La signora notte con il suo manto nero ricopriva tutta la città. Aicher se ne stava sopra i tetti della capitale ad ammirare le stelle, era il suo unico momento di tranquillità in tutta la giornata. Lontano dalle grida dei suoi superiori e dalle minacce dello strozzino che lo cercava per riscuotere la rata del suo debito, che invece di diminuire aumentava sempre di più.
Questa notte in particolare aveva un motivo in più per stare lì, solo con la notte e le stelle.
Sopra il tetto di casa sua poteva tenere sotto controllo tutta la situazione, quando Jack lo strozzino con i suoi gorilla fossero arrivati se ne sarebbe accorto per tempo e avrebbe potuto fuggire tra i tetti, ma non prima di aver giocato il suo ultimo asso.
Il debito. che lo teneva sveglio di notte e che gli era già costato gran parte dei risparmi e tre dita della mano sinistra spezzate malamente, in realtà non era nemmeno suo, ma fatto da quell'ubriacone del padre adottivo che generosamente glielo aveva trasmesso come eredità alla sua morte.
Aicher aveva pagato puntualmente finché aveva potuto, ma al primo ritardo aveva ricevuto minacce, al secondo un dito spezzato, al terzo due dita. Aicher stava aspettando il quarto avvertimento, ma questa volta era pronto, aveva organizzato tutto.
Il piano era semplice, quando Jack e i suoi avrebbero varcato tutti la soglia della sua casa, Aicher avrebbe innescato l'ordigno dentro l'appartamento facendolo esplodere, chi poteva dire a quel punto che anche lui non fosse morto nell'esplosione? Nessuno, perché non sarebbero rimasti resti.
Aicher era riuscito a tenere buono Jack il tempo sufficiente a far coincidere la sua definitiva perdita di pazienza con il periodo delle vacanze.
Il condominio era praticamente vuoto, fatta eccezione per la vecchietta del piano terra, ed era notte, il momento ideale per Jack per uscire dal suo buco e andare al lavoro con i suoi uomini. Un palazzo vuoto significava nessun testimone e quindi tutto il tempo e la calma necessari a svolgere un lavoro professionale e meticoloso per ristabilire la regola del "rispetto".
Quello che Jack non immaginava era che Aicher non intendeva più incarnare la parte della vittima.
Unica pecca nel piano di Aicher, che lo preoccupava e non poco, era la presenza della vecchietta al piano terra.
La signora Sturgis era troppo anziana per essere autonoma, per questo la figlia le faceva visita tre volte la settimana e a volte nel week end la portava a casa sua, ma non quel week end, accidenti!
Comunque sia, l'esplosione che Aicher aveva programmato avrebbe dovuto distruggere solo il suo appartamento, per questo aveva predisposto solo una minima parte di C4.
Aicher era un tecnico di esplosivi e il suo lavoro consisteva nell'individuare i punti dove piazzare il plastico per fare implodere i palazzi in demolizione.
<<Stanno arrivando.>> Disse Aicher a se stesso, vedendo scendere da un furgone cinque brutti ceffi armati di piede di porco e mazze da baseball. Jack seguiva il gruppetto a tre passi di distanza, fumando il suo puzzolente sigaro con la sua aria tronfia. Il tizio con il piede di porco fece per forzare la porta principale, che si aprì facilmente.
Aicher aveva usato un comune sistema di allarme da remoto per far scattare la sua trappola. I sensori che aveva piazzato uno ad ogni ingresso delle varie stanze del suo appartamento, rilevavano le tracce di calore prodotte dalle persone.
L'unica cosa che doveva fare ora era pazientare, contare sei lucine rosse sul suo cellulare e premere "invio" per la detonazione.
<<Ecco il primo, su da bravi entrate tutti.>> Le lucine rosse che indicavano fonti di calore in movimento si spostavano sulla piantina dell'appartamento riprodotta sul cellulare.
STAI LEGGENDO
S.I.A. - Sistema ad Intelligenza Artificiale
Ficção CientíficaNicholas Taylor viene in possesso di un sistema ad intelligenza artificiale che lo aiuterà a diventare un proprio e vero mago e farlo entrare in una delle più prestigiose accademie di ingegneria magica. Nicholas grazie a S.I.A. è in grado di affront...