Novembre 2013
«Becca, andiamo! Tu ed Edo vi siete lasciati già da un mese, smetti di rimuginarci sopra e, soprattutto, aggiornalo su questo piccolo dettaglio!»
Valentina ormai è letteralmente esasperata. Non posso nemmeno darle torto. Sono quattro settimane che mi sente fare la lista dei pro e dei contro su un eventuale riavvicinamento a Giò. Ma proprio non vuole capire le mie ragioni!
«Ma tu non capisci allora! Il problema è proprio questo. Non vorrei che lui pensasse che sto tornando da lui solo perché adesso non sto più con Edoardo. Metti che si mette di mezzo l'orgoglio? Poi come faccio?»
Vale butta la testa indietro alzando gli occhi al cielo e sospirando. È vicina al limite, lo so! L'ultima volta che l'ho vista così è stato quasi un anno fa, ed io la stavo tartassando. E l'argomento era sempre Giò.
Mi guarda e prova di nuovo a farmi ragionare.
«Ma lui lo sa il perché di questa rottura?»
«Non sa nemmeno che ci siamo lasciati, dubito che conosca le ragioni.»
«E tu diglielo! Non è necessario che vai da lui e fai la gatta morta. Basta che lo guardi negli occhi, gli dici che l'hai lasciato perché pensi ancora sempre e soltanto a lui -tanto più da quando si è trasferito qui- e poi lasci che sia lui a fare la mossa. Così se vuole giocare d'orgoglio, lascerà perdere -e anche tu perché sarebbe proprio un coglione- e se invece deciderà di crederti, potrete stare insieme. Non capisco perché tu ti debba incasinare la vita in questa maniera.»Rifletto un po' sulle parole della mia migliore amica. In effetti così potrebbe funzionare. Non fosse che...
«Vale, ma tu hai presente con chi stai parlando? Io non riesco a dirle certe cose, lo sai...»
«Oh Cristo Santissimo, Becca! Fatti coraggio e vai da Giò, porca puttana. Hai rotto i coglioni con questi cazzo di dubbi. Siete stati insieme tutta la scorsa estate e ti sei frenata perché sarebbe dovuto ripartire a breve. È tornato per te -perché l'ha capito anche Muletto che sei tu il motivo del suo ritorno- e ti ha trovata a fare coppia con Edoardo. Adesso siete liberi tutti e due. Vai, cazzo! Perché stai qui a perdere tempo con me? L'hai sempre detto che Giò ti capiva soltanto guardandoti. Capirà anche stavolta. Riuscirà a decifrare anche quello che non sarai in grado di dire. Mal che vada, intervengo io e gli faccio l'elenco di tutte le volte in cui mi hai scassato le ovaie in queste ultime settimane.»«Chi è Muletto?»
«L'asino di mio zio Gigi.»
Allargo la bocca in un sorriso che va da un orecchio all'altro.
«Davvero lo faresti? Mi farai da testimone?»
«Tutto, pur di non sorbirmi più la tua lista dei pro e dei contro. Ma ti rendi conto che hai fatto una specie di grafico sul pc? Non è normale questa cosa, sai?»Scoppiamo a ridere mentre salto in piedi e mi metto a cercare qualcosa nel suo armadio.
«Dai, prestami qualcosa. Sembro una profuga, non posso andare da lui così!»
Vale spalanca la bocca in un'espressione sorpresa.
«Cosa? Ma tu ci vuoi andare proprio adesso?»
«Sì! Se aspetto va a finire che ricomincio a rimuginarci su e rinuncio. Invece devo agire finché sono convinta: via il cerotto via il dolore.»«Becca, quello era il dente.»
«È la stessa cosa! Allora? Puoi prestarmi un vestito?»
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Come Pioggia D'Estate
ChickLitRebecca ha ventotto anni, una relazione stabile con le gaffes e il sarcasmo che le scorre nelle vene. Condivide la sua vita con un cugino che è più un fratello, un amico che ha evidenti problemi con la lingua italiana, un'amica innamorata dell'amore...