Capitolo 32

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Mi svegliai con un braccio sopra la metà del letto vuota. Ai piedi del lenzuolo c'erano i nostri vestiti ma di lui nessuna traccia. Andai a cercarlo: era in cucina,con quel familiare quaderno blu fra le mani. Colsi poco dopo a sua attenzione, l'unico rumore in quel momento era il mio respiro irregolare.

"Buongiorno",mi sorrise.
"Buongiorno,già sveglio?"
"Sono le due del pomeriggio amore"

Cazzo,avevo promesso ad Andrea che sarei tornata prima,dobbiamo parlare del bambino,devo andare da lei.
"Vado a lavarmi"
"Ti preparo qualcosa?"
"No,grazie lo stesso"
"Prendo una maglia e degli asciugamani puliti"

Lo seguii con lo sguardo,ma la mia mente era fissata sul suo fisico perfetto,esile,alto,muscoloso che fino a poche ore fa era mio,era sotto me e con me.
"Tieni"

Presi la roba e gli sorrisi per ringraziarlo.
"Hope,ti devo parlare,quando finisci..."
"Ok",risposi acidamente.

Quel tono di voce non mi piaceva,tanto meno quelle parole.

Mi chiusi nel bagno,stavo per avere una crisi isterica,ma mi trattenni. Aprii l'acqua calda e mi infilai sotto velocemente. Quella doccia pareva non finire mai, e speravo fosse stato veramente così. La mia vita è cambiata e sono più nervosa,troppi problemi che mi consumano la testa.

Chissà se un giorno nascerà qualcuno in grado di scacciare i fantasmi che ho in testa.

Mi asciugai il corpo,i capelli e mi vestii. Mi aveva dato una maglia non troppo larga,né troppo lunga con una scritta strana.

Lo raggiunsi; ancora quel quaderno sotto la sua visuale.

"Brah?",dissi curiosa
"No,devi dirlo con più emozione. Braaaaaah!"
"Ah,capito. Altre cose che devi dirmi?"

Mi prese per la mano e mi fece sedere sul divano in salotto.

Mi fissó in silenzio per qualche secondo. I suoi occhi erano spettacolari; un marrone chiaro,brillante,un misto di nocciola e giallo miele,profondi,misteriosi,bellissimi,come lui.

"Hope,sei una ragazza fantastica, credo la migliore fra tutte le ragazze che io abbia conosciuto. Mi mandi in confusione soltano se mi guardi,mi fai impazzire se mi parli. Da tempo ormai è come se fossi morto,parlo interiormente,mi sento morto,spento e ieri... cazzo,ieri mi hai fatto rivivere tutti gli anni persi in un solo secondo. Mi hai fatto rivivere con i baci sul collo e le unghie nella pelle. Non mi sono mai sentito così bene. Ed è questo il problema"

"Il tuo problema sono io?",dissi.

"No! Non ho detto ques"
"Il tuo problema è stato ieri sera?" ,continuai
"Cazzo,no! Fammi finire!
È stato fantastico,va bene? Una bomba! Ma.."
"DRITTO AL PUNTO VALERIO!",gridai.

"Non me la sento di avere una relazione,okay? Non voglio,non posso. La mia routine era quella di prima. Comprare erba,stare fumato,e farsi chissà chi solo per svago,quando di divertente non c'era nulla. Sono fin troppo abituato a quella vita e quella deve rimanere! Non posso metterti in mezzo,non sai in che casini ti metteró,sei una ragazza bellissima,Hope,speciale. Hai bisogno di qualcuno che ti tratti bene,che ti faccia sentire speciale,non uno privo di sentimenti,dove le sue giornate dipendono da questo cazzo di quaderno!",lo prese e lo sbatté sul tavolino.

Ero impassibile,ma dentro volevo piangere.
"Finito?"
"No. Sei entrata nella mia vita. In questo quaderno c'é inciso il TUO nome. Una parte di me ti vuole,ora,nel letto,ad abbracciarti e baciare centimetro per centimetro la tua pelle. Ma sono pieno di casini,le sere quando esco non so neanche se torno a casa! Se per sta merda che mi circonda o per troppa erba fumata. Ho toccato un'infinità di volte il limite,ma mai superato. Non voglio che tu faccia parte di questa merda"

Aspettai qualche secondo,nel caso avesse ancora da dire,ma nulla. Presi la giacca e uscii senza degnargni una parola,né uno sguardo.

Chiamai un taxi e finalmente qualcuno mi prestò attenzione.

"Via Rose, numero 75,grazie"

L'autista mi sorrise e mi accompagnó a casa.

Bιg as τo seem ιnfιnιte || Ser Travis ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora