20.

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Eijirou’s pov

Ormai non vedevo più nulla dalle lacrime e sentendo le labbra di Katsuki sulle mie mi blocco, sono calde... distrutte dai morsi e leggermente bagnate dalle lacrime sui lati, ho smesso di parlare e lo guardo spaesato. Cosa mi sta succedendo? E-e perché lo ha fatto? Perché ora...? Mi sta chiedendo scusa e non so che cazzo fare! Lo guardo distrutto dalla litigata appena avvenuta, non capisco più nulla.

Cosa dovrei provare… come dovrei reagire... mi sento perso, per la prima volta messo all’angolo dai miei stessi sentimenti. Provo a fare mente locale mentre il mio cervello elabora l’accaduta ma è tutto inutile, ormai sono in standby.

Indietreggio leggermente a testa bassa “io...” deglutisco ma le parole non escono e mi guarda disperato chiedendomi con lo sguardo di proseguire. Prendo un grande respiro e lo guardo “i-io ho bisogno di tempo per riflettere" deglutisco "non penso di..essere innamorato” dico in modo incerto, non ne sono sicuro e nel dubbio non voglio dargli false speranze.

Mi torturole dita guardando in basso "forse sei solo confuso, no..?" appena incontro il suo sguardo vedo i suoi occhioni rossi spalancati e le labbra socchiuse mentre tiene le sopracciglia ferme evidentemente arrabbiato.

Mi avvicino ma lui indietreggia disorientato e fermandosi stringe i pugni “prenditi tempo per dimenticarmi a questo punto! Come hanno fatto tutti gli a-altri.” La voce gli si è rotta alla fine, l’istinto da omega sta prendendo nuovamente il controllo nonostante lo reprima con tutte le sue forze, vorrei abbracciarlo ma so che lo innervosirei. Mi passo una mano fra i capelli e lo guardo “dammi qualche giorno per inquadrare la situazione e capire cosa significhi per me... magari in questo tempo potrai capirlo meglio anche tu” sorriso speranzoso di ricevere la stessa espressione in cambio.

"CHE CAZZO VUOL DIRE?! COME SE POTESSI MAGICAMENTE RAGIONARE IN POCO TEMPO SU QUALCOSA! NON SEI MICA UNA CAZZO DI FATA O DIO CHE RIESCI A CALMARMI GRAZIE AD UN MIRACOLO!" iniziò a piangere urlandomi tutte le cose brutte che potevano venirgli in mente stringendosi con forza i capelli fra le mani abbassando la testa, si accuccia tremando e continua ad urlare disperato.

Rimango spiazzato e… mi accorgo che l'ho portato al limite, questa situazione lo sta portando al limite. Quello che vedo non è qualcuno di arrabbiato ma qualcuno che ha bisogno di aiuto, non so cosa fare mi distrugge vederlo stare così.

Provo a lasciarlo sfogare sapendo che dietro quelle parole ci fossero sentimenti che non riusciva a spiegarsi, sentimenti che lo stavano confondendo e mandando in tilt un’altra volta ma la situazione non migliora. Continua ad urlare lasciando andare dei feromoni così negativi e spaventati da darmi la nausea.. ne emetto qualcuno dolce ma niente, è inutile.

Mi avvicino e la forza della voce aumenta, non ce la fa più e mi sta cadendo a pezzi davanti agli occhi. Ricordo solo ora di quando mi disse che per poter capire un emozione deve prima dargli un nome. A questo pensiero mi avvicino e lo faccio alzare piano, mi becco un pugno sul lato del viso per il fatto che si stesse dimenando ma riesco ad abbracciarlo stringendolo a me... finalmente si lascia andare.

Lascia andare quella fatica usata per potermi insultare, per potersi ribellare. Lo stringo con gli occhi chiusi ed il suo volto si rilassa in un’espressione ricolma però di sofferenza; ha gli occhi chiusi, le sopracciglia inarcate, lacrime che non cessano di scendere lasciando dei segni sulle guance pallide, le labbra distrutte e le forze che lo stanno abbandonando.

Quello che vedo è un 'quadro’ che ritrae un ragazzo dal muro difensivo totalmente distrutto perso nella sua mente offuscata come se stesse vagando nella nebbia camminando senza sosta in cerca della luce. Ha provato a proteggersi come poteva ed ora che non può farlo si trova a pezzi.

Non so perchè ma.. mi sta rilassando ciò che vedo, forse perchè mi sta provando a stringere anche se debolmente… o forse si è lasciato andare, in ogni caso riesco a tirare un sospiro di sollievo e lo stringo rimanendo per un tempo indecifrato nel silenzio assoluto. A portarmi alla realtà sono le sue braccia che piano si arrampicano sul mio corpo arrivando ad avvolgere il collo, lo guardo negli occhi.. finalmente i miei feromoni sono riusciti a calmarlo.

Anche in questa situazione riesco a perdermi nei suoi occhioni rossi stringendolo piano avventurandomi nel suo sguardo profondo rimanendo incantato come sempre, non mi stancherò mai di quei suoi occhioni grandi.. non mi stuferò mai di chi li possiede.

katsuki..

SPAZIO USSS

SO CHE LO ASPETTAVATE!! Mi sono impegnata e spero sia uscito qualcosa di piacevole e profondo per voi che leggete uwu
Ah e GRAZIE PER LE 2.34K DI LETTURE NCNJDJDKDK
DAVVERO È STUPENDO VI AMO TUTTI
Non vedo l'ora di leggere tutti i commenti, mi fate morire dal ridere!

Detto questo Sam vi lascia
Adios!

Enemies..?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora