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Sbadigliai, esausta, nel morbido cuscino al quale ero accoccolata e, dopo un altro paio di minuti di relax, aprii gli occhi, sentendo un martellare incessante in testa.

Ow. Mi sentivo assolutamente uno schifo.

Quando, alla fine, uscii dal letto, mi guardai intorno e vidi una stanza ben decorata che, però, non era la hall dell'hotel nel quale alloggiavo.
Dove ero?

Mi sedetti sul comodo letto e mi guardai intorno. Chiaramente non era una delle stanze dell'Hilton: la grande stanza era piuttosto spoglia, ma sofisticata; guardai il muro e vidi dei grandi dipinti. Alla fine, mi alzai per notare che avessi addosso una grande maglietta.
Di chi era?

Continuai a guardarmi intorno e vidi un mobile marrone scuro con sopra dei premi, mi avvicinai ad esso e vidi dei trofei e delle foto. Mentre guardavo le foto, arrivai ad una di esse che, però, era rivolta verso il basso.

La me curiosa non riuscì a trattenersi dal raggiungerla e guardarla e, quando voltai la cornice, sentii il cuore fermarsi ed il respiro spezzarsi. Era una foto mia e di Harry durante il tour: sorridevamo e ridevamo insieme nel mio camerino.

Sembravano così piccoli e felici.

Aspetta. Dove cazzo ero?

Velocemente, misi la foto a posto e cercai altri indizi nella stanza. Mi guardai intorno e trovai il vestito rosso che indossavo la sera prima; lo raggiunsi, lo sollevai e riuscii a percepire l'odore di alcol e, quell'unica annusata, fece ritornare tutti i ricordi della notte prima.

I Brits, il bere, i balli, Kendall, Harry Styles.

Sentii il respiro farsi irregolare e il cuore accelerare i battiti.
Harry era stato l'ultimo che avevo visto prima di svenire.

I miei pensieri vennero interrotti da un leggero bussare dietro di me; presi un respiro profondo, mi girai e vidi un Harry Styles assonnato che mi guardava curioso.

Cazzo.

Tra tutti i dannati posti, ero finita lì.

Alla sua vista, sentii la bocca spalancarsi e, velocemente mi spostai indietro per far sì che ci fosse abbastanza distanza: non volevo stare da nessuna parte vicino a quel ragazzo.

"Ti senti bene?"

La sua voce mattutina profonda mi sorprese e non riuscii a non balbettare, mentre parlavo nervosa.
"D-Dove sono e perché d-diavolo sei qui?" Vidi un lampo di dolore attraversare i suoi occhi, ma si riprese velocemente, raddrizzando la postura e rispondendo.
"La scorsa sera sei svenuta, quindi ti ho portata qui. Eri davvero ubriaca."

Le mie sopracciglia si corrugarono e gli feci una domanda.
"Perché non mi hai solo portata in un hotel?" Stavo iniziando ad arrabbiarmi, mentre parlavamo.

Harry allungò la mano, raggiungendo la nuca e grattandosela leggermente, prima di parlare.
"Era la cosa più lontana nella mia mente, volevo solo assicurarmi che stessi bene, mi hai fatto spaventare."

Sentii rabbia alle sue parole.
Come aveva osato portarmi lì.
Era un ragazzo intelligente, ed ero sicura che, nel profondo, sapesse che io non volessi vederlo. Pensavo di averlo reso piuttosto chiaro quando lo avevo chiamato in quel modo davanti a tutti all'afterparty.

Tossii, prima di riportare lo sguardo su di lui che fissava le mie gambe nude. Abbassai lo sguardo anche io e realizzai di avere solo la maglia. Lo guardai dritto negli occhi, confusa e con la rabbia negli occhi quando capii.

Scosse velocemente la testa e sputò fuori.
"Ti ha cambiata mia sorella, lo giuro." Mi sentii sollevata, ma immagino che non importasse, non è che fosse qualcosa che non aveva mai visto prima.

POPSTAR-[H.STYLES] ITALIAN TRANSLATIONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora