|27|❝FIRST DATE❞

720 64 6
                                    

Alyssa non può essere più felice di così. Ha di nuovo il suo telefono, ha un appuntamento con Mason e sta per rivedere la sua famiglia.

《Papà! Sono a casa!》strilla la corvina prima di lanciare il suo borsone sul divano dove Josh stava dormendo.

《Oddio, Alyssa. Non dovevi tornare tra tipo due mesi?》chiede il fratello maggiore della piccola.

《E poi come mai hai un sorriso a trentadue denti?》interviene David, il minore dei tre fratelli mentre gioca alla playstation.

《Le scorte di cibo sono scomparse e io ho conosciuto un ragazzo》spiega lei cercando di non saltellare dalla gioia.

《Alyssa, non sarà un altro tossico fattone, giusto?》domanda Nate, il mezzano scendendo le scale curioso.

《Già, dobbiamo per caso uccidere qualche drogato?》continua Josh alzandosi e abbracciando la sua sorellina.

《È il ragazzo più dolce e innocuo sulla faccia della terra》spiega lei pensando a Mason che già le inizia a mancare.

《Cristo, perché non puoi frequentare uno skater per una buona volta?》chiede David sbuffando e lanciando il joystick a terra.

《E tu perché non ti trovi una ragazza che non ti tradisca con il primo che passa?》lo provoca la corvina con un sorrisetto complice sul viso.

《Semplice, perché quelle fighe sono tutte delle traditrici》constata lui, facendo ridere la ragazza.

《In realtà io sono figa e pure fedele》sorride lei mentre i suo fratelli alzano gli occhi al cielo.

《Usciamo stasera, quindi per la vostra incolumità vi conviene non spaventarlo》li minaccia la piccoletta salendo le scale per disfare la sua valigia.

Si prepara già perché sa che quel giorno sarà uno di quelli che le mancheranno quando sarà grande.

Si butta sul letto per guardare il suo film preferito e mangia come un maiale i suoi popcorn.

Si fa un bel bagno all'arancia ascoltando una canzone che non è per niente nel suo stile e si veste, aspettando il suo Mason.

Il sole è praticamente tramontato quando una macchina entra nel vialetto facendo scattare in piedi la piccola corvina.

《È lui!》strilla correndo verso la porta.

Sfortunatamente c'è già qualcun altro ad accoglierlo.

Mason si ferma davanti a casa di Alyssa con la macchina e scende per andare a suonare il campanello.

La porta però si apre rivelando i tre fratelli della piccoletta e dietro di loro lei che cerca di spostarli per farla passare.

《Ciao, sei Mason?》domanda Josh un po' da sbruffone. In effetti lui è il più grande e deve proteggere la sua sorellina.

《Sí, piacere. Mason. Tu?》domanda il giovane allungando la mano con un sorriso un po' intimidito.

《Josh. Perché sei vestito da paggetto?》continua il fratello di Alyssa mentre Mason sta cercando di approcciare in modo educato.

《Immagino perché sia la moda》fa il castano in soggezione e finalmente Alyssa tira due calci e un pugno ai suoi fratelli e li scansa.

《Che cosa vi dice il cervello? Lasciatelo stare, idioti》pronuncia imbronciata Alyssa fulminandoli con lo sguardo, prima di girarsi verso Mason, fare un sorriso e dargli un bacio sulla guancia.

《Sei bellissima》si complimenta il giovane appena salito sulla macchina.

《Sei stupendo pure tu e lasciali stare, sono solo gelosi》ridacchia sfiorando le dita di Mason sul cambio.

Lui le sorride e mentre sta guidando le posa una mano sulla gamba.

Sente le farfalle nello stomaco, è bellissimo. La sua mano è calda e grossa, le fa venire dei certi pensieri...

Mason guida a lungo e cerca di non distrarsi per guardare la giovane che ha un bellissimo vestito elegante rosso.

《Siamo quasi arrivati》annuncia Mason dopo quasi venti minuti in macchina.

《Adoro stare in macchina di sera》gli fa sapere lei sospirando mentre lo guarda quasi incantata.

Imboccano una strada sperduta in mezzo ai boschi che continua a salire fino a che in fondo si vede una luce fioca che illumina.

È un ristorante ed è molto rinomato in città.

《Siamo arrivati》dice Mason mentre parcheggia, tira il freno a mano e scende dalla macchina in fretta e furia.

Inizialmente Alyssa non capisce, ma prima che si possa rendere conto, il castano le apre la portiera e le offre una mano per scendere.

《Lo fai per far bella impressione? Non serve, ce l'ho già》scherza la corvina facendo un sorriso che fa fatica a nascondere.

《Mio padre mi costringeva ad aprirla a mia madre quando ero piccolo. Mi è rimasto》spiega il giovane mentre sposta una ciocca di capelli di Alyssa dietro l'orecchio.

La corvina prende l'iniziativa e posando le mani al petto di Mason, si avvicina e gli dà un bacio sottile.

《Oh, Alyssa...》sussurra lui mentre le mette una mano dietro la nuca e la trascina verso di sé.

Si scambiano un altro bacio dolce che fa capire a Mason quanto già è speciale.

Entrano, si accomodano e mangiano gli spaghetti agli scogli che tanto piacciono alla piccoletta.

《Mi dispiace per i miei fratelli, comunque. Loro sono tipo troppo iperprotettivi》annuncia la ragazza mentre cerca di aprire una vongola con una forchetta.

《Non preoccuparti, se avessi una sorella molto probabilmente lo farei anche io. Ti vogliono bene ed è bellissimo, Alyssa》constata lui alzando le spalle.

《Non è normale però, vogliono farti spaventare come fanno con tutti. Okay, forse hanno ragione a dire che esco con i tossici però...》la corvina lascia la frase in sospeso perché Mason scoppia a ridere attirando l'attenzione di tutti.

《Che ho detto di divertente?》domanda lei ridacchiando mentre si pulisce le labbra con un tovagliolo.

《Certamente hanno motivo di prendersela con me se tu uscivi con dei fattoni》sussurra il castano per non farsi sentire da nessuno.

《Infatti, ancora mi domando perché uno come te ci provi con una come me, davvero. Io studio, sono una studiosa di queste cose》inizia così seria da essere quasi credibile.

《Ecco, le ragazze del centro bionde e perfette attirano e cercano i ragazzi perfetti con l'orologio al polso e i vestiti in ordine. Poi ci sono i normali che si cercano tra di loro. Uguali ai primi che ti ho detto ma più brutti e poveri. Poi ci sono gli skater che corrono dietro alle psicopatiche》si ferma un secondo per guardarlo meglio.

《E mi stupisce che non sia stata con nessuno Skater infatti. Torniamo al dunque. Ah sì, le ragazze come me che che attirano i casi umani. Quelle un po' tossiche, capisci? Tipo che si vestono strane e si tingono i capelli》fa un sorrisetto e guarda Mason che ha incrociato le braccia al petto.

Così i muscoli sembrano quasi rompere il tessuto della camicia per uscire.

Si sporge in avanti e guarda la fanciulla.

《Giusto, concordo con te studiosa. Ti sei dimenticata di approfondire lo studio sui ragazzi che sembrano far parte dei ragazzi perfetti che però hanno un debole per le ragazze con carattere》aggiunge fissando gli occhi color caramello della sua "quasi" ragazza.

Prendimi, se ci riesci.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora