15° Capitolo: Occhi scuri e volto cupo

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August pov's

Josephine non mi aveva detto dove si trovasse la nave, avrei dovuto trovarla da solo e sperare che Lucy si trovasse lì con la ciurma. Decisi allora di andare da un mio amico, l'unico che avevo. Lui sapeva tutto di tutti, la maggior parte dei pettegolezzi che giravano per le bocche delle persone in la città erano nati da lui e la maggior parte delle volte questi erano veri. Andai quindi a trovarlo, mi disse che aveva sentito voci sulla fuga di una ciurma di pirati e che il modo più semplice per arrivare a quella nave, senza passare dal porto, era la foresta nera, quella accanto ad una baietta. Amavo quel posto, da piccolo ci passavo sempre molto tempo solo o con mio padre, a volte ci arrampicavamo sugli alberi oppure mi faceva imparare cos'erano tutti i diversi suoni che si sentivano, dovevo ringraziare lui se ero riuscito ad andare avanti da solo. In quegli anni mi ero chiuso in me stesso, ne ero consapevole, abitavo da solo, lontano dal centro e non avevo amici, non sapevo più di chi fidarmi oramai. A volte ragazze nella locanda in cui andavo, provavano ad avvicinarsi a me, ma io non riuscivo a fare altro che picchiare persone a caso da ubriaco, a volte odiavo me stesso per quello che ero diventato e per quello che non riuscivo più a essere per colpa delle persone. Josepine a volte veniva a trovarmi portandomi qualche cosa di buono come una torta o qualche soldo, spesso non li accettavo, a volte odiavo solo vederla. Mi saliva un sentimento di disprezzo e gelosia quando mi veniva a parlare di Lucy, io non potevo stare affianco a lei e nemmeno conoscerla. Credevo che fosse Josephine colpevole di tutto ciò che mi era successo, per questo la odiavo. Mi aveva chiesto parecchie volte di andare ad abitare con lei e Lucy ma io non accettai mai. Anche mia nonna a volte veniva a trovarmi portandomi qualche regalo, adoravo la sua dolcezza nel parlarmi e adoravo anche le storie che mi raccontava di mio padre quando era bambino.

Dunque presi un coltellino che tenevo sotto il letto e partii alla ricerca di quella nave. Non avrei di certo lasciato che Lucy potesse andare in giro da sola con una banda di pirati, lei era l'unica ragazza a cui tenevo veramente e questa era un opportunità per conoscerla, fin ora l' avevo protetta da lontano, da tutto e da tutti e mi rendeva triste sapere che lei in quel momento stava male poiché era venuta a conoscenza della verità, ma si sapeva che prima o poi ne sarebbe venuta a conoscenza.

Arrivai quindi alla nave e vidi un pirata, Frank, affacciarsi dalla poppa verso di me, nonostante gli anni che non lo vedevo aveva la sua solita sfacciatezza giovanile forse dovuta dal suo egoismo che non gli permetteva di avere preoccupazioni per altre persone o forse per la sua faccia arrogante, che lo rappresentava come un eterno adolescente.

"Cosa ci fai qui?" la sua voce da strafottente mi fece venir voglia di salire sulla nave e dagliene quattro, avevo sempre desiderato farlo.

"Sono qui per parlare con Walter" dissi, invece, mantenendo la calma.

Lui andò a chiamarlo e subito dopo lo vidi affacciarsi, era sempre lo stesso nonostante il tempo passato dall'ultima volta che lo avevo visto, lui per me era stato come un secondo padre, o addirittura come un primo in quel periodo nel quale ero completamente solo.

"August" disse stupito con un sorriso sul volto, poche volte quell'uomo sorrideva soprattutto dopo la scomparsa del suo capitano. Si girò e disse agli altri pirati di portarmi a bordo ed essi mi buttarono una corda con la quale salii facilmente. Una volta arrivato a bordo Walter mi salutò con un abbracciò e alcuni dei pirati con un cenno dello sguardo, sembravano felici di vedermi e lo ero anche io. Dietro Walter c'era una ragazza, e dagli occhi capii subito che si trattasse di Lucy.

Fu la prima volta che la vidi e sembrò che il tempo si fosse fermato per un attimo, aveva su abiti grossi il doppio di lei, ma adattati al suo fisico, che probabilmente dovevano essere quelli di Jhon, questo al faceva sembrare buffa e tenera. Era magra ma con le forme al punto giusto, ma non mi importò particolarmente visto che rimasi con gli occhi incastrati in quei diamanti celesti che mi scrutavano confusi. I suoi occhi sembravano essere trasparenti e puri proprio come l'oceano, il naso era piccolino come quello di una bimba, le labbra erano carnose e rosee e le guance rosse probabilmente per l'imbarazzo dovuto al modo in cui la stavo guardando. I capelli erano in parte trattenuti sulla nuca e in parte le ricadevano sulle spalle, lunghi e a boccoli, erano di un bruno chiaro con riflessi che al sole parevano dorati. Vidi un ragazzo vicino a lei, era alto più o meno come me, ossia più di Lucy, aveva i capelli mossi e gli occhi bruni, avrei giurato di non averlo mai visto prima. Riposi nuovamente lo sguardo su di lei, era da tanto che volevo incontrarla e ora che ne avevo la possibilità mi sembrava come se tutto quello non fosse reale fino a quando il ragazzo le posò una mano sulla spalla, quel gesto bastò per rompere la connessione che si era formata trame e lei.

Sentii Walter al mio fianco sussurrarmi: "Dice di essere figlia di Jhon" chiese quasi conferma,"é vero" risposi allora io.

"Lo sapevi e non me lo hai mai detto prima?" esclamò poi lui quasi infuriato. "Non volevo che entrasse a far parte di questo mondo. Ne tu, ne gli altri però dovrete fiatare sul mio passato, non sa nulla e non voglio che venga a sapere qualcosa da una bocca che non è la mia" ringhiai poi puntandogli un dito al petto. "Va bene" concluse poi lui.

Lucy pov's

Ero rimasta bloccata negli occhi di quel ragazzo, sembrava più grande di me e sentivo di conoscerlo da sempre quando in realtà ero certa di non averlo mai visto prima. Aveva gli occhi blu scuro, come tristi pieni di segreti e brutti ricordi, ma erano comunque stupendi, perfettamente abbinati alle sopracciglia folte e allo sguardo cupo. I capelli erano lunghi fino poco sopra le spalle e scuri, raccolti con un codino nella parte bassa della testa, il fisico era muscoloso e si intravedeva sotto la maglietta a maniche lunghe di un azzurro sbiadito che portava indosso. Si era formata come una connessione con quel ragazzo misterioso che mi guardava come se mi avesse sempre conosciuto, che venne però interrotta da Jack che mi posò una mano sulla spalla. Il contatto visivo si ruppe, mi girai a guardare il ragazzo al mio fianco, e quando poi mi rigirai per guardarle quegli occhi blu scuri ancora una volta, non li vidi più.

Mi avvicinai perciò a Walter, dopo alcuni minuti quando finalmente lo trovai a camminare da solo per la nave, chiedendogli chi fosse. "Un nostro compagno, è un bravo ragazzo che è disposto ad aiutarci" mi disse sembrava turbato da qualcosa. Non mi sembrava il genere di ragazzo che faceva parte di una ciurma, dai suoi occhi mi era sembrato di capire che fosse venuto su quella nave per un motivo e volevo scoprire quale fosse, non volevo obbligare altra gente a partire per un viaggio senza una meta. Mi sentivo stupida a pensare che guardando in quegli occhi mi era quasi sembrato di vedere, un sentimento da parte sua nei miei confronti, come una voglia di conoscermi, come se fossi io quello il motivo per cui era salito su quella nave.

- spazio autrice -

Buongiorno o buonasera haha

Quanto ve lo immaginate bello da 1 a 10 il nostro caro August? Lucy invece? Che rapporto si creerà tra i due? Andranno d'accordo oppure si odieranno?

Ma la domanda più importante ora è, secondo voi, come fa August a conoscere Walter e tutto ciò di cui Lucy è sempre stata all'oscuro? Quale sarà il motivo che ha spito August a salire su quella nave? Vorrei sapere i vostri pareri.

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