15.

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Katsuki's pov

Questo ancora parla, ancora e ancora.. E ancora.. E ancora.. E mo gli smadonno! Provo a piazzare una parola ma non me lo lascia fare neanche sotto tortura. 'Il mio eiji di quà, il mio eiji di là' ma per favore!

"Devi sapere che eijirou detesta gli omega che gli stanno intorno solo per l'accoppiamento! -inizia- e scommetto che tu sei uno di quelli! Altrimenti non avresti avuto motivo di stare lì!" lo guarda incredulo con la testa che fa male da morire ma me ne sbatto altamente "prego?!" Dico minaccioso sperando di aver capito male.

"Esatto!! Ti si legge il faccia che non te ne frega un cazzo di lu-" non gli permetto di finire la frase che avevo già caricato un colpo lasciandolo andare senza alcun ripensamento dandogli un pugno dritto in faccia. Ho sentito pure troppo, sono al limite. Cade a terra tenendosi la bocca ed inizia a piangere.

Lo tiro su per il colletto guardandolo dritto negli occhi "ascoltami bene sottospecie di rompicazzi patentato! Non mi interessa se piangi, non me ne può fregare di meno! Non osare minimamente pensare al fatto che lui mi interessi perché è un alpha conosciuto, non me ne frega un cazzo e lui non mi interessa di principio! Ho fatto quel che ho fatto per ragioni mie, e tu non mi sembri minimamente un suo amico intimo. Se poi lo sei buon per te, anche se lo dubito fortemente." lo mollo a terra "puoi mettere in giro tutte le voci che ti pare su di me, non me ne frega un cazzo. Poi fammi sapere se ti ho rotto il settore nasale."

Lo guardo con estremo odio e tantissima stanchezza, avevo perso la cognizione del tempo ma il mio corpo mi stava supplicando di andare a dormire.

Lo lascio lì ignorandolo beatamente e vado in una camera che mi aveva assegnato Aizawa praticamente blindata.

Vado a farmi una veloce doccia senza dilungarmi troppo e mi infilo il pigiama sedendomi distrutto sul letto. Mi metto una mano sulla fronte sentendola bollente, con tutta questa situazione mi ero dimenticato pure di avere la febbre che sicuramente mi è anche salita. Vedo sul comodino un termometro con al borsa dell'acqua calda e delle medicine. Faccio lo sforzo di mangiare qualcosa e prendo le medicine mettendo la borsa dell'acqua calda sotto le coperte.

Vado a spegnere la luce e mi infilo nel letto stringendomi nelle coperte distrutto. Crollo subito anche se nel sonno senti come la mancanza di qualcosa, o meglio, qualcuno.. Il che è strano visto che dormo sempre da solo..

Questa 'mancanza' mi fa passare la notte leggermente agitata ma nonostante questo, riesco a riposare.

Il mattino dopo mi sveglio tutto bloccato facendo i movimenti a fatica. Mi misuro la febbre e noto che la febbre è leggermente scesa. Mi lavo al volo vestendomi con una tuta ed esco dalla camera. Sembra tutto tranquillo, invece di dirigermi alla mensa vado all'infermeria entrando piano.

Il rosso era sveglio da poco e mi avvicino piano "ciao.." Mi guarda tutto spettinato mentre cerca chiaramente ancora di capire il suo nome e ridacchio piano "ancora rincoglionito?".

A quelle parole il rosso mi guarda un po' dritto negli occhi in modo strano per poi guardarmi verso la pancia, al che faccio lo stesso. sono ingrassato?- che è?-

Lo guardo inclinando leggermente la testa "Tutto.. Ok?" mi guarda e ridacchia piano annuendo "si.. Tutto bene.."

Annuisco piano passandomi una mano sul braccio, mi guarda in modo strano ma non capisco cosa vuole, non mi ha mai guardato così veramente.. Tiro su di naso per la febbre e faccio qualche passo indietro ricordandomi che era meglio non stargli vicino. "Senti.. Perché ieri cercavi contatto fisico da me?"

Mi guarda facendo leggermente spallucce sorridendo "mi.. Tranquillizzava.."

Il MIO tocco lo tranquillizzava?- rimango in silenzio non sapendo che dire, semplicemente non me lo aspettavo.

Sento la porta dell'infermeria aprirsi dietro di me e dei passi, non faccio in tempo a girarmi che sento una mano sulla spalla spostarmi con forza e la delicatezza di un gorilla. Inevitabilmente barcollo reggendomi ad un mobile per non collassare a terra dato che ho un equilibrio molto instabile ora come ora.

Appena vedo shoko lì o come cazzo si chiama giro leggermente gli occhi al cielo ma ormai era partito a parlare a macchinetta. Mi siedo piano su una sedia massaghiandomi piano le tempie senza neanche dare peso al fatto che mi avesse spinto. Rimango semplicemente in silenzio tenendomi le mani sulle gambe sentendo qualche brivido imporvviso ogni tanto senza neanche ascoltare di cosa stessero parlando.

Noto che il rosso non lo ascolta minimamente e si alza piano scanzandolo vendendo verso di me alzandomi piano il viso poggiandomi una mano in fronte delicatamente "tu invece, come stai..?" lo guardo leggermente più pallido del solito e gli tocco un braccio "non fare sforzi, siediti.." alla mia affermazione ridacchia dolcemente scuotendo leggermente la testa "non ti preoccupare per me ora" sorride.

Non so cosa riesce a calmarmi di lui in questo momento ma accenno un sorrisino "sto meglio.."

Enemies..?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora