~Capitolo 27 ~

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Tre giorni dopo....

Pov Emanuele

Tancredi si prende la testa fra le mani mentre tira su col naso.

Due lacrime scendono dai suoi occhi sensa che lui batta ciglio e io mi perdo nel guardarlo.

Recita le parole del tik tok a memoria mentre un morsa mi prende allo stomaco.

Diego mi da una pacca sulla spalla e si siede accanto a me mentre Martina mi lancia una caramella dall'altro lato del divano.

"Che facciamo oggi?" domanda il castano con voce neutra mentre si asciuga le finte lacrime dal volto

Alzo lo sguardo scontrandolo con il suo e scrollo le spalle.

"Usciamo! Domani torna Gian ed è l'ultima sera in cui Martina sta a casa nostra quindi chiamate gli altri che si va a ballare!" urla Diego alzandosi dal divano e fuggendo in camera probabilmente per vestirsi.

"Allora io vado a prepararmi" ci informa Martina sorridendomi e baciando Tancredi prima di andare anche lei di là.

I miei occhi sono fissi sul cellulare quando la mia voce rompe il silenzio creato nella stanza in pochi secondi.

"Io Giulia e Zoe"

"Io Chiara e Cecia" risponde freddo e io annuisco

-Ma perché ci so sti momenti in cui non vi cagate?- Si domanda la mia coscienza e io davvero mi soffermo nel risponderle

Perché facciamo così?

Perché sembra che non ci sopportiamo?

Perché è più facile ovviamente.
"Ovviamente" sussurro pianissimo rispondendo alle mie stesse domande

"Pezzo di figo dimmi" dice Giulia non appena la chiamata parte

"Ciauuu" rispondo io e noto con la coda dell'occhio Tancredi alzare gli occhi al cielo

Ma che cazzo vuole?

"Senti.... Sta sera ci troviamo al pub di sempre, dillo anche a Zoe" la informo diretto e lei non perde tempo per gioire

"Va benissimo. Poi parlo con le altre e ci vediamo là" mi comunica e io annuisco invano

"Ok, a dopo"

"A dopo lelo" mi dice per poi chiudere la chiamata

Non appena lancio il telefono sul divano Tancredi parla.

O meglio inizia a fare il coglione!

"Amoreee, vitaaa, leloooo, bellissimoooo" fa lui con voce pedulante e io lo guardo malissimo

"Smettila." impongo ferreo, ma lui sorride

"Tancredi sono serio. È una tua amica"

"Non la sto prendendo in giro. La sto imitando" mi comunica e io sbuffo irritato

"Imitando certo. Ma sta zitto" faccio io chiudendo gli occhi e abbandonando la testa contro il divano

"Io zitto? Ma per chi mi hai preso?" mi domanda lui con fare retorico e io penso davvero di scoppiare

"Per un coglione. Ora sta zitto" gli dico con tono duro e pochi minuti dopo me lo ritrovo a cavalcioni su di me con le mani attorno al mio collo.

Sbarro gli occhi mentre con un sorriso da maniaco inzia a farmi spostare la testa a destra e a sinistra.

Ma perché non me sto mai zitto io!

"Dai Tanche smettila!" urlo divertito prendendogli i polsi per farlo fermare

Problemi a MilanoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora