Lo sapevo!
Io lo sapevo!
Sapevo perfettamente che non sarei riuscito a fare lo stronzo per più di un'ora. Non ce la faccio con lei, è più forte di me.L'ho lasciata da suo cugino come se per me non fosse stata altro che un peso, e l'ho ritrovata mezz'ora dopo abbracciata a quel coglione dell'aeroporto che rideva e scherzava, come se nulla fosse successo.
Ma cosa cazzo devo fare per avere una reazione da lei? Qualcosa che le faccia capire che abbiamo fatto un errore madornale anni fa? Che avremmo dovuto avere le palle di stare insieme, di rischiare?
Lei non ha idea di quanto sia grossa una cosa come la nostra.
Trovare due occhi che si baciano nonostante le labbra non si stiano sfiorando.
Avere due mani che si accarezzano anche a metri di distanza.
Due corpi che sono uniti mentre nemmeno un centimetro di pelle si tocca.
Questa non è una cosa rara, è una cosa da uno su un milione.Ma perché con lei deve essere sempre così difficile?
Perché non mi tiene?
O non mi manda al diavolo?
Non mi prende a pugni?
Andrebbero bene anche quelli, cazzo.
Invece no! Becky non può mostrare quello che prova, Becky non può dire "mi sei mancato" "resta con me" "non te ne andare più".E mi sta bene, giuro! Lo so che ogni persona è fatta a modo suo, so che è uscita da una storia che l'ha ferita nel profondo, so che non è mai stata brava con le parole... ma i gesti!
Mi basterebbero i gesti.
Un gesto.
Uno solo che mi facesse capire che lei c'è ancora, che si è pentita di non essersi lasciata andare sette anni fa.L'ho chiamata in mio soccorso stasera pregando che non venisse ad aiutarmi con la ragazza con cui ballavo. Sperando di averla fatta ingelosire almeno un minimo, di averle innescato dentro qualcosa, qualsiasi cosa.
Invece è scoppiata a ridere come niente ed è venuta da me.E nonostante la delusione, quando mi ha abbracciato io non ce l'ho fatta a trattenermi.
Ho dovuto stringerla per farle capire che tutto il mio corpo ha chiesto di lei ogni singolo minuto da quando l'ho rivista.
Ho dovuto respirare nei suoi capelli perché quell'elastico non mi è bastato proprio per niente.Io non posso corteggiarla come ho fatto in passato, e non è un fatto di orgoglio, giuro! È che lei deve essere consapevole di quello che vuole, deve trovare un modo per farmelo capire. Ci ho rinunciato alle parole con lei, ma voglio i gesti.
Voglio i fatti.Non mi basta che mi incendi con gli occhi mentre guardo un'altra davanti a lei.
Non mi basta vederla rossa in volto e con le mani sudate quando mi vede a petto nudo.
Non basta sentire il suo cuore impazzito contro il mio mentre mi abbraccia.Lei deve prendermi, portarmi in un angolo e guardarmi fino a farmi capire che c'è ancora.
Perché so già che se mi avvicinassi più del dovuto e venissi respinto, ne uscirei a pezzi. So già che se fossi io a fare il primo passo troverebbe un'altra scusa.C'è stata la distanza. Poi c'è stato Edoardo. Poi Isabella. I miei studi.
Queste erano tutte scuse. Tutti scudi di cui si è coperta per non venire da me, con qualcosa di più grande di lei tra le mani.Io l'ho sentito Lorenzo in questi anni. Tutti in paese sapevano che quel dentista le metteva le corna. Tutti quelli vicino a lei hanno provato e riprovato a metterla in guardia.
Perché non l'ha lasciato?
Perché si è fatta andare bene un uomo che non le dava neanche un'unghia di tutto quello che merita?Perché non li ha portati da me quegli occhi?
Ha continuato a lavorare! Non posso nemmeno abbozzare l'ipotesi che si fosse fatta abbagliare dall'idea di una vita agiata, quindi.Aveva paura. Ecco perché.
Sapeva che con lui mancava quel tanto che basta alle persone per andare oltre, per innamorarsi, per viversi.
Con me quel qualcosa c'è!Noi siamo innamorati da sette cazzo di anni e lei non l'ha nemmeno capito.
Lei non ha fatto come fa la maggior parte delle persone, che quando si distacca da qualcuno che ama, cerca nel prossimo tutto quello che gli manca; Becky ha fatto proprio l'esatto contrario.Si è avvicinata solo a gente che sapeva non avere le qualità giuste per farla innamorare davvero.
Ha voluto attorno solo uomini che non sapessero toccarla nonostante le mettessero le mani addosso.
Ha baciato solo chi non la poteva sentire fino in fondo.
Ha sorriso solo a chi quel sorriso non lo faceva arrivare agli occhi.
Si è circondata di tutti quelli che non ero io.Ma io e Rebecca ci apparteniamo. Di questo sono più che certo.
Ci siamo appartenuti quando sono ripartito dopo l'estate;
quando ho deciso di finire gli studi nella sua città;
quando l'ho trovata mano nella mano con un altro;
quando mi sono ritrovato nel letto di ogni donna che non fosse lei.Ci apparteniamo anche adesso che fa finta di fregarsene di tutto.
Ci apparterremo anche quando saprà dell'ultimo ostacolo che dovremo affrontare per poter stare finalmente insieme.Perché io, a noi, non ci rinuncio.
Spazio S.
Beeeene bene bene, finalmente abbiamo anche il punto di vista maschile.
Capiterà ogni tanto di leggere la storia dalla prospettiva di Giordano, che a questo punto non è così stronzo come si poteva pensare.
Insomma, questi due sembrano non riuscire a comprendersi tanto bene, ahimè.
Ce la faranno? Riusciranno a trovare un punto d'incontro?
Seguite gli aggiornamenti e lo scopriremo insieme!
Un bacio, S.
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Come Pioggia D'Estate
ChickLitRebecca ha ventotto anni, una relazione stabile con le gaffes e il sarcasmo che le scorre nelle vene. Condivide la sua vita con un cugino che è più un fratello, un amico che ha evidenti problemi con la lingua italiana, un'amica innamorata dell'amore...