra c'erano Edith ed Easy mentre alla sua sinistra le sciamane. A Tyson ricordarono molto i Power Rangers. Ridacchiò al pensiero e tornò a concentrarsi sulla ragazza.

<<Da dove vuoi, basta che parli. Sono pur ventisei anni che tenete il segreto. No?>> Olcan abbracciò da dietro il marito posandogli delicatamente una mano sulla bocca, come ad intimargli di fare silenzio. Caleb, in risposta, gli morse la mano facendolo gemere di dolore. Zephir sorrise. Al vederlo, lo fece anche il cugino. Lui era incredibile. Assolutamente incredibile.

<<Allora, come posso dirlo>> stavolta nessuno rispose alla domanda retorica della gamma, ma un ringhio nervoso uscì, senza che lui potesse fermarlo, dalle labbra di Clayton. I due fratelli erano uguali, assolutamente identici.

<<Loro sono le nostre sorelle>> Echo diede una manata a Estè e tutti trattennero il respiro. Nessuno aveva mai provato a toccarla in quel modo. <<Forse, ma dico forse, tesoro, potevi anche iniziare con l'altra parte del discorso!>> la sorella fece un broncio, <<certo che potevano farti anche un po' più gentile!>>

Tyson si voltò verso i suoi cugini. Sia l'alfa che l'omega, avevano i muscoli in tensione e Xylia iniziava ad avere quell'odore dolciastro che Tyson aveva imparato a riconoscere. <<Non ci credo!>> esclamò cercando di farlo sottovoce.

L'omega si voltò verso di lui con un sorrisetto, per poi ridacchiare. <<Oh no, assolutamente no! Non c'è nulla di divertente. Santo cielo, chi sono?>> Zephir voltò il viso verso di lui. Il ragazzino sembrava osservarlo con quegli occhi bianchissimi, inquietanti quanto affascinanti. <<Non ti facevo così noioso!>> Sorrise anche lui e Tyson decise di non soffermarcisi troppo, tanto, si disse, lo avrebbe scoperto a breve.

<<Sì certo e magari vorreste anche dirmi che siete cinque gemelli separati alla nascita, che vostra madre è sopravvissuta al parto e che vostro padre è sparito nell'ombra>> Li osservò con sufficienza Shadow ed Adwin gli fece cenno di stare in silenzio. Non si contraddiceva Estè.

<<Non esattamente, ma quasi>> Adesso sì che è tutto più chiaro. Tyson scosse la testa. Non capiva che diavolo stessero dicendo e neanche i suoi parenti considerando le facce di Yogi e Arrow. Abbassò lo sguardo e trovò le mani dei due omega intrecciate. Sapeva che c'era del tenero!

I gemelli li guardarono. Edith si fece avanti accarezzando il braccio della sorella. <<Siamo cinque gemelli in questa vita. Siamo sempre stati strani, lo sapete. A noi davate il nome di profeti, poiché pronunciavamo profezie e a Echo ed Eika quello di sciamane. Tuttavia, non siamo ciò che voi dite. Quello che vedete ora, sono solo le nostre misere sembianze umane. Siamo esseri divini>>

I volti confusi si trasformarono presto in smorfie di derisione. <<Davvero ti aspetti che dicendolo così qualcuno ti creda? Ti facevo più intelligente fratellino>> Edith alzò gli occhi al cielo mentre Easy prese parola. <<Ciò che nostro fratello intendeva dire è che siamo, se così vogliamo chiamarci, le dee della luna, mandati qui per voi>>

Adesso sì che era stato più sincero e chiaro...

<<Sentite, mi cadono le stelle se continuate così, toglietevi e fate parlare me idioti>> Eika intervenne per la prima volta facendosi spazio tra i due unici maschi. <<Sentite>> prese parola la beta <<non me ne può fregare di meno se voi insulsi umani ci crediate o meno. Se lo fate, è meglio per voi, se no, per quel che mi riguarda, potete far sterminare tutti i vostri alfa>>

Lei era sicuramente la più delicata. Echo stava per intervenire, ma venne fermata da Estè. Se quello era l'unico modo per farsi ascoltare, lo avrebbero usato.

<<Con tutto il rispetto che posso provare verso di voi, il mio compito su questo mondo è solo di controllare che non facciate stronzate e, a quanto vedo, è assolutamente impossibile, quindi, o vi fate aiutare o non ci metto molto a chiamare mio padre e andarmene!>> 

Caleb alzò le braccia al cielo. <<Lo sapevo cazzo! Io lo sapevo che non potevano essere dei comunissimi lupi! Allora! Eh, chi aveva ragione Olcyolcy? Chi avev- Ok, la smetto>>

Anche Eika sorrise un poco per poi continuare <<Questi sono solo i nostri corpi terrestri. Come divinità saremmo tutte femmine, appunto, le vostre cinque dee che venerate e adorate. Anche se in realtà non ho sentito molti ringraziamenti, ma mi farò andare bene ciò che ho>>

Riprese poi dopo aver scrutato la sala gremita <<io sono Perseide, dea della luna nuova. Easy è Artemide, dea, o in questo caso dio, della luna crescente. Edith è Ecate, dea della luna calante. Infine, le due più importanti: Echo, o per meglio dire Pandia, dea della luna piena e poi Estè, Selene, dea della luna e, per così dire, nostra guida>>

Amo i colpi di scena! Ahahah

La tana del lupo -l'accademia chiamata collegio-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora