Pov Chiara
Chiudo la zip dei jeans slavati celeste che mi fasciano le cosce, mentre la sveglia del telefono suona.
Mi maledico mentalmente per l'enorme ritardo che farò mentre prendo la borsa sul letto e chiudo la porta della camera.
Cammino lentamente scorrendo con il polpastrello delle dita il muro alla mia sinistra.Le porte dell'hotel sono rosa antico che si abbinano al top che porto mentre il metallo scuro dell'ascensore stona con il resto dell'arredamento
Il -Din- che emette la struttura davanti a me mi fa distrarre dai pensieri portando la mia attenzione altrove.
Le porte si aprono velocemente e io volto il capo per osservare un uomo in tuta sportiva che si avvia verso le scale.
Per fortuna l'ascensore è vuoto permettendomi così di entrare facilmente e senza stare attaccata a qualcuno.Quando le porte di chiudono e la struttura parte mi arriva un messaggio.
È Salvatore.
-Chiamami appena puoi- mi ha scritro e io senza pensarci spengo la schermata dopo aver visualizzato.
Fa male litigare con lui, ma ora non posso chiamarlo, forse dopo.
Forse.
Mi avvio pian piano verso la fermata della metro non preoccupandomi minimamente dell'orario.
Basta Taxi.
Ho aspettato molto per tutto questo tempo, ora che mi aspetti lei.
Mentre cammino nel quartiere dell'hotel un ragazzo mi passa affianco: è alto, moro e nonostante la distanza riesco a vedere benissimo i suoi occhi azzurro cielo.
Wo!
Aspettate che fa caldo!
Noto che con la coda dell'occhio mi guarda e io gli faccio un piccolo sorriso mentre a testa alta continuo per la mia strada.
Mi piacciono molto queste situazioni, mi fanno sentire bella, voluta, accettata.
Mi guardo attraverso lo schermo del telefono e noto con piacere di essere arrivata alla fermata della metro.
Scendo le scale velocemente per evitare di perderla ed infatti arrivo giusto in tempo.
Le porte si chiudono alle mie spalle e tirando un sospiro di sollievo mi siedo.
Un signore al mio fianco legge il giornale mentre sua figlia, in piedi, sta con il tefono.Di fronte a me una donna ben vestita parla con suo marito animatamente, portandomi a distogliere lo sguardo.
Dio pure i litiganti ci mancavano!
Dopo 15 minuti accendo il telefono controllando l'ora e apro la chat di Salvatore subito dopo.
-Non posso chiamarti ora, dimmi qui- recita il messagio che gli mando velocemente per poi alzarmi in piedi.
Mi avvicino alle porte mentre lascio il posto ad una signora salita alla seconda fermata.
Poi dicono che noi giovani non siamo educati!La metro si ferma permettendomi di uscire in fretta e salendo le scale le voci delle persone mi riempiono le orecchie.
Sia fatta santa sta città!Cammino lentamente verso l'entrata del monumento mentre il mio battito accelera sempre di più.
Ansia.
Per qualche miracolo sono in anticipo e di Noemi neanche l'ombra.
Riprendendo fiato mi appoggio ad un palo lì vicino accendendo di nuovo il cellulare.
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Problemi a Milano
Fanfiction|IN REVISIONE| i Q4 vivono a Milano e una sera decidono di far fare a Tancredi un obbligo in un locale. Incontrerà una ragazza che lo colpirà, ma nel senso a cui pensate? Chiara è una ragazza di 17 anni che per una vacanza parte per Milano con i su...