Dire che trovai assurdo dove ci portarono è dire poco. Non mi aspettavo di vedere qualcosa del genere, nemmeno che esistesse in realtà. La donna ci portò nella foresta, e già da lì sembrava di stare in un universo parallelo, le piante che ci circondavano e quelle che pendevano sopra le teste erano magnifiche, ma allo stesso tempo terrificanti, avevi paura che qualsiasi animale potesse uscire dai cespugli o tra l'era alta in cui ci stavamo addentrando, un serpente o magari qualcosa di peggio. Non c'era un percorso ben delineato ai nostri piedi, ma si poteva vedere una sorta di tragitto creatosi dalle persone che abitando in quel luogo avevano necessità di raggiungere la spiaggia, per un motivo o per l'altro. Iniziava anche fare terribilmente caldo, mi ero abituata alla dolce umidità che potevo sentire sopra le onde del mare, mentre lì in quello strano posto abbandonato dovetti togliermi la giacca e legarmela sui fianchi rimanendo con solo quella leggera camicia che mi stava veramente enorme, cercai di rigirarmi le maniche il più possibile e sbottonai anche i primi bottoni del colletto. Se ci fosse stata mia sorella probabilmente mi avrebbe dato del maschiaccio o mi avrebbe insultandomi parlando della mia mancata dignità, ma in quel momento poco mi importava dare l'immagine della perfetta donna da maritare e anche se avessi mostrato un poco più di pelle del solito non ero preoccupata del giudizio altrui, dovevano solo provare ad avvicinarsi più del dovuto o a guardare più di quanto basti e gli avrei tagliato la gola con la spada del capitano, la mia spada.Camminando in fila indiana, con Jack e august davanti e Walter dietro che continuava a sbuffare, mostrando di essere preoccupato, e a lamentarsi più del solito, arrivammo sulle rive di un fiume. A capo della fila c'era Jhenna con il bambino per mano. Avevo già inteso la situazione e il perché dell'agitazione di Walter. La pelle più chiara di quella di lei, come se i suoi geni fossero statati mescolati con altri, gli occhi scuri, lo sguardo accigliato e il nasino pronunciato. Quel bambino non era un pargolo qualunque, quello era il suo di bambino. Ed ero certa che nemmeno lui se lo aspettasse. Sulla riva del fiume c'era una marca che sicuramente Jhenna aveva utilizzato per raggiungere questa zona, ma era troppo piccola per quella numerosa ciurma ed era l'unica lì presente, così costeggiammo a piedi il fiume. Mentre camminavamo mi avvicinai a Walter rallentando il passo.
"dovrei preoccuparmi?" dissi poi guardandolo negli occhi riducendo gli occhi a due fessure. "Non so di cosa tu stia parlando ragazzina" risposte lui guardandosi i piedi mentre tirava dei calcetti ai sassolini della riva. Rallentai il passo e appoggiai con fare gentile la mia mano sul suo braccio. "Sappiamo benissimo entrambi che c'è qualcosa che ti turba, e ho anche capito di che cosa stiamo parlando. La mia domanda è, devo preoccuparmi che il nostro viaggio venga ostacolato in qualche modo?" dissi e lui rivolse a me il suo sguardo. Non volevo che se ne andasse dalla ciurma, era l'unica persona in grado di mantenere l'equilibro e a fare il comandante come si deve, senza di lui probabilmente gli altri mi avrebbero dato in pasto agli squali. Però lo avrei capito, alla fine era suo figlio, tutto il mio viaggio si basava sulla stessa cosa. Se lui avesse rifiuìtato il figlio mi sarei sentita anche confusa, avrebbe significato che non gli importasse e che forse Jhon avrebbe fatto lo stesso con me. Mi avrebbe rifiutata.
Lui non mi rispose, fissava soltanto il bambino che camminava pochi metri avanti saltellando e canticchiando. Lo guardava con vergogna e disagio, non per il fatto che non lo volesse, ma per il fatto che non se ne fosse reso conto probabilmente, che l'aveva abbandonato. "Io ti ho promesso che avremmo ritrovato jhon, questo non cambia le cose e in ogni caso non dovresti mettere il naso negli affari altrui" esordì poi. Era stato brusco con quella risposta ma ci ero abituata, anzi mi spunto un leggero sorriso sul volto. Ero egoista ad essere felice per il fatto che avesse scelto me piuttosto quel bambino, ma mi avrebbe aiutato per una questione più grande, questione che non sapevo più se avesse avuto senso a quel punto, avevo il dubbio che jhon si sarebbe veramente comportato come si stava comportando adesso Walter.
"Io non ho mai ricevuto nessuna promessa" dissi io sogghignando. Lui si girò verso di me con un angolo della bocca alzato in un accenno di un sorriso. "Beh allora te lo prometto" disse poi sinceramente. Poi accellerò il passo è si avvicinò a Jack e August che l'avevano richiamato.
Mi girai a guardare ciò che mi circondava, stavamo entrando in una zona in cui gli alberi erano meno numerosi, su quelli che c'erano, tutto intorno al fiume era stato creato un villaggio. Un villaggio interamente di casette di legno tra i rami, una posizione strategica. Se non mi fossi accorta di Walter, che probabilmente già aveva visto quel luogo, alzare lo sguardo, non mi sarei resa conto di quell'intero villaggio sopra le nostre teste. Le casette erano piccoline, per accedere bisognava salire direttamente dagli alberi, eventualmente in alcune casette, immagino quelle con bambini c'erano delle corde pendenti dai terrazzini delle case, quelle più grandi avevano addirittura delle scalette che sembravano infinitamente lunghe da quanto in alto fossero quelle abitazioni. Avvicinandoci al centro del villaggio iniziai a vedere numerose barche alla riva del fiume affiancate spesso da una banchina in legno per salire più sicuramente. Tra le piante e l'erba alta spuntavano vari passaggi che erano popolati da gente, per la maggior parte donne, tutti erano vestiti come Jhenna e tutti presentavano svariati tatuaggi sul corpo. Molti si giravano a guardarci come se fossimo estranei o parassiti, c'erano bambini e adulti di ogni etá.
"Bello vero?" Disse una voce alle mie spalle. Mi girai e vidi Frank, mi ero dimenticata che era venuto insieme a noi e non era rimasto insieme al resto della ciurma sulla spiaggia. Lui era uno di quelli che come Walter aveva passato più tempo sotto i comandi di Jhon, e quindi era stato più volte su quest'isola abbastanza da conoscerla come il palmo delle sue mani, nonostante questa sembrasse e dicevano che fosse un popolo tranquillo, non c'era da fidarsi è questo lo capivo, dopo tutto ciò che era successo ancora di più. Dovevamo essere attenti e per precauzione portarci a dietro qualcuno che sapesse dove scappare. Ma non mi sarei stupita se avessi ceduto ad uno sguardo dolce di Jhenna o del bambino. Dovevo imparare ad essere più fredda, a spegnere le emozioni. Ma con quel bambino che correva, saltellava e raccoglieva i fiori canticchiando e lei che lo guardava con un sorriso amorevole era impossibile.
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I'll find you - |Ti troverò|
AventuraLucy scopre di aver vissuto in un mondo di segreti, e che tutto ciò a cui aveva creduto prima era una bugia. Non comunemente a tutte le altre, lei è una ragazza forte e determinata ma fragile per il suo passato e specialmente per l'amore che ha pers...