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T/n's pov

- CHE C'È?! NON HAI MAI VISTO UNA SCATOLA DI ASSORBENTI?! -

- Beh... Sai... Io non ne faccio uso. -

Gli feci la linguaccia, prima di voltargli di spalle e di raggiungere il mio rifugio, lontano dalle figuracce.

- A domani, POMODORO-CHAN ! -

" AHHHGGG !!! QUANTO NON LO SOPPORTO!! MI STA PURE PRENDENDO IN GIRO SOLO PERCHÉ MI SONO IMBARAZZATA !! "

Digrigno i denti, stringendo un pugno davanti al viso.

" Voglio andare a letto... " Brontolai in un soffio.

I giorni passavano e una nuova routine si fece spazio nella vita.

Alla mattina andavo a scuola con Kita, Kenma e Kuroo, di mio malgrado.

La mia migliore amica e Kenma avevano creato una specie di bolla, che li isolava dal resto del mondo, rinchiudendo solo loro due. Certe volte si ricordavano della mia presenza e di quella del gattaccio malefico, rivolgendoci un paio di parole... Però, successivamente, se ne ritornavano nel loro mondo, lasciandomi in balia di Kuroo-san.

Quest'ultimo...
Non ho parole per descrivere il suo comportamento e il fastidio, che certe volte nasce dentro di me e che mi fa letteralmente impazzire.

Quasi tutte le mattine il gattaccio malefico si divertiva nel vedermi impacciata e schiacciata tra la folla, dentro la metro. C'erano così tante persone che non sapevo dove aggrapparmi per non cadere, quindi, cercavo con tutte le mie forze di piantare i piedi per terra, con delle viti immaginarie, come se nessuno potesse smuoverle.
Certe volte, quando la metro frenava troppo bruscamente o faceva delle curve secche, mi ritrovavo a fare il passo di Michael Jackson: creavo una diagonale perfetta con il mio corpo.
Nel frattempo, il Pervertio-san, dai capelli color pece, cercava di trattenersi dalle risate, beffandosi delle mie difficoltà.

Una mattina mi disse:

- Puoi pure appoggiarti su di me. Non mordo mica. -

Facendomi l'occhiolino, incorniciando il suo volto con un sorriso beffardo.

Dopo le lunghe ore di lezione, io andavo al club di pallavolo e Kita a quello di fotografia, congedandoci con un'abbraccio.

Nonostante la mia titubanza iniziale nel diventare la manager della squadra di pallavolovo, devo dire che mi stavo divertendo.
I ragazzi sono, a dir poco, fantastici. Morivo dalle risate ogni volta che il coach Nekomata sgridava Kenma, quando non si impegnava abbastanza, essendo un ragazzo estremamente svogliato, tranne quando si trattava di videogiochi.

Anche se, la mia coppia preferita erano Yaku-san e Lev... Il "palo russo" continuava ad importunare Yaku, con i suoi soliti commenti...

" Qualcuno deve metterli insieme..."

" Sì, hai proprio ragione... "

" Per questo che ci sono IOOOO. Non sono solo una manager... "

*Faccina pervy*

 •

Nel fine settimana, alla sera, andavo a lavorare: cantavo in un locale abbastanza alla moda.
Le persone che uscivano dal lavoro, potevano trovare un momento di relax, godendosi la serata in compagnia oppure da sole.

Però... Una sera... Con mio grandissimo stupore... Appena salì sul piccolo palco, in fondo alla sala... Davanti a me, con quel suo solito ghigno e lo sguardo di un molestatore, non troppo distante da me, lui era lì.

Kuroo Tetsurou.

Se ne stava comodo, su una poltroncina nera, mentre mi salutava con la mano, mostrando il suo miglior sorriso, facendomi l'occhiolino.

" AAAHHH ?!?! "

------------------- To be continue. 💫♥️

Jackpot life ~ Kuroo x ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora