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[T/n]'s pov

Nonostante l'inaspettata notizia, la serata proseguì tranquillamente: appena salì sul palco, intravidi il mio gattino, seduto un poco più distante dal bancone del barista.
Alla sua vista, le mie palpitazioni presero a correre come in una maratona, facendo galoppare i miei umori.

" È mai possibile che debba farmi questo effetto? "

I suoi occhi puntati sulla mia persona, non si staccavano di un secondo, potevo captare, anche se distanti, i pensieri 'oscuri' che un pervertito e famelico felino poteva fare...

" Guarda che anche tu fai pensieri 'oscuri' su di lui... "

" Sì... beh... in effetti... come darti torto... ma che ci posso fare? Ispira testosterone da tutti i pori."

" Ahhhh... Hai proprio ragione... è veramente un toro... e lo hai constatato anche tu com'è selvaggio a letto..."

" AAA CERCASI LA MIA CASTITÀ... "

" L'hai persa con lui. "

Qualche volta, distoglievo lo sguardo da lui, per posarlo sul mio nuovo capo... che parlava con alcuni uomini in giacca e cravatta, voltandosi di volta in volta nella mia direzione.

" Che stress!! "

" MA DAVVERO!!! NOI VOGLIAMO SOLO KUROO!!! "

" Ehehehe... ho in mente un bel piano per levarmelo di torno! Gli farò vedere io di che pasta è fatta una gattina randagia! "

Prima di scendere dal palco, mimai con le labbra, indirizzata al mio capitano, la parola: 'arrivo' .

In risposta lui mi sorrise, alzandosi dal divanetto nero pelle, su cui se ne stava comodamente seduto, prima di aprire le sue braccia, per accogliermi, piazzando la sua grande mano sulla mia schiena, scoperta dal vestito, accarezzandomi delicatamente il viso con l'altra, facendomi sentire il suo affetto, che divagava come piccolissime scintille.
Mi alzai in punta di piedi, afferrando il mio ragazzo per l'orlo della sua camicia nera, sbottonata all'inizio, trascinandolo con me, nel limbo della passione, non facendolo scappare dalla mia presa tra i suoi capelli, che nonostante avesse messo il gel, risultavano morbidi ed ispidi al tatto.

Assaporavo in lui, una punta di stupore e meraviglia, ed ero certo di aver risvegliato, di nuovo, la sua eccitazione, sentendola, leggermente gonfia, spingere contro la mia pancia.
Sapevo che in quel momento alcune persone stavano guardando, nonostante avessi finito il mio turno, catturando la completa attenzione del damerino biondo, poco distante da noi: la mia preda, prima di azzannarlo completamente.
Mi staccai quel poco che mi servì, per posare sulle sue labbra un 'aspettami fuori' , non curante dei pochi sguardi che avevamo sequestrato alla monotonia della classica serata da weekend.

Mi voltai, dirigendomi verso lo spogliatoio, per cambiarmi ed indossare delle scarpe più comode, raggiungendo, successivamente, il mio rifugio preferito.
Prima di chiudermi alle spalle questa serata e di esaudire il mio desiderio più inatteso, la voce gelida ed impassibile del mio boss, mi fece ritrarre la presa dalla maniglia della porta sul retro.

- Buona serata miss [T/n], spero che ve la passiate nel migliore dei modi. -

Mi voltai, desiderosa di scoprire se la mia scena, tipica da film romantico, avesse fatto centro, volendo assaporare il suo disappunto.

- Arigatō gozaimasu.
Non si preoccupi, utilizzeremo questo tempo nel migliore delle nostre capacità. Buona serata anche a lei. - concludendo in gran bellezza con un piccolo inchino.

Nel momento in cui misi i piedi fuori dall'edificio, mi congratulai con me stessa, stringendomi la mano, facendo segni di assenso continui con il capo.
Corsi, davanti all'entrata principale, per gettarmi sulle sue spalle, aggrappandomi come una scimmietta, che si è appena lanciata da un ramo.

- Ehy ehy ehy! Quanta energia! -

- Ovvio!! Specialmente quando ci sei tu! - gli schioccai un bacio sonoro sulla guancia, facendolo sorridere.

- Vuoi consumare queste energie? - chiese, con un ghigno malizioso.

- KUROO! PENSI SEMPRE A QUELLO!! -

- Lo sai che sono insaziabile. - pronunciò quella frase facendo spallucce, prendendomi la mano, camminando davanti a me.

- Dove stiamo andando? -

- Lo scoprirai presto Chibi-chan. -

- SKYTREE!! -

- AHAHAHAH! No, è solo una normale antenna di trasmissione. -

- [T/n]-chan vieni, ti mostro una cosa... -

Mano nella mano, gradino dopo gradino, arrivammo in cima alla collinetta su cui si ergeva l'enorme parabola.
Mi coprì gli occhi, guidandomi, con cautela, assicurandosi che non inciampassi da nessuna parte.
Mi aggrappai alle sue braccia, sorridendo di continuo, chiedendogli invano, dove mi stesse portando.

- Ok... adesso puoi aprirli... -

La meraviglia traboccò, come una cascata che fuoriuscì dal mio cuore, pompando un susseguirsi di emozioni ed attimi infiniti senza fiato.
Quella piccola parte di Tokyo, dove il moderno cerca di farsi spazio, esuberante, negli spazi vuoti lasciati dalla bellezza antica, ereditata dagli antenati.
Un contrasto tra le differenti architetture: più armoniose ed ondulate, delle classiche abitazioni del periodo Edo; rivolgendo poi lo sguardo alla spigolosità e all'altezza dei grattacieli, con colori spenti, resi luminosi sopratutto dall'elettricità, segno che una civiltà sempre più moderna non sia ancora arrivata al suo capolinea, mirando ancora verso il futuro.

- Da qui si vede la palazzina in cui abito! Si vede anche il viale principale... anche se gli alberi si vedono di meno a causa delle foglie cadute... -

- È BELLISSIMO KUROO! GRAZIE! -

Mi voltai dalla sua parte, mostrandogli un sorriso a trentadue denti, abbracciandolo alla vita, stritolandolo nel meglio delle capacità. Posandogli un leggero bacio sulla sua gote raffreddata, a causa delle temperature che stavano calando.

- Sì... lo so che è bellissima... -

I suoi occhi, incatenati ai miei, sorseggiavano piccole quantità della mia essenza, come nettare divino.
L'oscurità si insidiava tra noi, tralasciando le sue iridi ambrate, i quali contorni si incurvarono, socchiudendosi in un'espressione provocante.

- Mi hai davvero stupito, prima al locale... hai tirato fuori gli artigli come una vera gattina... -

Mormorò a denti stretti, baciandomi ai lati delle labbra.

- Mi piacerebbe approf-... -

Non gli lasciai nemmeno il tempo di finire la frase che mi fiondai su di lui, famelica del suo stesso desiderio, lasciando che qualche piccola stella luminosa si godesse lo spettacolo, facendoci inghiottire nell'oblio dei nostri anni.

All'indomani, tutta la squadra aspettava in cortile l'arrivo della famigerata Fukurodani.
Da quello che mi ha raccontato Kuroo, l'asso del team viene qualificato tra i migliori cinque schiacciatori dello Stato nipponico: eccezionale.
Sono quasi curiosa di vedere l'ace all'opera.

" Me lo immagino come il classico ragazzo serio, devoto alla pallavolo, in cui tutti possano fare affidamento... forse... forse è un tipo composto... a cui non serve pavoneggiarsi, perché tanto a di essere il migliore. "

" Il contrario di Yamamoto e Lev. "

" Ahahaha ... esatto... "

- HEY ! HEY ! HEY ! -

" Ah? "

- È ARRIVATO L'ACE DELLA SQUADRA! -

" Cosa? "

- PERCHÈ NON C'È NESSUNO CHE ESULTA PER ME?! -

*vento gelido che muove una foglia*

" No... scherzavo. Sono uguali. "

------------------- To be continue.

Jackpot life ~ Kuroo x ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora