Pov's Josefine (madre di Lucy)Non sapevo cosa pensare, mia figlia era scappata, fuggita, corsa via da noi, la sua famiglia. Avevo paura, paura di dove lei fosse, paura di cosa sarebbe successo ora che lei sapeva di suo padre, paura che avrebbe fatto qualche stupidaggine. Ma come potevo fermarla, era giusto che lei volesse conoscere colui che l'aveva messa al mondo e lei testarda come era, sarebbe sicuramente andata a cercarlo.
Lucy è sempre stata testarda, istintiva e coraggiosa ma anche fragile, proprio come suo padre. Amavo quell'uomo, ma quando sono venuta a scoprire tutti i segreti che mi nascondeva ho voluto abbandonarlo, per quanto doloroso sia stato, continuavo ancora a soffrire per quella mia scelta, per quel mio errore. Ma nonostante io odiassi i segreti continuavo imperterrita a mentire a mia figlia. E mi sentivo veramente male a sapere quanto dolore lei stesse provando per colpa mia, una povera egoista che commise quell'errore, solo pensando che sarebbe stata più felice.
Ero seduta sul tavolo della cucina con le lacrime agli occhi e un fazzolettino in mano con cui stavo giocando da parecchie ore.
Più volte Julia, mia figlia, aveva provato a portarmi fuori casa per distrarmi. Lei non ha mai voluto molto bene a sua sorella, anzi, non la reputava neanche come tale dopo la fuga di Jhon. Lei amava quell'uomo proprio come me e provava segretamente rancore per Lucy credendo che fosse lei la ragione del suo andarsene.
L'unica volta che uscii fu con Julia e Elisabeth, figlia di mia sorella, per cercare in giro se qualcuno avesse visto o avesse avuto notizie di Lucy. E mentre, ancora una volta, un uomo ci disse di non averla ne vista ne sentita, la vidi su quel carro, dopo che Elisabeth notò che si trovasse lì. Era con un ragazzo che mi sembrava conosciuto ed era pallida. Mi preoccupai iniziando a farmi domande su quello che le era potuto succedere, infondo era sempre la mia bambina e non la odiavo per la sua troppa curiosità. Tutto questo dolore, per colpa di sua nonna che aveva deciso di digli la verità.
Inizio Flashback
" LE HAI DETTO TUTTO? " urlai io entrando correndo in cucina dopo che mia sorella mi disse di aver sentito parlare la madre di Jhon e Lucy di un argomento che non doveva neppure essere nominato.
"Ne aveva bisogno" disse lei mentre stava lavando i piatti usati a cena poco prima che io andassi da mia sorella.
"No, lei non ha bisogno di suo padre, ha bisogno di imparare a stare senza di lui" iniziai ad alterarmi.
"Lo sai che non riuscirai a togliere una cosa dalla testa di quella ragazza e lei, testarda come è, lo avrebbe scoperto lo stesso di Jhon, pur di chiederlo a tutti gli abitanti di questa città " rispose lei asciugandosi le mani in uno straccio, tranquillamente. Mia suocera era una donna molto pacata, non si scomponeva davanti ad un problema, anche se questo fosse stato il più irrisolvibile di tutti, vedeva sempre il bene nelle cose, era positiva, caratteristica che Lucy aveva ereditato.
"Io ho cercato di proteggerla dal male..."
"Smettila di incolpare mio figlio, quando sei colpevole anche tu che le hai mentito per 18 anni" iniziava ad agitarsi anche lei, forse perché veniva toccato l'argomento "Jhon".
"Volevo che non fosse triste" biascicai io abbassando lo sguardo.
"Ma hai visto oggi com'era triste dopo che ha scoperto che neanche al suo diciottesimo compleanno ci sarebbe stato suo padre? Smettila per un attimo di essere egoista e incolpare Jhon, lui ha fatto i suoi errori ma anche tu hai commesso i tuoi" disse lei oramai con le lacrime agli occhi. Aveva ragione, la colpa era anche mia, dovevo ammetterlo. Le sue lacrime forse erano dovute alla mancanza di Jhon, che lei ancora pensava fosse fuggito.
"Se non fosse stato per lui ora saremmo una famiglia intera, Lucy non mi odierebbe per le bugie che ho dovuto digli e Julia non incolperebbe Lucy della sua partenza" dissi io con le lacrime agli occhi
"Però penso che tu abbia ragione" continuai poi ritornando in camera a giocherellare nuovamente con il mio fazzolettino fissando il vuoto, prima però mi bloccai un attimo sulla soglia della porta e senza voltarmi dissi "Ti prego però di non proferire parola con Julia, sarò io a parlare al momento giusto, per adesso voglio farle continuare a credere che suo padre è una guardia reale con troppo lavoro e non un pirata che se la è svignata alla nascita di sua figlia. Per quanto riguarda Lucy, le diremo che è scappata per cercare suo padre tra le guardie reali"
Fine Flashback
Dovevo fare qualcosa. Andare a cercarla sarebbe stato stupido però avrei potuto mandare qualcuno che la avrebbe seguita per me e quel qualcuno lo avevo già in mente.
Presi del denaro, uscii dalla porta e andai al lavoro svogliatamente, ma prima mi recai da quella persona, il denaro era per lui, sapevo che non avrebbe fatto ciò che gli avrei chiesto altrimenti. Notai che la porta era aperta allora decisi di entrare e mi venne un brivido a sentire il silenzio che regnava in quella casa, per un attimo pensai che lui fosse uscito ma poi lo vidi scendere dalle scale con una faccia assonnata, probabilmente dai suoi vestiti da notte e dal suo volto si era appena svegliato. Era diventato più alto dall'ultima volta che ero andata a trovarlo, erano parecchi mesi che non entravo in quella casa perché sapevo che poi lui avrebbe iniziato a farmi domande di cose che da una parte lo riguardavano ma dall'altra non volevo fargli sapere. Continuò a scendere le scale guardando i gradini fino a quando alzando la testa mi vide.
"Josefine" disse lui sorpreso "Che ci fai qui?"
Sembrava arrabbiato, ma infondo, come dagli torto, era tempo che non mi vedeva, ero entrata in casa sua senza permesso e probabilmente lo avrei fatto veramente arrabbiare, ma questo non mi interessava se c'era in ballo mia figlia. Appena si avvicinò di più a me riuscii a vedere i suoi occhi blu e i suoi capelli bruni, lunghi fino a quasi le spalle, scompigliati come al solito. Aveva anche due grosse occhiaie probabilmente dovute al fatto che la sera prima doveva aver avuto qualche rissa. Faceva sempre così, era in guerra con tutto e con tutti e nessuno mai capiva il motivo, per quel poco che sapevo la sera andava in giro per locali e poi una volta ubriaco oppure arrabbiato per qualche suo strano motivo se la prendeva con persone che nemmeno conosceva fino a tarda notte quando poi ritornava a casa sua. Abitava da solo da quando era piccolo, nessuno mai si è preso la briga di accudirlo, è sempre stato un ragazzo particolare.
"Sono qui per chiederti un favore"
- spazio autrice -
Questo capitolo potrebbe aver chiarito le idee o forse averle confuse ancora di più. Chi sarà questo ragazzo? Che cosa lo legherà a Josefine? Ma soprattutto, pensate che Josefine stia facendo le scelte giuste oppure si stia sbagliando nei confronti di sua Lucy?
L'amore tra Josefine e Jhon Jackson sembrava reale eppure qualche tassello sembrerebbe mancare. Che cosa sarà?
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I'll find you - |Ti troverò|
AdventureLucy scopre di aver vissuto in un mondo di segreti, e che tutto ciò a cui aveva creduto prima era una bugia. Non comunemente a tutte le altre, lei è una ragazza forte e determinata ma fragile per il suo passato e specialmente per l'amore che ha pers...