Bιg as τo seem ιnfιnιte || Ser Travis ||

Capitolo 33

Presi le chiavi ed entrai nell'appartamento.

C'era Giorgio e Alison,c'era Socia,Matteo,Raw,Giulio,Andrea e Luca. Stavano parlando allegramente,alcuni bevevano,altri fumavano. Rimasero un po' sconvolti a vedermi entrare improvvisamente.
"B-Buongiorno"

Li salutai ed andai in camera. Sentivo dei passi venirmi contro,ma in quel momento l'ultima cosa che volevo fare era parlare.
"Sei sparita,da ieri sera. E ti presenti alle 6 del pomeriggio a casa,con una maglia non tua ed una faccia di chi ha provato giorni migliori."

Era Luca ed era abbastanza serio. Le mani incrociate in modo severo poggiavano sul suo petto muscoloso.
"Scusa,mamma." Mi voltai a guardarlo ma la sua espressione continuava ad essere contro me.
"Madd,cazzo. Sono serio e preoccupato per te,dovremmo parlare"

Mi buttai sul letto con poca delicatezza e abbassai lo sguardo. Mi sentivo gli occhi

di Luca addosso,mi sentivo in colpa di tutto. Di aver lasciato sola Andrea,di essere andata da Valerio e di aver abbandonato lui e Danilo. Mi tornò in mente la scena di qualche ora fa e non riuscii a trattenermi. Piansi silenziosamente,continuando a fissare il pavimento.
"Si,forse dovremmo"
"Andiamo"

Presi il telefono e andaii in cucina.

"Noi usciamo,tra un'ora torniamo",sussurrai ad Andrea.

Luca mi portò in un posto di montagna,molto tranquillo,abbandonato e un po' lugubre. Ma la vista era qualcosa di indescrivibile. Si vedeva Roma,tutta. Le luci del corso,il Colosselo,i tanti motori che si muovevano freneticamente. Restai a fissare il panorama sbalordita,senza parole,poi mi girai verso Luca.

"Mi viene la pelle d'oca ogni volta che vengo qui. Non mi stancheró mai di questo posto,ti toglie il fiato di continuo"

"È... bellissimo..."

Mi guardò e mi dedicó un ampio sorriso.

Si avvicinò a me e mi strinse fra le sue braccia.
"Che succede bimba?"

A sentire quelle parole affondai nell'abbraccio ancora di più.

Prese il mio mento e lo portó su.
"Ho bisogno di sapere cos'hai. Non posso tornare a casa sapendo che tu fingerai che nulla ti turba"

"Valerio.."

Trattenne il fiato per qualche secondo,poi espirò

Prese dalla tasca un pacchetto di sigarette ed estrasse uno spinello,così lo accese.
"Sai..."

Si prese qualche minuto per fumare e si sedette su una panchina.

"Vieni qui"

Mi strinse contro il suo petto,poi mi lasció un leggero e sensuale bacio sulla testa.
"Mi sono affezzionato a te,Hope. Da subito.
É difficile per me accettare questa cosa,non é una cosa da tutti i giorni confidarsi con una ragazza che conosco da pochi mesi,eppure con te é diverso."

Lo fermai qualche secondo e presi fra le mani l'erba. Fissai il panorama.

Iniziai a raccontargli della sera prima,da Cenerella a principessa strappata dal suo regno,di ogni sua singola parola.
"Hope,non posso darti completamente ragione",lo guardai sbalordita.
"Luca,cazzo,mi ha usata!"
"No,fidati. Conosco Valerio da un casino di tempo,so com'é fatto! Ci tiene a te ma ha e abbiamo troppi problemi. Alcune volte ci penso anche io su. Abbiamo problemi con la droga,con spacciatori,con noi stessi...
Siamo nemici del nostro animo,cuore e mente. È difficile accettare il fatto che la donna che ami,finisca tra le braccia del male. E noi siamo il male... Pensa ad Andrea. La sua relazione con Giulio non è iniziata così,dopo una sera di sballo. Lui la voleva,cazzo se la voleva; ma la rifiutava,sempre.
Andrea ci tiene a lui,l'ha salvato da molti problemi e fidati se ti dico che ci sono stati momenti peggiori di quando è finito all'ospedale.
Ora,immagina come si sentirebbe Valerio a vederti piangere davanti un letto d'ospedale,o davanti ad uno spacciatore che lo afferra dal collo della maglia. Immaginati in tutta questa confusione e ora dimmi la prima cosa che ti viene in mente."

Portai fuori dai miei fragili polmoni del fumo e guardai per qualche secondo il cielo.
"Che mi va bene,che accetterei tutto"

"Allora va' a dirglielo"
"Aspetterò che si faccia avanti"

Luca si alzò e mi porse la mano

"Andiamo a casa"