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[T/n]'s pov

Una leggera foschia invase i pori della mia pelle, facendomi rabbrividire. Mascherava i contorni definiti del luogo, appannando la vista, solo la luce calda dei lampioni contrastava il bianco lunare che illuminava i nostri volti.

Mi strinsi le braccia nude, cercando di proteggermi dal gelo notturno. Sospirai, facendo uscire una nuvoletta di calore, che svanì nell'atmosfera.
Fissavo il marciapiede, con il capo chino, le mie spalle vennero coperte da una giacca, attirando la mia attenzione. Alzai lo sguardo verso di lui.

Venni inghiottita nelle sue iridi.

Mi stava divorando l'anima.

Persi la concezione del tempo.

Io, tremavo per il freddo.

Anche lui tremava.

Brevi sospiri uscivano dalle sue labbra socchiuse.

- Kuroo-san... -

- [T/n] che cazzo fai?! -

Quella frase mi fece fare sobbalzare.

- Di che cosa parli? - gli chiesi titubante.

- Chi era quello? -

Le sue pupille rispecchiavano tutte le sue preoccupazioni, la sua confusione, l'incredulità.

- Non... Non lo so... E poi... Tu, che ci fai qui? Come fai a sapere dove lavoro? - gli puntai l'indice sul petto.

Rimase sorpreso a quelle parole.
Distolse lo sguardo, puntandolo altrove, grattandosi il capo con aria imbarazzata.

- Ecco... Io... Stavo facendo un giro...

Non importa! Tu piuttosto, che fai in questo posto? Chi era quello? Lo conosci? Che cosa voleva? -

Prese i lati della sua giacca, facendomi avvicinare a lui. Ero in trappola.

- Non cambiare discorso! - rimbeccai.

- Come avrai visto anche tu, canto in questo locale. E non so chi fosse quello!! È la prima volta che lo vedo!! -

- Comunque!! Invece di preoccuparti di quello, io dovrei preoccuparmi di te. Sei uno stalker! So bene che non sei passato di qui per caso! -

- Hai ragione... *alzò le mani in segno di resa* sono il tuo stalker. -

Marcò bene le ultime due parole.
La sua risposta mi lasciò interdetta.

Non sapevo come ribattere.
Strinsi i pugni.

Successivamente, il clima si fece più tetro. Quasi glaciale. I suoi occhi si ridussero a due fessure.

- Quel tipo... Lo avrei preso a pugni per come ti guardava. - la sua voce usciva gelida, dalla sua bocca.

Stava fissando il vuoto.

Dietro le sue spalle, stava uscendo il giovane di prima. Scendeva i gradini dell'entrata con un'eleganza disarmante.
Aveva un sorrisino compiaciuto stampato sul volto.

Jackpot life ~ Kuroo x ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora