Una settimana dopo....
Pov Emanuele
Sono le 3:15 della notte e io ancora non prendo sonno.
Sono steso sul divano di casa con la home di Netflix aperta ormai da due ore senza però essere stata utilizzata.
Non so cosa mi prende, ma sono due giorni che mi sento rimbombare la testa senza un secondo di pace.
È tutto come amplificato: suoni, parole, pensieri, mi sembra di scoppiare e di certo gli altri non aiutano.
Sempre lì a fare cose senza senso come mettere la musica a tutto volume, parlare e gridare alla play dalla mattina alla sera, ma non è nulla in confronto ad una nuova senzazione.
La gelosia.
Sento la paura di non potermi staccare da Tancredi senza che lui faccia qualche cazzata che implichi altre persone come è successo sabato scorso in quel locale con quella ragazza di cui nessuno ha più accennato nulla in mia presenza.
Sento che ogni spostamento che fa lo stronzo senza di me mi da fastidio e temo stia diventando possessione.
Non so perché sento questo ultimamente, ma è come se tutti mi stessero dando fastidio.
Sento come di odiarli e questa cosa mi mette un sacco d'ansia.
La pace e la calma della notte vengono interrorri da dei passi molto leggeri che riconosco subito.
Diego.
Il solo pensiero che qualcuno mi parli mi fa venire voglia di urlare così mi stendo velocemente in una delle posizioni da contorsionista che assumo molte volte quando dormo e chiudo gli occhi.
Sento i passi andare in cucina e il rumore del frigo aprirsi e chiudersi.
Strano, Diego che beve di notte? Mha!
Aspetto di sentire i passi sempre più lontani e la porta sbattere, ma con mio grande stupore non accade e io inizio a preoccuparmi cercando di ricordare se i passi che ho sentito all'inizio venivano dalle camere o dalla parte della porta.
Prendendo tutto il coraggio che non ho mi alzo in piedi e vado a controllare in cucina non pensando minimamente che un ladro che sta rubando di certo non si prende un po' d'acqua.
Appena varco la soglia della porta mi trovo un Tancredi ghignante senza maglia che mi guarda appoggiato allo stipide del tavolo.
Sento la temperatura salire improvvisamente e una stretta al verso il basso ventre quando mi si avvicina sussurrandomi all'orecchio
"Guarda che sono un ladro solo con le tue magliette che come vedi ora non ho potuto rubare" fa lui e io chiudo gli occhi quando mi prende la mano e mi porta fuori dalla cucina dirigendosi in salotto.
Si sdraia sul divano a pancia in su facendo stendere anche me e improvvisamente mi ritrovo incollato al suo petto caldo.
"Domani mi spieghi perché eri sveglio" dice lui con il tono di chi sa e forse è proprio così, forse capisce le cose prima che le capisca io e forse anche ora ha capito qualcosa che io capirò molto più in là.
Pov Chiara
Una settimana.
Una fottuta settimana da quando ho incontrato i q4.
Una settimana da quando ho bevuto la mia prima birra.
Una settimana dal primo dei tanti tradimenti di Salvatore verso la sua ragazza.
Una settimana da quando mi sono svegliata in quell' hotel prenotato dal mio migliore amico.
Una settimana da quando Noemi ha trovato "l'amore".
Una settimana da quando la mia opposta ha fatto le valigie ed è andata a vivere da lui.
Ritornati a casa quella mattina abbiamo trovato la mia camera vuota nel lato di Noemi e sul letto un bigliettino con scritto "Chiamatemi".
Lo abbiamo fatto subito e la bionda ci ha spiegato con una voce piena di felicità che dopo la notte passata assieme lei il fantomatico ragazzo di nome Raffaele si volevano conoscenere meglio e questo ha comportato il suo trasferimento a casa del tipo.
Non so neanche come ho fatto a mantenere la calma in quel momento, forse perché non volevo crederci o forse perché invece di me quello a sbraitare è stato Salvatore.
Sono volate parole poco caste nella litigata tra i due fratelli che si è susseguita con un immediato incontro davanti al Duomo.
Mi hanno tagliata fuori dalla situazione e per quanto non ne fossi contenta ho annuito rimanendo a casa, ma non potevo far finta di nulla quando Salvatore è rientrato all'hotel dicendo che tornava a Roma.
Io ero scioccata e per un minuto buono non ho parlato iniziando poi ad urlare per farmi dare una spiegazione giustificata.
Da come mi è stato detto Salvatore ha spiegato a Noemi come le cose siano molto affrettate, ma lei non ne ha voluto sapere facendo iniziare così l'ennesima litigata davanti alla gente.
Conclutasi la storia la morale era che Salvo, non volendo parlare per un po' con la bionda ha deciso di tornare dalla sua ragazza.
Per questo mi trovo adesso seduta sul divano a messaggiare con mia sorella mentre sulle mie gambe si trovano delle pop-corn che non vedono l'ora di essere mangiati durante una puntata di Teen Wolf su netflix.
Nel mentre che Stiles dice a Scott "Sei mio fratello" mi arriva una chiamata da un numero sconosciuto.
Non vedendo un prefisso straniero rispondo e la voce del ragazzo che mi parla mi lascia senza parole.
O mio dio.
"Lele" dico io sussurrando per poi darmi un tono
"Ciao" faccio allora molto più convinta"Hei. Senti mi ha dato il numero Tancredi, dice che sabato scorso ti ha presentato il gruppo, ma io ero fuori gioco. Ti va se passi da noi che ci sono anche gli altri?" mi dice lui con tono freddo, ma allo stesso tempo gentile.
Sembra il mio
"Oh....hem...certo. Mandami la posizione. Cerco di arrivare il prima possibile" rispondo allora io posando la ciotola ormai a metà sul tavolo e volando in bagno.
"Te la mando subito. A dopo Chiara" fa lui e so che sta sorridendo da come ha pronunciato il mio nome
"A dolo Lele"
Attacco la chiamata e mi fiondo in doccia.
Speriamo sia una serata facile
Angolo me
Ciao! La storia continua....
Capitolo 6 andato anche come 100 letture.
Davvero non so cosa dire.Grazie💖 (a domani)
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Problemi a Milano
Fanfiction|IN REVISIONE| i Q4 vivono a Milano e una sera decidono di far fare a Tancredi un obbligo in un locale. Incontrerà una ragazza che lo colpirà, ma nel senso a cui pensate? Chiara è una ragazza di 17 anni che per una vacanza parte per Milano con i su...