Capitolo 31 (parte 2°)

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Nella macchina non parlammo molto,tranne qualche bacio quando il rosso dei semafori scattava al verde.

Arrivati sotto casa ero nervosa,iniziai a tremare. Non ero sicura di ció che stavo per fare,neppure con chi lo stavo per fare. Valerio,un ragazzo misterioso che mi ha da subito affascinata,ero cotta di lui,ma è lo stesso che mi rinneggó tutto in un secondo,per poi trasformarmi in principessa. Entrammo nel suo appartamento senza degnarci di uno sguardo. Le stanze erano molto pulite,rimasi stupita,dato che viveva solo.
"Allora ti dai da fare in casa?",chiesi
"Se non io,chi sennó?",rispose divertito.

Tolsi il giubotto e lo poggiai sullo schienale fo una piccola poltrona vintage,nel salotto.
"Andiamo nella camera da letto?"
"Io... non ho la roba... cioè... ",cercai di spiegare un po' imbarazzata
"Non ti preoccupare, per tutto quello che mi hanno lasciato altre ragazze,qualcosa per te la troveremo.",disse con tono di sfida.
"Mh,okay. Ma non capisco perché hai usato -andiamo-,tu dormirai sul divano",sputai seccamente.
"Non funziona così a casa mia". Si avvicinò s me e inizió a darmi leggeri e umidi baci sul collo,per poi mordermi il labbro inferiore.

Andai nel bagno per cambiarmi. La cosa più adatta che trovò nel suo armadio,per cedermela per la notte,fu una maglia abbastanza lunga,nera e con la scritta bianca "Brancaleone" in verticale. Uscii dalla stanza e lo trovai appoggiato al muro.
"Rendi questa maglia più figa del solito"
"E dimmi,anche alle tue altre ragazze stava -più figa del solito-?"
"No,le altre avevano i loro cambi"
"Ti ricordo che tu hai proposto di venire qui. Sennó, a quest'ora ero...",fui interrotta da Valerio che cambió subito espressione e tono della voce.
"Eri a mettermi corna con quel gay di Danilo"
"GAY CI SARAI TU!",urlai irritata.
"Eppure te la stai facendo con un gay,c'é qualcosa che non quadra,allora"
"Come fai a conoscere il suo nome?"
"Andavamo al liceo insieme."

Ignorai la sua risposta,come se non ci fosse, e andai a sedermi in salotto. Per un momento restai sola, con il sottofondo della TV che accompagnava il ticchettio delle mie sottili unghie sullo schermo del telefono:

A: Andrea

Testo: Sto da Valerio,domani mattina torneró presto. Chiama Giulio e fallo dormire li

"Ora fai anche la premurosa con Andrea?"
"Ora ti fai anche i cazzi degli altri?",odiavo questo suo atteggiamento da superiore.
"Solo quelli della mia ragazza"

-Della mia ragazza-, wow.

Ero stanca e per evitare che gli dessi uno schiaffo,mi alzai e andai a coricarmi nel letto. Così mi addormentai.

La metà del letto è vuota e completamente sistemata. Sopra il piumone c'era un'altra coperta,che prima non c'era. Ero abbastanza stordita. Dal corridoio spuntava un po' di luce di qualche altra stanza.

Andai nel bagno,avevo un aspetto orribile. Mi sistemai e camminai fino al salotto,dove lo trovai con una tazza di caffèlatte in mano.

"Buongiorno",mi sorrise e venne incontro baciandomi.
Ricambiai il dolce sorriso e mi misi accanto a lui.
"Non hai dormito per niente?"
"Non mi prende sonno"
"È perché ci sono io?"
"No,figurati. Ci sono abituato"
Lo guardai senza rispondere per qualche secondo. Poi si accorse di me
"Cioé,non quello che pensi tu... sono abituato a... rimanere fino a tardi"
"Si,vabbè"
Cambiai canale e notai l'ora: 04.25
Accanto a Valerio c'era un quaderno blu,con la copertina un po' consumata e con qualche dedica in nero sopra.
"Cos'è?",chiesi curiosamente.
"Miei segreti,che prima o poi tutti conosceranno"
"Posso leggere?"
"Mi dispiace ma no"
"Mh,vabbé"
Mi sorrise e fece cadere il suo braccio sulla mia spalla. Ricambiai con un bacio,che diventò un infinità di baci,che si fusero in un unico bacio appassionante.
"Andiamo di la",lo presi per la mano e lo portai in camera.
Si coricò e mi distesi dolcemente sopra lui. Sfioró le labbra alle mie,un piccolo brivido che percorse il mio corpo.
"Aspetta...",mi fermò.
"Non voglio che tu sia costretta a fare qualcosa che non ti va,se non te la senti va bene comunque. Ti amo a prescidere se accadrà o meno." Gli accarezzai il volto e lo baciai di nuovo,prendendogli il labbro inferiore fra le mie labbra e tirandolo leggermente prima di lasciarlo andare. Appoggiò le mani sul mio petto,afferrando il tessuto della maglietta.
"Ho diciannove anni,non sono una quindicenne presa dai propri ormoni,son cosciente di ció che accadrà"
Sorrise,infilando le mani sotto l'orlo della maglietta per accarezzarmi la pancia. Poi mi chinai per baciarlo ancora. Con la lingua si fa strada fra le mie labbra socchiuse,poi continuò sul collo. Le sue labbra stuzzicavano la mia pelle e i miei sensi. Non capivo più niente. Sussurrò il mio nome,poi mi morse lentamente il lobo,poi il collo. Ho le guance rosse e l'intero corpo era caldo.
"Sei qualcosa di...",lo fermai incominciando a baciargli il petto. Aveva la pelle d'oca e ciò la fece venire a me. Cercava di togliermi la maglia, e lo aiutai alzando le braccia.
"Mi sei mancata",mi sentivo in paradiso.
Quella sera ci perdemmo l'uno nel corpo dell'altro. Per la prima volta sentivo di aver fatto qualcosa di diverso dal solito sesso,forse era lui con la sua pelle perfetta che ad ogni bacio mi faceva impazzire. E pensare che iniziò tutto con un bacio. Dopo averlo fatto,ricademmo esausti sul letto,ridendo e continuando a baciarci quel qualche ora. Poi ci addormentammo ormai senza forze. La sua ultima parola fu un 'ti amo' detto tra un brivido ed un orgasmo.

Bιg as τo seem ιnfιnιte || Ser Travis ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora