Pov Emanuele
"Smettila Tancredi non hai ragione questa volta!" urla Diego dalla cucina
"Non ho ragione?! Non ho ragione?! Io ho sempre ragione idiota!" gli strilla di rimando il castano destandomi completamente dal mondo dei sogni.
Cosa cazzo si urlano sti scemi de prima mattina?
"Non puoi farlo cazzo! Non capisci che è troppo presto?" sento urlare dal mio migliore amico e successivamente il rumore della sedia sbattere a terra mi fa balzare a sedere
"Non me ne frega un cazzo ok?
È la mia vita.
La mia storia.
La mia ragazza.
Basta ora!" gli risponde Tancredi facendo calare il silenzio nella stanza.Mi stropiccio gli occhi e camminando velocemente mi dirigo in cucina.
"Che cosa cazzo avete fatto?!" dico calmo, ma oltraggiato dallo stato della stanza.
Due sedie sono per terra, l'anta del frigo aperta sotto la mano di Diego e Tancredi è ansimante al mio fianco.
Nessuno parla, ma questa volta mi sono rotto dei silenzi.
"Spiegatemi. Ora" faccio autorevole guardando subito Tancredi e lui alza il mento sostenendo il mio sguardo.
"Gian manca per un'altra settimana. Martina verrà qui per quel tempo." mi risponde e noto subito che la frase è un affermazione e non una domanda.
Non vuole la mia approvazione.
Ha già deciso.
Senza pensare a come io potessi stare.
Bene.
"Ok, che venga" gli dico semplicemente sorridendo a tutti e due e andando in camera.
Entro e chiudo la porta.
Sento gli occhi bruciare e le lacrime sforzarsi per uscire, ma le respingo indietro.
Ho pianto troppo no?
Cammino in avanti aprendo l'armadio e prendendo un cambio per poi dirigermi verso il bagno.
Il vapore dell'acqua calda mi arriva fino al viso mentre entro nella doccia.
A volte mi rendo conto che sono molto incoerente rispetto al resto del mondo.
Fuori è luglio e l'acqua della mia doccia espande il vapore nell'aria.
La gente piange per i morti e io la prendo sul sarcasmo.
La gente si fidanza e io sto dietro al mio migliore amico.
Già, proprio diverso.
Si può cambiare?
Non lo so.
Non possiamo scegliere chi ci procura la felicità, ma a volte la natura sa proprio come prenderci alla sprovvista e sfruttare il nostro punto debole.
Chiudo l'acqua e aprendo l'anta della doccia un'aria fredda che mi entra perfino all'interno dell'anima.
Mi piace il feddro, ma il caldo è l'unica cosa simile al mio cuore che ho trovato.
Scalda tutti, ma non viene mai scaldato.
Sento bussare alla porta e la voce di Diego mi riporta alla realtà.
"Lè posso entrare?" mi chiede e io rispondo affermativamente dopo essermi messo in fretta i boxer.
Va bene l'amicizia, ma sono ancora timido.
Entra velocemente pettinandosi i capelli con spazzola e lacca mentre mi parla
"Esci?"
"Si, devo vedermi con Cecia"
"Senti per prima vol" aggiunge, ma lo blocco sul nascere
"Ok ok va bene"
"Te do vai?" gli domando incuriosito da tanta fretta e cercando di cambiare discorso"Devo vedermi con Valerio" mi dice noncurante, ma so dalla sua espressione che mi sta nascondendo qualcosa
"E?" lo sprono allora io
"E c'è Zoe" mi risponde allora lui alzando gli occhi al cielo
"Uh uh qua si scoprono gli aldarini"
"CIAO" urla uscendo dalla stanza e io ridacchio
Richiudo la porta continuando a vestirmi.
Mi sto chiudendo i lacci della tuta quando sento la voce di Tancredi sfocata dall'altro lato della porta.
"Si si puoi venire. A lele non dà fastidio"
A Lele non dà fastidio?
Davvero?
"Me lo hai chiesto per caso?" dico uscendo dal bagno scazzato
Si gira a guardarmi con quella faccia da cazzo e io non resisto più.
"O mi hai solo informato di questa cosa senza chiedermi se mi stesse bene veramente, ma la casa è solo tua no?"
Non parla, forse shoccato da quanto detto e io non aspetto un minuto di più.
Prendo il borsello con all'interno il portafoglio e con il telefono in tasca esco di casa sbattendo la porta.
Mando un messaggio a Cecilia per dirle che arrivo da lei in anticipo ignorando la chiamata appena arrivata da Tancredi.
Vuole la sua ragazza?
Che abbia solo lei.
Pov Chiara
Mentre Salvatore mi racconta di quanto la barista del locale in piazza in cui ci troviamo sia sexy noto con la coda dell'occhio un ragazzo guardarmi dall'altro capo del bar.
È bello, alto, moro riccio e ad un certo punto noto che mi sorride.
Volto il capo verso di lui sorridendogli a mia volta e solo quando sento la risata di Salvatore farsi strada nelle orecchie mi volto a guardarlo.
"Che c'è?" gli domando scazzata
"Non sta sorridendo a te idiota" mi dice e io volto il capo per trovarmi dietro al tavolo una modella alta 2 metri bionda cenere.
Capendo la grandissima figura di merda appena fatta mi alzo prendendo tutto e mi dirigo alla cassa.
Dopo aver pagato costringo con lo sguardo il mo migliore amico ad uscire e lui per fortuna capisce.
Lo aspetto fuori e mentre esce scoppia in un'altra fragolosa risata
"Smettila cretino" gli dico io tirandogli uno scapellotto che però non lo fa smettere, ma continuare.
Sconsolata inizio a camminare per la strada venendo subito seguita da lui.
"Dove andiamo?" mi domanda curioso e io per ripicca non gli rispondo
"Dai babe" mi implora con voce petulante
"Sorpresa" dico soltanto mentre con il telefono mando un messaggio al gruppo.
-Ci vediamo alle 4:00 davanti al luna park in periferia. Non accetto un "No" come risposta. A dopo❤-
Angolo me
Ciao! La storia continua....
Vorrei chiarire due cosette:
1) per la prossima settimana non sarò attiva per problemi familiari,ma cercherò di postare comunque
2)capitolo di passaggio. Dal prossimo si entra nella parte due della storia
3) scusate gli errori, ma sono stanca. Domani correggoFatemi sapere cosa ne pensate.
Al prossimo capitolo....💖
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Problemi a Milano
Fanfiction|IN REVISIONE| i Q4 vivono a Milano e una sera decidono di far fare a Tancredi un obbligo in un locale. Incontrerà una ragazza che lo colpirà, ma nel senso a cui pensate? Chiara è una ragazza di 17 anni che per una vacanza parte per Milano con i su...