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[T/n]'s pov

Ansimanti.

La porta di casa si era chiusa alle nostre spalle, immersi nell'oscurità dell'appartamento. Dopo essermi levata le scarpe, a tentoni, cercavo l'interruttore della luce.
Appena mi fu permesso, mi voltai verso di lui per guardalo meglio. Se ne stava sull'uscio dell'entrata, con i capelli spettinati che ricadevano davanti agli occhi, rendendo quello sguardo ancora più penetrante.

- Vieni. Siediti pure in cucina, che io vado a cambiarmi e prendo degli asciugamani anche per te. -

- Domo. -

Andai in camera mia, mi tolsi quel vestito soffocante, indossando una felpa bianca con scritte rosa e dei leggins neri.
Andai un attimo in bagno per togliermi il trucco e raccogliere i capelli in uno chignon alto e disordinato.
Prima di uscire, presi degli asciugamani e ritornai da Kuroo.


Kuroo's pov

" Che serata!
Se ci penso mi viene da ridere come un cretino. Come ho fatto a ridurmi in quello stato? È successo tutto troppo velocemente, è stata così paradossale quella scena. "

Risi tra me, nascondendo un sorriso sghembo ed imbarazzato dietro la mano. Massaggiai le tempie, per riordinare i miei stati d'animo altalenanti.
Mi trovavo in un limbo.
Sballottato dai flashback della vicenda successa mezz'ora prima. In tutte quelle immagini, c'è sempre lei come protagonista: appena l'ho vista con quel vestito, stavo bollendo; mentre parlavamo sereni a cena; quando il tavolo prese fuoco; io che la bagno; per finire, i suoi occhi, luccicanti, usciti dal locale, che perforavano anche le mie ossa.

E adesso, eccola, che ritorna da me, con quei leggins neri, che abbracciano le sue gambe. Quando vorrei essere io a toccarle.

" No Kuroo! Non rovinare tutto! Ragiona con la testa almeno per un momento. Non voglio allontanarla da me, quindi pensaci bene. "

...

" Diamine... Come faccio a non fare pensieri oscuri su di lei? Spruzza ferormoni da ogni poro della sua pelle. "

Mi schiarì la voce, ricomponendomi.

[T/n] mi passò gli asciugamani, indicandomi il bagno, se avevo bisogno di rinfrescarmi.

Accettai di buon grado, l'acqua fredda mi serviva proprio.

Sbottonai la camicia, guardandomi allo specchio, riflettevo sul da farsi.
Mi rinfrescai il viso, inumidendo anche l'asciugamano, passandolo sul collo, portandomi verso il basso, raggiungendo i pettorali, per poi passare dietro la nuca.

" Però... Potrei farle vedere quello che ho da offrire... "

[T/n]'s pov

Siccome stare ferma mi metteva agitazione, specialmente in quel momento, decisi che avrei preparato del tè caldo, accompagnandolo con dei biscotti caso mai.
Presi il bollitore, riempiendolo d'acqua, accesi il fornello e lo misi a scaldare.
Aprì l'anta della dispensa dove tenevo i biscotti, per versarne alcuni su delle ciotoline.

In quel momento, sentì la porta del bagno aprirsi e fare uscire Kuroo a petto nudo, con delle goccioline che cadevano dai capelli, alcune atterravano sul petto, iniziando una corsa verso il basso, fino a raggiungere il cavallo dei pantaloni. Scorrevano erotiche, delineavano i contorni dei suoi muscoli.

Lui fece finta di niente, e si sedette in una sedia del tavolo, non curante della mia espressione, incominciò a fissarmi.
Pose un dito sulle sue labbra carnose, inarcandole in un lieve sorriso.

Che bastardo.

Lui sa che effetto mi fa.

Si prende gioco di me.

- Che cosa stai preparando? - la sua voce profonda e roca mi diede uno schiaffo in pieno viso, risvegliandomi.

Solo dopo mi accorsi che avevo rovesciato tutti i frollini sul tavolo, riempiendolo di briciole.

- Oh! Scusa! Adesso sistemo e pulisco tutto! -

- Perché ti scusi? Capita a tutti distrarsi. - marcò per bene l'ultima parola.

" Doppiamente bastardo. " Concordai.

Si avvicinò pericoloso a me, piazzandosi al mio fianco, mentre con la testa bassa raccoglievo i biscotti fuoriusciti, con mano tremante, ma non di paura.

- Devo prendere un asciugapiatti... Per le briciole... - decretai.

- Tranquilla, lo faccio io dopo... Prima devi togliere quelle che hai sulle dita... -

Prese il dorso della mia mano, baciandola con le labbro umide, fino a raggiungere l'indice, leccandolo con avidità.
Non distoglieva il suo sguardo dal mio neanche per un secondo.
A quel contatto, delle scosse si propagarono in tutto il corpo.
Come una calamita che non si può staccare dal suo ferro, volevo di più. Molto probabilmente lo lesse nelle mie iridi, perché lui fece un passo nella mia direzione.
Con lieve sospiro, o forse anche un debole gemito, uscì dalle mie labbra schiuse.

Di sorpresa, saltammo entrambi sul posto, al suono della serratura che scattava.
Ci voltammo entrambi, verso il luogo di quel rumore.
Dei passi, si facevano sempre più definiti, stavano raggiungendo la cucina.
Kuroo si mise davanti a me, nascondendomi dietro la sua stazza.
Mi feci piccola piccola.

- E tu chi sei?! -

Quella voce! La conoscevo!

- ONII-SAN !! -

----------------------- To be continue 🤯


Jackpot life ~ Kuroo x ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora