~ Capitolo 28 ~

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Pov Chiara

20:30

Entriamo nel locale tutti insieme e io sento l'ansia attanagliarmi l'anima.

Cammino piano a piccoli passi cercando di distrarmi, ma quando Lele si avvia al bancone so che il momento è arrivato.

Giro il volto verso il barista che già mi sta guardando e con un sorriso mi avvio verso una porta lì vicino dove noto entrare lui poco dopo.

Sono riuscita a scappare da Salvatore prima che mi facesse qualche domanda e quindi questa è la mia unica possibilità.

"Hei" sento dire alle mie spalle da Luca e mi volto a guardarlo con un sorriso

"Ciao"

"Dimmi" mi sprona subito e prendo un respiro profondo prima di parlare

Ci ho pensato per troppo tempo e ora è il momento di dire la verità.

"Tra meno di un mese torno a casa" riesco a far uscire dalle mie labbra e lui mi guarda comprensivo

"E?"

E mo che cazzo te dico!
Capiscilo da solo no?

"Ed è meglio se la finiamo qua" parlo con voce fredda perché è l'unico modo che ho per non farmi prendere dal panico e scoppiare in un pianto isterico

"Ok" dice semplicemente alzando le spalle

Ok? OK?
Davvero?

"Quindi non ti importa?" gli chiedo confusa e lui alza gli occhi al cielo

"No Chiara, solo sesso ricordi? Troverò qualcun'altro prima o poi" mi risponde semplice e io lascio uscire un respiro profondo

"Oh meno male. Pensavo al peggio" dico con sguardo sollevato e tutti e due scoppiamo a ridere

Sembra tutto risolto vero?

Due amici che ridono assieme.

Tutto risolto, nessuno che litiga, nessuno che urla.

Solo che le mie urla ci sono, ma sono coperte da questa risata falsa.

23:45

"Alloooora, facciamo un brinsi-bripi-brindisiiiii" urla Lele da sopra il tavolo centrale e tutti alzano i calici in corrispondenza del suo gesto

"All'amore" urla giulia

"Non corrisposto" aggiunge il biondo e tutti urliamo.

Nessuno ci sta capendo nulla tranne Tancredi che pare l'unico sobrio del gruppo.

Incredibile!

Mi avvicino a lui barcollando e mi lancio sul divano al suo fianco.

"Ma non bevevi sempre tu?" gli
domando curiosa e lui annuisce

"Si"

"Allora perché ogni volta che veniamo qua rimani sobrio?" continuo poggiando un mio avambraccio sulla sua spalla

"Perché non me lo posso permettere quando c'è lui" risponde ancora indicando così Lele che si trova sul tavolo a ballare

"Perché?"

"Perché lui fa tante cazzate quando è ubriaco...."

"E hai paura che queste cazzate comportino il baciare qualche sconosciuto" concludo poi io per lui

"Sconosciuta" mi corregge sorridendo e io sono troppo ubriaca per notare che ha ammesso la sua gelosia

Tuttavia non sono troppo ubriaca per rovinare tutto.

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