Ayano's pov
Finalmente, le lezioni finirono. Presi uno studente a caso e lo annegai in bagno, per scaricarmi un po' l'ansia e lo stress. Dopo avwe chiuso la porta, mi lavai le mani ed uscì dal bagno , per poi cercare un membro del drama club. Trovandoli,mi diressi insieme agli altri attori in palestra, dove ci vestimmo. Io indossai un abito in pizzo rosa ed oro, elegante e carino, con un mantello degli stessi colori attaccato. Mi misi dei sandali beige e mi sciolsi i capelli. Mi dovetti fare dei boccoli, strutturati e carinissimi. Dovevo mettermi anche dei guanti bianchi. Mi pettinai la frangia e mi truccai. Avevo del blush roseo , accompagnato da un rossetto rosa chiaro. Ombretto oro con eye-liner e mascara, resero più bello il mio outfit. Devo dire che ero molto carina. Mi dovetti mettere anche un cerchietto rosa ed oro. Ero così carina che ebbi un po' di autostima per la prima volta. Mi dovetti anche levare lo smalto, ma diede più effetto al look. Taro era un bono con quelle vesti nere e bianche... Non ne parliamo che poi i film mentali mi potrebbero intasare la mente sul palco, in quel momento. Kokona e Tokoku erano carinissime con quegli abiti, lo stesso per i ragazzi.
<<Ci siamo ragazzi. Tutta la scuola è presente. Dobbiamo iniziare>> disse la professoressa.
Mi affacciai per vedere se Oka era presente, e lo era. Era accovacciata al muro , credo piangente. Mi veniva anche bene, per dopo. Il preside fece un breve discorso, e poi gli attori della prima scena andarono sopra il palco.
<<ATTO 2-3>> urlò la professoressa. Entrai nel palco, alcuni ragazzi mi guardarono incantati, mentre l'invidia di alcune ragazze si vedeva da lontano.-Atto 2-3 Romeo e Giulietta, recita-
R(Taro): Ride delle cicatrici chi non è mai stato ferito.
perché tu, sua ancella, di lei sei tanto più bella.
Non servirla più, quell'invidiosa: la sua vestale
porta il malsano costume verde indossato solo dai buffoni.
Gettalo via! Oh, se sapesse che è la mia donna,
il mio amore! Oh se lo sapesse!
Ella parla, pur senza dire parola. Com'è mai possibile?
Sono i suoi occhi a parlare, e io risponderò loro.
Sono troppo ardito. Non è a me che parla.
Due tra le stelle più luminose del cielo, dovendo assentarsi,
supplicano i suoi occhi di voler brillare
al loro posto sin che abbiano fatto ritorno.
E se i suoi occhi fossero in quelle sfere,
e le stelle sul suo volto? Le sue guance luminose
farebbero allora vergognare quelle stelle,
come il giorno fa impallidire la luce di una torcia.
E i suoi occhi, in cielo, scorrerebbero nella regione dell'aria
con un tale splendore che gli uccelli,
credendo finita la notte, riprenderebbero a cantare.
Guarda come appoggia la guancia alla sua mano:
potessi essere io il guanto di quella mano,
e poter così toccare quella guancia!
Giulietta (Ayano): Ahime!
R(T): Ma parla...
Oh, dì ancora qualcosa, angelo splendente,
così glorioso in questa notte, lassù, sopra la mia testa,
come un messaggero alato del cielo quando abbaglia
gli occhi stupiti dei mortali, che si piegano all'indietro
STAI LEGGENDO
We should be lovers, instead... -Ayando-
Fanfiction[STORIA COMPLETATA] "> provó a dire Ayano a bassa voce , riuscendo a non farsi notare dagli altri studenti. > riuscì a concludere il dialogo con una sola parola. "Oppure". Ayano si era voltata ed era scappata, ma fortunatamente Budo la vide. Egli l...