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Ugh, di chi era stata l'idea di farmi annegare nei drink?
Il sole che entrava dalla finestra sembrava colpirmi il doppio del solito e stava peggiorando il mio mal di testa.

Quello era ciò che succedeva quando mi divertivo: mi devastavo e riuscivo a mala pena a muovermi senza sentire la nausea. La cosa peggiore era che, quel giorno, sarei dovuta salire su un aereo; il volo sarebbe durato solo un'ora circa, ma, comunque, era brutto lo stesso. Per quell'ora, avrei preferito dormire; cosa che, per me, era impossibile da fare su un aereo.

Quando ebbi finalmente un po' di coraggio per alzarmi, mi sedetti lentamente e mi sollevai. Probabilmente sembrava che non avessi mai camminato prima e lo stessi facendo per la prima volta.

Quando, alla fine, fui in piedi, mi guardai intorno per capire che non fosse la mia stanza d'hotel.

Merda!
Imprecai mentalmente per essermi ubriacata tanto.
Avevo davvero dormito con qualche persona a caso?
Iniziai a cercare il mio vestito.

Mentre mi guardavo intorno, notai un bicchiere d'acqua ed un'aspirina. Beh, immaginai che la persona con la quale ero tornata fosse gentile. Di solito, non avrei accettato pillole da una persona a caso, ma quell'emicrania era estremamente dolorosa.

Quando, alla fine, ingoiai la pillola, ripresi a cercare il mio vestito e, quando riuscii a trovarlo, raggiunsi il bagno per dare un'occhiata al mio viso che era sicuramente un disastro.

Presumevo che il mio trucco pesante della sera prima fosse ovunque e di sembrare un casino. Quando raggiunsi la porta del bagno e cercai di tirare la maniglia, notai che era bloccata.
Beh, merda! Speravo di riuscire a scappare da quella stanza senza dover avere una conversazione con la persona. Poteva essere una cosa codarda da fare, ma non avevo davvero pianificato di avere una sveltina con qualcuno.

L'ultima cosa che ricordavo era di aver ballato con Harry e poi di essere tornati a parlare con i suoi amici. Presumevo di aver incontrato la persona lì. Mentre cercavo di ricordare la sera prima, la maniglia della porta si girò ed uscì l'unico e solo Harry fottuto Styles.

I miei occhi si spalancarono all'istante.
Merda! Merda! Merda! Che cazzo di idiota!

Harry rise per la mia espressione, poi abbassò lo sguardo sui miei vestiti.
Non c'era modo in cui avessi potuto essere così stupida.
Ero stata a letto con Harry! Tecnicamente era il mio capo ed io ero stata a letto con lui!
Già, niente più alcool per me.

Non avevo nemmeno notato che Harry avesse iniziato ad indossare le scarpe accanto a me, sul comodo letto dell'hotel. Non riuscivo nemmeno a guardarlo.
Sarei stata licenziata? E se i paparazzi ci avessero visti?
Merda, avrei dovuto sentire la predica del mio manager.
Pregavo che nessuno avesse visto nulla e che, forse, Harry avrebbe tenuto la cosa per noi.
Per l'amor di Dio, probabilmente voleva solo andarsene.

"Stai bene?" Alzai lo sguardo e vidi Harry con in mano le mie scarpe ed una sua felpa. Annuii lentamente e presi le mie scarpe dalla sua mano, poi me le misi ai piedi e mi alzai lentamente. Mi passò la felpa e parlò.
"Tieni, non voglio che ti raffreddi." Lo ringraziai silenziosamente, poi me la feci passare oltre la testa.

Per quanto cliché suonasse, profumava tanto.
Ero sempre stata una fan delle felpe oversize ed avere addosso la felpa di Harry mi faceva sentire vertiginosa.
Ugh, odiavo il fatto di essere in quel modo.
Ero ancora mortificata per quanto fosse successo: che diamine, era la prima sera del tour ed avevo già combinato un casino.

Harry sembrò notare il mio essere a disagio, perché mi raggiunse e mi parlò.
"Stai bene?" Alzai lo sguardo e notai che fosse davvero preoccupato. Scossi la testa lentamente e risposi.
"Mi chiederai di lasciare il tour?"

Lui corrugò la fronte ed un'espressione confusa prese il sopravvento sul suo viso.

"Che vuol dire? Perché dovrei farlo?" La mia espressione divenne come la sua.
"Beh, noi, lo sai." Gli occhi di lui si spalancarono immediatamente, prima che la sua espressione confusa si trasformasse in una divertita.

Iniziò a ridere ed io fui ancora più confusa.
Non era divertente, quindi perché diavolo stava ridendo?
Rideva sempre più rumorosamente della mia espressione confusa.

"Ricordi nulla di ieri sera?" Io annuii lentamente prima di rispondere.
"Un po', ma non troppo." Alla fine si calmò e parlò.
"Non siamo stati a letto insieme." I miei occhi si spalancarono all'istante e mi venne voglia di buttarmi dal balcone. Le mie guance si arrossarono e questo fece ridere Harry ancora di più.

Gemetti rumorosamente, poi sussurrai.
"Per l'amor del cielo, devo davvero smettere di bere." Questo fece ridere ancora di più Harry ed iniziai a ridacchiare anche io per via di come Harry stesse reagendo.

Quando, alla fine, si calmò, mi prese la mano e mi guidò alla porta.
"Beh, dobbiamo partire presto, quindi ti accompagno nella tua stanza, ok?" Annuii lentamente ed iniziai a camminare davanti a lui, guidandolo verso la mia stanza.

Quando la raggiungemmo, cacciai le chiavi ed aprii lentamente la porta. Mi girai e vidi Harry rivolgermi un ghigno.
"Bene, ora che sei qui, dovrei probabilmente andare." Abbassai lo sguardo sul pavimento ed annuii.
Ero ancora così fottutamente imbarazzata.

Rise ed andò via con un piccolo cenno della mano.
Appena entrai nella mia stanza, mi buttai sul letto a pancia in giù e gemetti rumorosamente.
Perché ero una tale idiota?

Guardai l'orologio sul comodino e capii che sarei dovuta andare via presto.
Beh, speravo di non incrociare più Harry per il resto della giornata: non sarei riuscita a gestire altro imbarazzo.

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