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Orochimaru P.O.V's
-Salutami Madara- mi disse Sasuke prima di uscire. É molto intelligente, ha capito tutto da solo. Decisi di andare da Madara per avvertirlo di quello che suo nipote era riuscito a capire.

-Cosa vuoi, Orochimaru?- mi disse facendomi entrare;
-Il piano sta lentamente morendo-;
-Cos'è successo?- domandò allarmato;
-Sasuke ha capito tutto- risposi;
-Cosa? No, é impossibile, come ha fatto?-;
-Non conosci per niente tuo nipote, eh-;
-Ascoltami bene, Orochimaru. O tu sistemi tutto o puoi considerarti morto-;
-Chi sei tu per minacciarmi? Senza di me non faresti proprio nulla- gli dissi fulminandolo con lo sguardo;
-Devi trovare un modo per fargli cambiare idea, subito-;
-Se fosse così semplice ci potresti pensare tu da solo- risposi.

Sasuke P.O.V's
-Temeeeee, un favoreee-;
-No, non ti aiuterò per il compito di matematica- risposi anticipandolo;
-Andiamooo-;
-Ti ho detto di no-;
-Ma-;
-Naruto, io ti giuro che se non ti stai zitto in meno di due secondi, ti uccido con le mie stesse mani-;
-Vado a chiedere a Sakura-;
-Mh, va bene-.

Appena la campanella suonò tutti entrammo e già c'era qualcuno che si lamentava per il compito di matematica, all'ultima ora. Io invece di preoccuparmi per un semplice compito avevo la mente da un'altra parte, ovvero dalla decisione su cosa fare una volta terminato quest'anno scolastico. Ora ero più che sicuro di non voler andare negli Stati Uniti, ma non lo so, c'è qualcosa che continua a non tornarmi. E sento che deve succedere qualcosa. Tutti questi sogni, prima la voce così familiare, ora Itachi, hanno qualcosa in comune. Per forza.

Non prestai la minima attenzione alle lezioni. Erano tutte monotone e noiose. Diedi maggiore interesse al compito di matematica. Il silenzio che regnava durante le ore di Kakashi era indescrivibile, c'era chi giocava con la penna, chi scarabocchiava un foglio, chi cercava di non farsi notare con i bigliettini, chi, come Naruto, cercava suggerimenti e chi, come me, faceva il compito. Finii dopo venti minuti e consegnai sotto lo sguardo incredulo dei miei compagni, poco dopo uscii dall'aula e vidi Jugo e Suigetsu camminare avanti e indietro nei corridoi:
-Hey, ragazzi, che succede?- domandai;
-Ahah... Sasuke, ciao- mi disse Suigetsu abbastanza nervoso;
-Ehm... Ciao, Sasuke, come va? Stai bene?-;
-Sì, Jugo... Sto bene. Voi invece no, o mi sbaglio?-;
-No, no, va tutto bene- rispose Suigetsu palesemente mentendo;
-Sì, certo e io ci credo-;
-Ehm... Ci vediamo in giro, Sas'ke, ciao- mi disse portandosi dietro Jugo, lasciandomi confuso.
Quei due mi nascondono qualcosa, e io scoprirò cosa, avrà sicuro a che fare con me. Cioè dai, si comportano in modo strano, troppo, troppo strano.

La fine della giornata scolastica arrivò e con sé anche il fine settimana.
-Allora ragazzi, stasera usciamo?- chiese Naruto a me e a Shikamaru;
-Io non posso, devo uscire con Sakura- risposi;
-'Io non provo niente per quella ragazza', dicevi una volta?-;
-Ah, ah, ah, molto, ma molto, divertente-;
-Sì, lo so che sono simpatico. Comunque tu, Shikamaru ci sei?-;
-Ehm... No-;
-Perché?- gli domandai;
-Devo vedermi con Temari-;
-COSA? Da quando? Come? Cosa? Perché?- domandò Naruto;
-Calmati, comunque é successo così e voglio uscire con lei- rispose Shikamaru;
-Uff, mi abbandonate così, che grandi amici che siete-;
-Non ti puoi vedere con Hinata?- domandai;
-No, deve essere con la sua famiglia stasera perché devono parlare di cose importanti a quanto mi ha detto. Beh, mi sa che andrò da Konohamaru- rispose incrociando le braccia dietro la testa.

Tornai a casa. Sottosopra. Che puzzava di fumo. Di nuovo. Comincio a pensare che quello voglia incendiarmi la casa.

-Non cucinare più- gli dissi mentre lui spegneva i fornelli;
-Io non pensavo sarebbe successo questo-;
-Se é successo una volta succederà sempre, comunque ti devo parlare-;
-Ti fidi finalmente?-;
-No. Ma te ne devo parlare perché, teoricamente, ti dovrebbe riguardare, chiama anche Madara- risposi e nel mentre sistemai tutto, dopodiché cucinai e poi mi feci un bagno.

-Beh, Sasuke, che c'è?- mi chiesero in coro sia Madara che Orochimaru;
-Io non voglio più andare negli Stati Uniti-;
-COSA? Cioè... Perché?- domandò Madara;
-Semplice. Non voglio abbandonare i miei amici e la mia ragazza. Ora che ho trovato la felicità non voglio lasciarla andare, continuerò qua gli studi-;
-Ma non avrai futuro- cercò di convincermi Orochimaru, ma io scossi la testa;
-Ho già deciso, basta- dissi per poi andare in camera mia.

Madara P.O.V's
Tutto é andato a puttane. E solo perché quel moccioso ha capito tutto. Guardai Orochimaru, anche lui non se lo aspettava.

-Accelleriamo con l'altro piano, tanto prima o poi avremmo dovuto farlo lo stesso, fa che Sasuke lo venga a sapere a Luglio, per esattezza il 23 di Luglio- dissi per poi alzarmi ed andarmene.

Orochimaru P.O.V's
Sapevo bene che giorno fosse il 23 Luglio, il diciottesimo di Sasuke. Quasi mi dispiace per lui, ma avrebbe dovuto pensarci prima di prendere queste decisioni.

Sasuke P.O.V's
Andai da Sakura e uscimmo, camminammo senza una meta precisa per circa mezz'ora, fino a quando non entrammo in un bar:
-Sai già quando partirai?-;
-In realtà ho deciso di non partire più, non voglio staccarmi da te e voglio vivere con te, quindi no, non parto più- le risposi;
-Ma... Quanto ti posso amare- disse abbracciandomi per poi darmi un bacio a stampo;
-Comunque... Cosa prendi?-;
-Non so, forse... La carne, tu?-;
-Ho voglia di ravioli-;
-Ah, pensavo di pesce- dissi e lei per poco non mi sputava l'acqua;
-Sasuke!- esclamò imbarazzata;
-Sì, é il mio nome, grazie per ricordarmelo-;
-Ti rendi conto di quello che hai detto?-;
-Cosa c'è di strano in quello che ho detto?- chiesi con aria innocente;
-Che ho voglia di pesce!-;
-Ma ora? Sakura, ci sono troppe persone- risposi;
-Ma cosa... Lascia perdere, però sai cosa? Non ti facevo così pervertito-;
-Nah, non lo sono- risposi con una vena di divertimento nella voce.

Passammo il resto della serata ridendo e scherzando, infine la riaccompagnai a casa, dove ci salutammo con un bacio abbastanza passionale:
-Mmh, Sakura, se continui a baciarmi così finirò per entrare a casa tua e sai già cosa succede dopo- dissi staccandomi di controvoglia;
-Penso che qualcun altro voglia attenzioni, beh, ci vediamo- disse per poi salutarmi e chiudere la porta.

Non starà parlando del mio...

Abbassai lo sguardo sul cavallo dei jeans e proprio quello che temevo era successo, dovevo tornare a casa il prima possibile.

Tornai a casa e mi chiusi in bagno. Soltanto pensando a quella ragazza, ai suoi movimenti e al suo essere maledettamente sexy, venni, ripulii tutto e andai a cambiarmi.

Continua

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𝑭𝒐𝒓𝒕𝒆 𝒇𝒖𝒐𝒓𝒊, 𝒇𝒓𝒂𝒈𝒊𝒍𝒆 𝒅𝒆𝒏𝒕𝒓𝒐 {𝑺𝒂𝒔𝒖/𝑺𝒂𝒌𝒖}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora