Andai in cucina e mi misi le mani fra i capelli. La situazione era una merda,noi eravamo nella merda. Giulio non risponde e Andrea continua a riempire la tazza del cesso con vomito. C'è puzza,molta puzza. Ma non è dovuta ad Andrea; la casa è chiusa,buia e sporca. Sentii la serratura e mi girai di scatto. Era Giulio,seguito da Luca e Socia. Questi ultimi vennero ad abbracciarmi mentre Giulio non si voltò neanche verso me,corse in camera da Andrea. Noi tre sembravamo bambini, eravamo emozionati,impazienti ma allo stesso tempo preoccupati.
"Andiamo,lasciamoli soli",disse Luca,invitandomi ad alzarmi.
Andammo al Wine Bar più vicino e prendemmo qualcosa da bere."Allora, cosa fai stasera?",Socia era invena di conversare.
Mangiai un'oliva e risposi,forse in modo abbastanza antipatico.
"Mh... dai miei parenti; sono da parecchi mesi qui e sono andata da loro poche volte""Mh,interessante. Comunque Valerio voleva... parlarti"
Posai il bicchiere e rimasi in silenzio,forse stupita dal fatto che non mi abbia scritto o forse perché è troppo cazzone da non venire sotto casa.
"Sarebbe carino se lo andassi a trovare in studio"
Non risposi,ancora.
"Sarebbe altrettanto carino se mi degnassi di risposta,amore"Lo guardai e scoppiai a ridere.
"Accompagnatemi da lui!",urlai senza rendermene conto.
Controllai il telefono,nessuna notifica da parte di Giulio o Andrea.
Mi portarono al famoso "Raw Sound Studio".
"Tu entra,ti accompagnerà lui dai tuoi. Noi andiamo a casa tua per controllare quei due."
Luca mi abbracció mentre Socia mi stroppicciò i capelli.
"Pezzo di stronzo"
Scesi dalla macchina e mi incamminai verso il portone. Si capiva che era il suo studio dai graffiti illegibili di Mattia. Raw venne ad aprirmi ma invece di chiudere il portone,uscì,lasciandomi con uno scarso bacio sulla guancia. Nelle scale c'era uno specchio,non ero nelle condizioni migliori. Il trucco ormai mi aveva lasciata e i capelli non volevano stare lisci. Dalla porta accanto sbucó con aria seducente Valerio,con la sigaretta tra le labbra.
"Oi",come saluto si era sprecato.
Non volevo consumare inutilmente fiato,non per lui. Mi limitai a fargli un cenno.
"Lasciali stà i capelli ed entra". Mi prese dal polso e mi avvicinó a lui. Tolse la sigaretta dalla bocca,poggió le mani sui miei fianchi e mi sputó il fumo in faccia,con molto menefreghismo; mi fa incazzare e non di poco.
"Accoglienza di merda. Ma non mi stupisco,da uno come te...",lo sfidai.
L'espressione sul suo viso cambió,da seducente ad offeso,serró la mascella e mi bloccó sul divano. Si avvicinò alle mie labbra e morse il mio labbro inferiore,per poi ricadere in un lungo bacio.
"Questo non era prevedibile"
"Ah,beh... diciamo".
Mi guardò per qualche secondo,per poi ricadere in un lungo bacio. E proprio sul più bello,quando la sua umida lingua si faceva spazio nel castello della mia bocca,suonó la sveglia. Era tardi e casa di nonna era distante. Valerio sbruffó e,stufo,appoggiò con rabbia la testa sul mio ventre.
"Mi accompagni tu?"
Si alzò e andó a sedersi; continuai a fissarlo,in cerca della sua attenzione.
"Si.",una risposta secca,priva di emozioni. Salì sulla sua moto. Durante il viaggio non mi poggia sui suoi fianchi. In mezzo secondo aveva cambiato umore,come se i baci di prima valessero nulla.
Una volta arrivata,tolsi il casco. Ma prima di salire,eliminai dai miei pensirei,in modo impulsivo,un dubbio.
"A questo punto,cosa siamo noi?"
Valerio non si voltò a guardarmi,fissava la strada davanti a lui.
"Nulla.",e se ne andó,lasciandomi il sapore amaro di una risposta che mandò a farsi fottere tutti i piani da bambina stupida che mi feci in mente,qualche giorno prima,qualche minuto prima/\/\/\/\/\/\/\
\/\/\/\/\/\/\/Scusatemi tanto se in questi giorni sono stata assente. Volevo augurarvi felici feste e nel caso non riesca a scrivere il Capitolo 31 entro la fine del mese,vi auguro con tutto il cuore felice anno nuovo. Un bacio,
xserchoakamylifex
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Bιg as τo seem ιnfιnιte || Ser Travis ||
Fanfic"CORRI DENTRO,SALVATI!" Prese dalla tasca una piccola pistola e la puntò contro l'aggressore. Erano arma contro arma,entrambi con le mani ben serrate e i pollici pronti a sparare. Lo sparo partì,sentii il colpo assordante ma non capii chi avesse col...