3.

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Katsuki's pov

All'affermazione di capelli di merda che occhi da procione stava arrivando da noi, esulto dentro non riuscendo a nascondere un velo di felicità che si posa sul mio viso. Vedo il caricatore e giro leggermente gli occhi al cielo. Avevo ragione, gli si era scaricato il telefono e se non avesse avuto il caricatore probabilmente saremmo stati nei casini.

Decido di restare in silenzio nonostante avesse visto che giravo gli occhi al cielo e sposto il peso da una gamba all'altra. Mi sento osservato, troppo osservato. se continua a fissarmi gli tiro una ginocchiata tra le palle. Giro lo sguardo verso di lui ed inarco un sopracciglio. "Non dici niente?" inclino leggermente la testa "che dovrei dire?" mi guarda e guarda il caricatore mettendoselo in tasca "niente niente, meglio così" dice ridacchiando.

Si aspettava una cazziata? Lo risparmio solo perché mi ha portato in giro in braccio e mi ha dato da mangiare e bere invece di lasciarmi dove sono collassato. Ma evito di incazzarmi anche perché ho ancora un retro di mal di testa..

Una squillante voce acuta che chiama i nostri nomi mi rimbomba per la testa. Una capocciata ad un albero farebbe meno male..

Capelli di merda scatta bene in piedi dritto ed alza le braccia muovendole "MINA!! SIAMO QUI!!" Come fa questo ad avere tutte ste energie? Io mi sarei buttato a terra aspettando che arrivasse, ovviamente non lo ammetterò mai.

La ragazza corre verso di noi e abbraccia forte forte il rosso. "Non potete capire che bella notizia che abbiamo ricevuto sapendo dove stavate e che stavate.. Diciamo.. "Bene"!". La guardo superficialmente, voglio solo andare a riposare.

Il rosso annuisce tutto contento e ci incamminiamo verso dove avremmo alloggiato per qualche giorno. Parlano animatamente tutto il tempo mentre io rimango in silenzio e abbastanza in disparte.

Il rosso mi mette un braccio intorno al collo tirandomi verso di lui. "Bakugou che succede? Ti sei fatto silenzioso, non ti sopporto ma il fatto che ancora non mi hai insultato mi spaventa" alzo lo sguardo verso di lui che mi guarda ridendo di gusto. Per caso il 'cucciolone' è contento che ne siamo usciti? Se avesse avuto la coda secondo me gli si sarebbe staccata a forza di scodinzolare.

Rimango in silenzio esattamente come ho fatto fin'ora spostandomi dalla sua presa. Sento uno strano calore lasciarmi il corpo quando mi allontano ma non ci faccio troppi caso. _sarà giusto stanchezza.._

Sento che il suo odore mi è rimasto addosso ed abbassoo sguardo su di me. Solo ora noto che ho la sua felpa che mi sta decisamente enorme, quanti anni dimostro così? Sei?

Rialzo lo sguardo e appena intravedo la baita dove avremmo alloggiato mi sembra di svegliarmi da un incubo.

Entriamo e ci ritroviamo davanti Aizawa con tutti i nostri compagni dietro che ci fissavano. Il professore si avvicina prendendo il viso di entrambi poggiando una mano sulla mia guancia e una su quella del rosso come a controllare come stessimo "spero voi siate consapevoli del fatto che ci saranno delle conseguenze per questo. Ma l'importante ora è che non siate feriti.. Probabilmente sarete stanchi" sposta le mani dai nostri visi e prende una chiave "andate a riposare, starete in camera insieme".

Prendo la chiave prima che possa farlo il rosso e tiro un'occhiataccia ai miei compagni facendo spostare loro lo sguardo da me. Mentre a capelli di merda non sembra infastidirlo il fatto che lo fissavano tutti.

Mi dirigo verso la camera e dopo un po' mi ritrovo il rosso dietro che mi segue. Arrivati davanti la porta della camera apro ed entriamo bloccandoci quasi subito. C'è un letto matrimoniale.

C'È.UN.SOLO.LETTO.MATRIMONIALE.

Rimaniamo a fissare un po' il letto come nella speranza che si separasse o roba del genere. Niente. Le nostre valigie sono state già portate dentro.

Entro meglio nella camera e noto che una parete è completamente vetrata. VI PREGO. "Io dormo dalla parte della vetrata." Dico velocemente avvicinandomi ad essa guardando il paesaggio fuori.

Sento il rosso lamentarsi senza calcolarlo. "Allora io mi lavo per primo, faccio schifo" dice annusandosi sotto un braccio. Bestia. Lo fisso intensamente e corro in bagno chiudendomi dentro a chiave.

"NO, BAKUGOU!!" bussa più volte provando ad aprire la porta. Mi scappa una risatina abbastanza sadica ed apro l'acqua nella vasca "SCUSA NON TI SENTO" lo sento sbuffare ed allontanarsi.

Mi spoglio e mi infilo piano nella vasca che nel frattempo si era riempita di acqua calda. Inizio a giocare con la schiuma e chiudo piano gli occhi buttando leggermente la testa indietro sentendo tutti i muscoli contratri rilassarsi piano. Mi sento in paradiso in questo momento.

Rialzo piano la testa aprendo piano gli occhi trovandomi avanti a me la vista spettacolare del bosco. Mi stiracchio e inizio a passarmi per bene il sapone ovunque. Rimarrei così per ore.

Se solo una testa di cazzo rossa non avesse iniziato a bussare per farmi uscire. Sbuffo e mi sciacquo senza rispondere uscendo dalla vasca svuotandola e mi asciugo piano per poi arrotolarmi un asciugamano in vita e appoggiandomene un altro sulle spalle.

Mi metto di lato alla porta e la apro di scatto. A quel gesto il rosso non ha tempo di reagire e con il pugno che invece di bussare va a vuoto, cade a terra in avanti. Ridacchio e lo supero andando in camera verso la mia valigia.

"Ma si può essere così malefici?!" ignoro le sue parole aprendo la valigia, penso sia troppo stanco anche per rilasciare i suoi feromoni da alpha perché sospira esausto ed entra in bagno chiudendosi dentro. Levo l'asciugamano dalla mia vita mettendomi un paio di boxer e mi infilo dei pantaloncini sportivi. Sposto l'asciugamano sulle spalle fin sopra la testa e mi infilo una semplice maglia larga.

Mi sfrego la testa con l'asciugamano fino a toglierlo con ancora i capelli umidi. Sento lo stomaco brontolare e mi guardo intorno. Non dovrei mangiare visto che tra poco ceniamo.

Fanculo ho troppa fame. Mi avvicino ad un frigo-bar e lo apro guardando dentro. Vedo dei tramezzini e ne prendo due lasciando gli altri due al rosso.

Mi sta sul cazzo ma lasciarlo senza cibo dopo una certa avventura sarebbe una cosa troppo crudele. Mi siedo sul letto dal lato che avevo deciso mangiando.

Ora che ho messo qualcosa nello stomaco mi sento decisamente meglio. Mi sdraio piano dopo aver mandato giù l'ultimo boccone e chiudo piano gli occhi sentendo il letto così confortevole.

L'ultimo suono che sento è la porta del bagno aprirsi prima di crollare distrutto.

Enemies..?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora