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T/n's pov

" Ti stai ramollendo per caso? "

...

" Ohy! Ci sei? "

...

" Non ci credo... Neanche la sua voce riesce a sentire... "

...

Non riuscivo a capire il perché delle mie azioni... Perché mi sono presa tutta la colpa? È vero che ho sbagliato fermata, ma se lui non avesse fatto il molesto, non sarebbe successo.
È come se il mio cervello fosse andato in blackout.

Nella metro. Noi due. Così vicini.

Non ci capivo più niente. Il respiro era diventato pesante e il cuore pulsava così forte e veloce... Sembrava che stessi facendo una maratona... L'ultima volta che ho avuto delle palpitazioni così forsennate è stato quando mi sono impegnata, per davvero, a ginnastica: nella corsa dei cento metri.

" AHHH... L'AMOUR... "

E poi quel profumo da maschio...

" Ehi... Mi ascolti? "

Quell'aroma... Misciato al dopobarba... Così pungente, provocante, vivace... Mi fece annebbiare la mente.

Uno stupido risolino uscì dalla mia gola... Attirai l'attenzione di tutta la classe...

- Signorina [T/n], non le è bastato arrivare tardi? -

- NO NO!!! *mi alzai di scatto e iniziai a sventolare le mani davanti al viso* No! Volevo dire : SI SI! MI È BASTATO! .... NON VOGLIO MICA DIRE CHE MI SERVE UN'ALTRA PUNIZIONE. NO! Cioè... *sempre più rossa. I loro occhi erano puntati su di me * GOMENASAI!!! -

Tutti i miei compagni di classe, si unirono in una sonora risata.

Anche quelle lunghe ore scolastiche passarono.

Arrivò il momento della fatidica punizione... Salutai Kita, dopo avergli raccontato, per filo e per segno, quello che successe.

Presi uno spazzolone e degli stracci dallo sgabuzzino della scuola, chiesi al bidello di darmi le chiavi per aprire il club di nuoto, ma lui, con aria annoiata mi disse che le chiavi le aveva già prese un ragazzo di terza.

" Che strano... Forse è stato il rappresentante capo del club a prenderle..." feci spallucce. 

Stupore.
Mi bloccai.
Lui era lì, dentro la piscina vuota. Indossava la tuta da ginnastica, con i pantaloni e le maniche sollevati, per non sporcarsi ulteriormente. 

- KUROO!! - esclamai.
Lui si girò, sollevò lo spazzolone per salutarmi.

- Ti consiglio di indossare la tuta da ginnastica, sennò ti sporchi tutta. -

Mi avvicinai a bordo piscina e mi accovacciai.

- Ma perché sei qui? Solo io sono in punizone! -

Ripetè la stessa frase che dissi quella mattina, imitando il mio tono di voce e la postura.

- 'Non ti riguarda il mio motivo.' - Mi fece l'occhiolino, facendomi sobbalzare sul posto.

Così, andai a cambiarmi e lo raggiunsi.

" Però... Che gentiluomo!!! Invece di andare ad allenarsi, si è preso la briga di aiutarti. "

" Shhh taci. Lo so bene. " Tsk.

La vasca incrostata, lurida, con alghe che spuntavano agli angoli... Non sapevo da dove iniziare a pulire... C'era talmente tanto da togliere che m'impanicai.

Jackpot life ~ Kuroo x ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora