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Sento sulle spalle il peso delle decisioni appena prese. 

Ho come un mattone sul petto e fatico quasi a respirare.
Abbiamo sbagliato.
Io ho sbagliato.
Seguirlo, decidere di fidarmi delle sue parole, è stato un errore; ora ne sono certa. 

Lo so: sono adulta e dovrei assumermi le mie responsabilità.
C'ero anch'io, ero lucida e consenziente.
Eppure nella mia testa non posso far altro che maledirlo per avermi trascinata con lui in questa situazione assurda. 

Non posso.
Io non sono fatta così.
Non riesco a lasciarmi andare.
Mi conosco, se qualcosa dovesse andare storto, glielo rinfaccerei a vita.

«Giò, non sono sicura.» finalmente riesco a dare voce ai miei pensieri.

«Cosa?»

«Hai sentito. Non sono sicura, credo sia meglio fermarsi qui.»

«Becky, questo è uno dei tuoi soliti attacchi di panico. Li hai sempre prima di fare un salto importante.»

Vaffanculo lui e le sue logiche. Lui non capisce che qui c'è in ballo la mia vita!

«No, davvero. Torniamo a come eravamo prima.»

«Rebecca, sei ad un punto di svolta. Trova il coraggio. Cercalo dentro di te, io so che ce l'hai!»

«Giò, non insistere, ti prego.»

«Becky, fidati di me. Salta per una volta!»

Mi guarda cercando di calmare il panico che ha sentito nella mia voce, sta provando ad infondermi una sicurezza che ora decisamente non ho. 

«Ma che salta! Qua sarà alto un metro e mezzo! Fammi scendere, cazzo!»
«E come ci torni in camera tua se ti faccio scendere? Salta 'sto cazzo di muretto e fai poche storie!»

Porca puttana. Maledetto lui e le sue idee.

Chiudo gli occhi, faccio un respiro profondo e salto. Cado spiaccicata sul mio terrazzo, manco mi fossi tuffata dal diciannovesimo piano.

«Ahia!»
«Visto? È andato tutto bene, te l'avevo detto. Dai, preparati che gli altri ci aspetteranno sicuramente, se non ci vedono arrivare penseranno male.»
«Comunque tutto bene un ciuffolo. Mi sono fatta malissimo.»
«Quanto sei esagerata. Muoviti!»

E torna dentro per prepararsi.
Mi rialzo massaggiandomi il sedere ed entro dalla porta finestra. Faccio una doccia al volo e mi preparo per la spiaggia. Il temporale di ieri se n'è andato senza lasciare traccia, ed oggi splende un sole meravigliosamente caldo.

Sembra quasi quello che è successo tra noi.

Giò ha riempito così tanto la mia testa in queste ultime ore, che non ho avuto il tempo per realizzare tutto quello che è successo. Non ho ancora metabolizzato. Mi siedo un attimo sul letto per riordinare i pensieri.
Che cosa abbiamo fatto?
Cosa abbiamo trovato il coraggio di fare? 

Ci siamo lasciati andare. Abbiamo messo da parte le paure per una felicità che stavamo inseguendo insieme da troppo tempo. Abbiamo accantonato i se e i ma e abbiamo deciso di viverci.
Ed è stato perfetto. 

Ho sentito le sue mani muoversi su di me come se non avessero fatto altro per tutta la vita.
Ho sentito le sue labbra baciare ogni centimetro del mio corpo con fare sicuro, come se sapesse perfettamente dove soffermarsi un po' di più, quel tanto che basta per farmi oltrepassare il limite.
Ci siamo guardati e ci siamo visti davvero. 

Nudi, quando avevamo ancora tutti i vestiti addosso.
Felici, quando cercavamo di nascondere gli ansimi imbarazzati e timidi.
Sinceri, mentre chiedevamo un bacio ancora.
Appagati, quando abbiamo smesso di opporre resistenze inutili.

Come Pioggia D'EstateDove le storie prendono vita. Scoprilo ora