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{sydney.cross} Io in questo momento

kathrine.scott- sexy

cooper.jackson- sei bellissima

selenagomez- posso averne un po'?

fanaccount- così carina

lovelysyd- spero tu ti stia divertendo

jefezoff- come ti meriti

hater- che stronza orrenda

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Mentre la musica mi rimbombava nelle orecchie, risi ad una battuta di Jeff: era un ragazzo davvero divertente e non potevo credere di essermi sentita intimidita da lui. Mi guardai intorno e vidi i corpi sulla pista da ballo scontrarsi, alcune persone si baciavano e, in pratica, non riuscivano a togliersi le mani di dosso: non è il luogo adatto, ragazzi; ma immaginai che o non gliene fregasse un cazzo, o che fossero troppo ubriachi; ad ogni modo, non era la vista più piacevole. Non ero mai stata una che dimostrava affetto pubblicamente in quel modo ed era stato un problema che avevo avuto con Cooper quando ci eravamo frequentati: ogni volta che uscivamo, tutto quello che voleva fare era afferrarmi, il che mi metteva a disagio, però a lui non fregava un cazzo che non mi facesse sentire a mio agio, lo avevo capito perlopiù quando ero tornata a casa dalla serata al bar, ed ero ancora più che grata che Harry fosse lì, nonostante fosse abbastanza una sorpresa.

Parlando di Harry, non lo vedevo dal concerto. Quando avevamo deciso di venire a festeggiare, avevamo preso auto diverse: il mio team e quello di Harry. Era stata un'idea di Curtis e questo non era una sorpresa, capivo da dove venisse. Volevo avere successo senza rumor su una possibile frequentazione con Harry anche se quello non sarebbe comunque mai successo.

Il concerto era stato divertente, avevo ballato con l'addetta al trucco di Harry, Lou, per tutta la sera. Eravamo al lato del palco e ballavamo e cantavamo senza fregarcene di nulla. Ero al settimo cielo e non mi importava nulla di ciò che gli altri pensassero, specialmente quando Harry iniziò a cantare Kiwi: io e Lou avevamo iniziato ad urlare il testo e mi aveva sorpresa il fatto che non avessimo intralciato l'esibizione di Harry, ero piuttosto sicura che tutto lo stadio riuscisse a sentirci da dietro le quinte.

Era stato divertentissimo ed era tempo che non mi sentivo così libera, era stato bello lasciarsi andare per una volta, non preoccuparmi del mio atteggiamento o della mia carriera, ma poter essere solo la persona pazza che ero.

Sentii un colpo sulla mia spalla ed alzai lo sguardo per vedere Harry rivolgermi uno dei suoi famosi sorrisi. Lo osservai velocemente e notai che stesse indossando dei jeans neri ed una camicia grigia. Nonostante l'outfit semplice, sembrava comunque un Dio: era affascinante, ma fu la sua voce profonda ad interrompere la mia trance.
"Ti stai divertendo?"

Gli rivolsi un sorriso ed annuii.
"Sì, da matti, in più, non ti ho mai detto quanto tu sia stato bravo questo pomeriggio." Non stavo mentendo, gli veniva naturale stare sul palco: aveva ballato con la folla e con la band, correva per il palco, si divertiva e faceva battute con le fan, la sua voce era stata impeccabile, era meravigliosa.

Prese un veloce sorso della sua bevanda, poi mi rivolse un sorriso.
"Grazie, anche tu sei stata incredibile." Sentii le guance riscaldarsi e presi velocemente un sorso del mio drink per cercare di coprire il rossore. Ridacchiò alla mia reazione, poi mise giù il drink e si rivolse a Jeff per parlare con lui.

Presi un respiro profondo, poi mi girai per ascoltare la conversazione tra Lou ed uno dei membri della band di Harry. Risi fintamente alla battuta che aveva fatto Lou mentre, invece, pensavo ad Harry. Aveva un effetto su di me che non avevo mai sentito prima, mi faceva sentire come non mi era mai successo prima con un ragazzo, nemmeno con Cooper. Ogni volta che parlavamo, sentivo sempre le vertigini e mi sembrava di non avere il controllo di ciò che dicevo. Potevo anche solo guardarlo ed iniziare ad arrossire violentemente, eppure avevo a mala pena avuto una conversazione decente con lui, ma sentivo tutti quegli strani sentimenti verso di lui. Mi faceva infuriare il non essere in grado di controllare le mie emozioni quando ero intorno a lui, volevo riuscire a controllare i miei sentimenti, ma il mio cuore aveva idee diverse.

Guardai oltre la mia spalla e vidi Harry guardarmi: il fatto che i suoi bellissimi occhi verdi stessero fissando i miei marroni mi fece venire voglia di svenire proprio in quel punto. Mi fece un segno e sentii un colpo allo stomaco; presi un respiro profondo e mandai velocemente giù il resto del drink. Mi sarebbe servito più aiuto possibile, per sopravvivere ad una conversazione decente con quel ragazzo sensazionale.

Quando lo raggiunsi, mi avvolse velocemente un braccio attorno, poi si chinò in avanti e sussurrò nel mio orecchio.
"Vuoi lasciarti andare?" Io ridacchiai e poi annuii, lui mi rivolse un piccolo sorriso, mi prese la mano e mi condusse verso il resto dei corpi sulla pista da ballo.

Non sapevo che canzone stessero riproducendo, ma iniziai ad oscillare i fianchi non appena arrivammo sulla pista. La musica mi faceva sempre sentire libera e beata e mi lasciavo sempre andare quando la sentivo.

Venni colta alla sprovvista quando sentii le sue mani afferrarmi i fianchi e, quando guardai dietro di me, lo vidi ghignare. Il mio respiro iniziò ad appesantirsi, ma continuai i miei movimenti, il che sembrò incoraggiare Harry ad avvicinarsi. Orami stavamo praticamente ballando uno attaccato all'altra e non sapevo cosa fare. La cosa più logica sarebbe stata allontanarmi da lui perché, tecnicamente, era il mio capo, ma il mio cervello era un po' annebbiato dall'alcool perciò, al contrario, iniziai a muovere di più i miei fianchi contro le sue gambe.

Questo sembrò incoraggiarlo ulteriormente dato che si avvicinò ed iniziò a spingere i fianchi contro di me. A quel punto eravamo totalmente incollati, senza fregarcene del resto.

******

Il resto della notte fu pieno di drink, risate e balli con Harry e, con il passare della nottata, toccare Harry divenne più naturale e, verso la fine della serata, non riuscivamo a togliere le mani l'uno dall'altra.

Entrambi eravamo troppo ubriachi per far sì che ci importasse di ciò che stessimo facendo e non ci importava nemmeno di tutti gli sguardi mentre cantavamo 'Baby One More Time' sulla pista da ballo. Se aveste sentito il modo in cui cantavamo, non avreste mai pensato che fossimo entrambi cantanti professionisti.

Non sembrò importare a nessuno dei due nemmeno il fatto che ce ne andammo prima per tornare insieme in hotel. Prendemmo un'auto insieme e cantammo ubriachi, facendo ridacchiare l'autista che, scommetto, fu estremamente grato quando Harry gli lasciò 500 dollari.

Ballammo insieme fino a raggiungere la stanza di Harry ed ordinammo altri drink. Alla fine della serata, camminavamo nella sua stanza come dei pazzi.

Poco dopo, ci ritrovammo entrambi nudi e con braccia e gambe intrecciate come un pretzel sul suo materasso.

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