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«Attenzione signori e signore» Lore si è alzato in piedi e sta attirando l'attenzione del tavolo facendo tintinnare la forchetta contro il bicchiere.
«Propongo un bel brindisi! Questa vacanza è stata sicuramente la più divertente che io abbia mai fatto, certamente la location non è un elemento da sottovalutare, ma il mio calice alzato stasera, è per tutti voi. Sono le persone a fare la differenza. Quindi ragazzi, grazie per aver reso questa settimana decisamente memorabile. Cin cin!»

Alziamo tutti i bicchieri e brindiamo insieme a Lorenzo, con gli occhi un po' lucidi e il sorriso un po' più tirato del solito, consapevoli che questa settimana stia volgendo al termine.

Ci pensa Stefano a riportare la solita atmosfera al tavolo, con un sorriso gigante e quello che sembra essere l'annuncio del secolo.
«Brindiamo all'ultima serata insieme! Domattina noi partiamo all'alba, ma questa serata deve essere assolutamente indimenticabile! Propongo il devasto di gruppo, con tanto di foto ricordo! Ci state?»

L'intero tavolo scoppia a ridere, e ci troviamo ad acconsentire tutti insieme.
Finito di bere il caffè, ci dirigiamo tutti in una discoteca sulla spiaggia che, a dire del cameriere, fa i cocktail più buoni dell'isola.

Passeggio a braccetto con mio cugino, che sembra particolarmente silenzioso stasera.
«Qualcosa non va, Lore?»

Si distrae dai suoi pensieri e torna finalmente tra noi.
«Eh? No, no... tutto a posto. Solo... credo che mi mancheranno i ragazzi, tutto qua.» Sorride con poca convinzione.

«Beh hai detto che abitiamo vicini. Se ci organizzassimo bene, potremmo riuscire a vederci abbastanza spesso, non credi?»

Abbozza un altro sorriso e annuisce.
«Certo, ma non spesso come vorrei...»
Fa un sospiro e torna a perdersi tra i suoi pensieri.

Non posso fare a meno di chiedermi cosa mi sia persa in questi giorni. Probabilmente ero talmente presa da tutta la storia con Giò, da non essermi accorta di qualcosa. Chissà, forse si è preso una cotta per una delle ragazze e io non l'ho notato. Sono una stronza! Lorenzo ha organizzato questo super viaggio per me, ed io non mi sono nemmeno resa conto che c'è qualcosa che lo preoccupa e lo turba.

«Vuoi parlarne?» gli chiedo, sperando di recuperare. 

«Di cosa?»

«Non so, ti vedo un po' giù... vuoi parlarne?»

«Oh... non proprio. Magari ci facciamo una chiacchierata delle nostre quando saremo a casa, che ne dici?»

Gli sorrido e annuisco, e stringo un po' di più la presa sul suo braccio per cercare di fargli capire che sono qui, in qualunque caso e per qualsiasi cosa.

Dopo circa dieci minuti di passeggiata arriviamo al locale. È un posto veramente bellissimo. L'interno è piccolo, con pochi tavoli e qualche sgabello alto al bancone. L'esterno invece è proprio sulla spiaggia. C'è una pedana in legno che gira tutto intorno al chiosco con il bar, tendoni bianchi che donano un'atmosfera intima nonostante la musica a volume altissimo, ed è arredato con tantissimi divanetti e materassi poggiati al suolo, con cuscini di ogni colore e forma. 

Ci sediamo attorno ad uno dei tavolini bassi, l'unico grande abbastanza da non costringerci a farci sentire come sardine in una scatoletta. I ragazzi si propongono per andare a prendere da bere per tutti, ed io rimango a chiacchierare con le ragazze.

«Okay ragazze, un attimo di silenzio, prego. Ora che gli uomini si sono momentaneamente allontanati, Becky ci dovrà svelare un piccolo segreto...» Bea finisce la frase con un tono allusivo. Vedo Cristina e Sonia voltarsi contemporaneamente verso di me e abbozzo un sorriso.

«Come? Che segreto?»

«Beh, noi stiamo per partire, quindi bando alle ciance e alla timidezza, soprattutto. Allora, piccola Becky, quanto sono secche le palle di Giò?» alza le sopracciglia e fa un sorrisetto un po' sinistro.

Come Pioggia D'EstateDove le storie prendono vita. Scoprilo ora