Chapter 24: Another murder.

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Ayano's pov
Ed eccoci qui. Io e Osoro insieme, davanti al garage.
<<Pronta?>> chiesi. La ragazza mi guardó in faccia ed annuí. Ci incamminammo all'interno del garage.
<<Musume...Guarda chi ti è venuta a trovare? Prova, dai!>> dissi, provocando la leader delle bulle.
<<...PARLA, AVANTI>> urló Musume.
<<...i->> provó a dire Osoro.
<<HAHAHAHAHA NON SAI NEANCHE PARLARE TESORO. NON SO CHI SEI MA SO SEMPLICEMENTE CHE SEI SICURAMENTE UNA CHE HO BULLIZZATO IN QUESTO PERIODO E CHE CASUALMENTE VUOLE VENDICARSI AHAHHAHAH>> urló Musume. Mi allontanai dal garage, tanto mi stava arrivando una telefonata da info e Osoro stava in silenzio. Si faceva semplicemente provocare da Musume. Risposi alla telefonata.
<<Info, qualche problema?>> sussurrai io.
<<No. La mazza c'è?>> mi chiese.
<<Si. L'unica cosa è che Osoro sta in silenzio e si sta facendo provocare dalla ragazza>> dissi.
<<Controlla meglio, yan-chan...>> disse Info. Ascoltai maggiormente, facendo ascoltare pure Info tramite la chiamata.

-Chiacchierata tra Osoro e Musume-
M: QUINDI? RIMANI ZITTA?
O:...
M: LA TUA RISPOSTA È STARE IN SILENZIO?
O: Musume...Hai capito chi cazzo sono?
M: TI SEI DECISA A PARLARE...EHM...Horuda?
O: No.
M: Chi altro bullizzavo? Sarai Kako? Mishako? Whishima?Kurosaki? Lewisayo? Um...SCUSA, HO BULLIZZATO MOLTE PERSONE HAHAHAHAHAHAH
O: Primo anno della Akademi. Non ti dice niente?
M: Ehm...OH MY GAWDD. SEI DAVVERO TU OSORO?
O: Direi.
M: Mi ero scordata della persona piú sfigata che avevo bullizzato. Perdonami.
O: Ti ricordi cosa cazzo mi hai fatto? Mi hai praticamente...
M: Fatto cosa? HAHAHAHHAHAHA placati. Ho solamente inviato in giro tue foto...
O: HAI "SOLAMENTE" FOTOGRAFATO LA MIA SPINA DORSALE BIFIDA PER POI FARMI PASSARE COME LA "MALATA"
M: Per questo non sei normale. Non lo sei ancora tesoro?
O: Che piacere hai a bullizzare la gente?
M: Che piacere ha la gente a farsi bullizzare, semmai.
O: MI STAI FACENDO PERDERE LA PAZIENZA.
M: Uhh che paura. Forza fammi uscire da qui.
O: Non sai quanto possa essere spietata.
M: HAHAHAHHAHAAHA COSA FARESTI?
O: Ti piacciono cosí tanto quegli occhi celesti che "possiedi"?
M: U-um certo...
O: Posso dirlo, se vuoi...
M: DIRE COSA?
O: Semplicemente che la tua povera sorellina, dopo averla quasi strozzata, ti ha donato i suoi fantastici occhi blu solo perchè tu eri gelosa di lei e dei suoi occhi.
M: BRUTTA PUTTANA COME TI PERMETTI?
O: Posso cavarteli...
M: COSA? NO, NON CI PROVARE! AIUTO, AIUTATEMI!
O: Leva la benda...
M: NO! AIUTATEMI, VI PREGO!
O: E...Fuori uno! Vuoi che te ne cavi un altro?
M: A-AIUTO...
O: Sei senza speranze.
O: Ecco anche il secondo.
M: C-cosa m-mi hai f-fatto...
O: Ti ho cavato i tuoi occhi? O meglio, quelli di tua sorella...
M: COME T-TI PERMETTI!
O: E quei capelli tinti biondi e lucenti? Il cosí tanto trucco che hai addosso? Vogliamo parlarne? Vieni qua, ci penso io...Ops! Forse è meglio se riesco a farlo con questa cazzo di mazza!
M: TI PREGO, B-BASTA!
O: Ho fatto molta pratica con la mazza, sai?
M: AIUT-
O: Riesci a parlare ora che sei...
O:...morta...
O: OH MIO DIO CHE CAZZO HO FATTO!

                            -fine dialogo-

<<Hai pensato a tutto tu Info?>> chiesi, dopo aver fatto origliare la conversazione tra la defunta bulla e la delinquente.
<<Si. La polizia dovrebbe arrivare da un momento all'altro>> mi rispose.
<<AYANO! DOVE SEI? AIUTAMI!>> urló Osoro. Un suono si poteva ben sentire: le sirene della polizia.
<<AIUTATEMI! L'ASSASSINA È ALL'INTERNO DEL GARAGE!>> urlai, facendomi la finta vittima.
<<Ha ucciso...La...M-mia amica...>> dissi, tra tanti *falsi* singhiozzi. La polizia prese la ragazza e la ammanettó. Lei giurava vendetta, guardandomi negli occhi. Nei miei occhi spietati e assetati di sangue.
<<Signorina, venga con noi, dobbiamo accettarci che lei stia bene>> disse un uomo.
<<Non preoccupatevi...I-io sto bene...>> dissi fingendomi ,ancora una volta, docile.
<<La accompagneremo a casa. Salga>> disse un polizziotto. Ringraziai e salí in macchina. La polizia mi accompagnó a casa. Vidi una figura molto familiare nel giardino della mia casa.
<<Um, grazie del passaggio. Ci vediamo domani per accertare l'assassinio. A presto>> dissi, salutando. Aprí casa: non c'era nessuno. Ma poteva essere passato dalla finestra. Salí le scale a corsa, sfregiando il coltellino di riserva che avevo in tasca. Aprí la mia camera, il coltellino rischió di prendere in pieno un ragazzo dai capelli neri chiaro.
<<B-budo?>> chiesi al ragazzo. Si giró. Budo, quel Budo di cui forse ero innamorata, era proprio davanti a me.
<<Yan-chan...Ho saputo che ti sei liberata della tua nona rivale!>> mi disse lui.
<<C-come hai fatto ad entrare?>> chiesi al corvino.
<<Le finestre erano aperte. Seriamente, mi aspettavi ed era per questo che non le hai chiuse>> disse.
<<Contaci...Cosa sei venuto a fare?>> chiesi.
<<Beh, vedi...Ecco...Ho preso quel famosissimo dur->> disse lui. Presi di scatto un libro e glielo tirai addosso.
<<COSA CAZZO VUOI FARE>> urlai al ragazzo.
<<Beh, pensavo...>> disse lui.
<<VUOI MORIRE MALE OGGI TE>> urlai, andando verso di lui. Indietreggió spaventato.
<<Uff...Posso restare qui con te almeno?>> mi chiese.
<<No.>> gli risposi fredda.
<<Eddai! Ti prometto che non daró noia!>> mi chiese. Ripensai a quei momenti con lui...Ma pensandoci...Mi avevano convinta.
<<V-va bene ma NON dormirai con me>> dissi al ragazzo.
<<Sissignora! Infatti lo farem->> provó a dire lui, mentre un altro libro sbattè nella sua fronte.
<<Penso sia chiaro>> dissi, slegandomi i capelli.
<<Un limon->> provó a chiedere. Non riuscivo più a trattenermi. Per fortuna che qualcosa mi frenó, altrimenti gli sarebbero finiti sulla fronte almeno due o tre comodini.
<<C-capito...Dormiró ai piedi del tuo letto>> mi disse lui convinto.
<< Vedremo...>> dissi io.
Spensi le luci ed andai sotto le coperte.
<<Sei sicura di non volerlo fa->> provó a chiedermi nuovamente il corvino.
<<TI GIURO CHE TI AMMAZZO>> dissi alzandomi e andando contro di lui. Si avvicinó: persino in America potevano sentire il calore delle mie guance.
<<Avevo avuto una fantastica idea yan-chan, ammettilo>> disse lui, girandosi di lato. Mi girai anche io, chiudendo gli occhi e aspettando una nuova giornata.

We should be lovers, instead... -Ayando-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora