~ Capitolo 4 ~

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Pov Emanuele

Sono le 21:30 quando a casa di Edo e Ros sono tutti vestiti per bene.

Diego porta una maglia aderente a maniche corte bianca che fa intravedere gli addominali e dei pantaloni nero pece a sigaretta che scendono morbidi poco prima delle caviglie dove si fermano per via dei risvoltini e ai piedi delle Nike bianche.

Gian porta una camicia a sfondo nero con dei disegni in oro molto piccoli abbinata a dei pantaloni e scarpe dello stesso colore.

Tancredi alla fine ha optato per una sua camicia a scacchi beige, bianca e nera, dei jeans con strappi sulle ginocchia e le immancabili Jordan.

Io invece sono andato sul semplice con una camicia rossa e dei jeans blu con le adidas nere.
Stessa cosa per Valerio e Edo con la differenza del colore della camicia.

Le ragazze sono bellissime con i loro vestiti e completi, ma una in particolare attira la mia attenzione e non per l'outflit o altro, ma per il suo muso lungo e gli occhi lucidi camuffati da un sorriso falsissimo.

Mi avvicino a Giulia e la prendo per mano portandola fuori in balcone per parlarle, appena chiudo la porta lei mi domanda cosa succede spostandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

"Come stai?" le chiedo io e so che ha capito che non intendo in generale, ma di una situazione specifica.

Giulia e Tancredi.

Dopo la loro quasi storia un litigio ha interrotto tutto e lei sembra sempre una tigre pronta a sbranare tutti,ma in realtà lo so che ci sta male.

"Bene. Benino. Più o meno. Ok sto di merda" dice correggendosi pian piano da sola.

"Lo sai che passerà e che infondo ti vuole bene" le dico io avvicinandomi con l'intenzione di abbracciarla,ma lei non sapendo cosa voglio fare si gira di spalle e continua a parlare

"Vedi! È questo il problema. Mi vuole bene, ma io non voglio che sia bene quello che prova per me!" risponde lei e so che sta per scoppiare.

"Lo so cosa provi Giulia, sei una mia amica, ma lo siete entrambi e io voglio il meglio per voi. Sai anche tu che non lo puoi obbligare" dico duro e freddo senza esitazioni.

Sono così quando parlo con le persone di cose serie, non dico cazzate come "
<andrà tutto bene o tornerà da te> perché infondo sappiamo tutti che non è così.

"Lo capisco-sussurra e alza lo sguardo nel mio facendomi capire cosa accadrà di lì a poco- solo che fa male"

"Lo so. Ma sei forte. Ora vieni qui" dico io allargando le braccia e lei ci si butta dentro mettendo la testa nell'incavo del mio collo e facendo inondare il mio respiro del suo profumo alle fragole.

Non piange lo sento,ma sta male e mi dispiace moltissimo nonostante sia io che lei sappiamo che passerà.

"Lo sai...credo che mi piaccia Vincenzo"
Mi dice facendomi spalancare gli occhi.

"Quel Vincenzo? Davvero?" riferendomi a Vincenzo Cairo, un nostro amico

"Si, ma non voglio saltare a conclusioni" si affretta a specificare calmando così subito la mia scenata isterica da fanboy.

"Vedremo come andrà a finire" le dico io staccandomi finalmente dall'abbraccio

"Speriamo bene" risponde lei e ci incamminiamo di nuovo dentro casa.

"Ma dove cazzo sei andato?!" mi sento urlare in faccia appena rientro nell'abitazione e mi giro ad osservare Tancredi curioso

"Stavo fuori a fumare nulla di che. Perché? Dobbiamo andare?" dico io

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