Chapter 28: Victory.

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Ayano's pov

Era la mia ultima guerra, davvero. Non ho fatto altro che prepararmi ad eventuali inconvenienti nelle precedenti ore. Non sono mai stata più pronta di prima. Erano le 19 in punto. Vidi Budo, vestito tutto di nero, correre verso la mia parte. Info era già arrivata, in un batter d'occhio era dietro di me. Indossavamo tutti delle tute nere. Non dovevamo dare troppo nell'occhio, dato che era sera ed era praticamente tutto buio.
<<Pronti?>> chiese Info-chan.
<<Si. Tu cosa devi fare, quindi?>> chiesi alla ragazza.
<<Disattivare le telecamere e sabotare qualche cosa. Avanti, sbrighiamoci>> disse la rossa. Scavalcammo il gigantesco cancello della villa, dove a fianco era presente proprio la Saikou Corp.
<<Avanti>> sussurrò Budo.
Arrivammo fino alla porta di ingresso, dove ci saranno stati almeno dieci o quindici bodyguards. Come è possobile che non ci avevano visto prima? Colpo di fortuna.
<<Budo, a sinistra, Ayano, a destra. Seguitemi e uccidiamo gli uomini>> disse. Come potevamo uccidere quindici uomini?
<<Direi di usare un altro metodo, Info. Vedi quella? Saliamo dalla siepe.
<<Giusto...>> disse Budo.
<<O fate come vi dico io o potete considerarvi morti prima della confessione di Megami. Sa che siete in due, sa che siete voi>> disse. A suo comando, riusciamo in pochi minuti ad uccidere gli uomini, con dei coltellini svizzeri portati per sicurezza. Eravamo tutti ricoperti di sangue. Tanto sangue. Ed era piacevole. Credo.
<<Entriamo, ho preso le chiavi>> disse la rossa, per poi aprire la porta. Anche lí erano presenti vari bodyguards.
<<La ventola>> indicó Budo.
<<Dammi il tuo coltellino>> disse la ragazza. Aprí la ventola in pochissimo tempo.
<<Seguitemi cazzo>> disse, entrando nella ventola.
<<Vai Aishi>> disse Budo, offrendomi un aiuto per salire.
<<So salire anche da sola, grazie>> risposi io, in modo molto delicato.
<<Hai rotto il cazzo. Sai che lo faccio anche per te. Sali e statti zitta un attimo>> disse. Sbuffai, per poi salire. Sapevo bene tener testa alle persone. Soprattutto a quel cretino di merda.
Mi seguí, per poi chiudere la ventola. Avevamo tutti i guanti, era praticamente impossibile lasciare qualche traccia.
<<Io scendo qui per le telecamere>> disse la ragazza, sbirciando dai buchi.
<<Proseguite per destra e scendete, quella dovrebbe essere la camera di Ichirou Saikou, il padre di Megami. Se troverete pure lei, basta aspettare qualche secondo. Voglio che ci ritriviamo qui tra meno di un'ora. Intesi?>> disse Info. Annuimmo, per poi andare. <<Fermati. Invece di ucciderlo, possiamo avvelenarlo>> dissi a Budo, mostrandogli il barattolo di veleno.
<<Cosa? Sei pazza? Dove glielo mettiamo?>> chiese il ragazzo.
<<So dove metterlo, tu fai solo ció che faccio io>> dissi al ragazzo. Scendemmo dalla ventola, stando molto attenti a non fare rumore. La ventola, per nostra fortuna, si trovava dietro al suo letto, cosí nessuno ci poteva vedere scendere. Udimmo una voce, proveniva da una delle sue aiutanti.
<<Vuole che le porti un bicchiere d'acqua, signor Saikou?>> chiese la donna.
<<Certamente, grazie Ayumi>> rispose. Scaltramente, feci un cenno a Budo. Mi era appena venuta un'idea.
<<Fai cadere un vaso e poi nasconditi. Mandami un segno per la via libera>> dissi brevemente al ragazzo. Lui annuí soltanto. Fece cadere il vaso, che suscitò in Ichirou un senso di curiosità.
<<Cosa sarà sucesso...>> disse l'uomo. Era il mio momento, Budo mi aveva appena lanciato un allarme. Seguí la donna, per poi torturarla e , successivamente, ucciderla. Presi i suoi vestiti e me li infilai sopra alla tuta. Nascosi il cadavere della donna all'interno di un armadietto , per poi passare al passaggio successivo: l'avvelenamento del padre. 
<<Un bicchiere d'acqua? Se è questo quello che vuole, glielo daró insiemw a qualche sorpresina...>> dissi, per poi avvelenare l'acqua. Riposi il barattolo nella mia tasca e iniziai ad avviarmi per andare nella stanza del gestore della Saikou.
<<Signore, ecco a lei la sua acqua>> dissi, più cordiale possibile.
<<G-grazie uhm...Ayumi?>> disse lui.
<<Signore, i suoi occhiali! Ovvio che non riesce a vedermi hahah...>> dissi, nervosa.
<<Giusto...>> disse l'uomo, sorseggiando il bicchiere.
<< Graz->> provò a dire l'uomo. Si mise a tossire.
<<Non r-riesco a- res...pi...ra...re>> provó a dire. L'uomo cedette, era morto. AVEVO UCCISO UN UOMO DI GRANDE IMPORTANZA IN QUESTO CAZZO DI MONDO, MA CHI-...
<<AYANO, ANDIAMO CAZZO>> disse Budo.
Salí, per poi sentire dei passi avvicinarsi. Mi sollevó appena in tempo all'interno della ventola, dato che entrarono vari uomini.
<<Grazie, Budo>> dissi, arrossendo. Eravamo estremamente vicini. Ma non era il momento esatto per... Insomma, avete capito. Rosso anche lui come un cazzo di peperone, mi incitó a seguirlo. Vidimo info chan, intenta a salire nella ventola.
<<Hai cancellato i filmati e disattivato le videocamere?>> chiesi alla ragazza.
<<Si. Adesso peró sbrighiamoci a tornare>> rispose lei. Percorremmo la strada all'interno della ventola, per poi venire sopresi da varie macchine della polizia e delle ambulanze in cortile.
<<Come cazzo facciamo ad uscire?>> chiese Budo.
<<Seguitemi e basta>> disse la rossa. Atterrò in terra, per poi scappare a sinistra. Io e Budo fecimo lo stesso.
<<Adesso qui dovete fare precisamente ció che faccio io>> disse lei. Eravamo praticamente ad una specie di bivio fra il cancello posteriore e la strada. Un salto incredibile fu fatto dalla ragazza.
<<Vado io>> disse Budo, prendendo la rincorsa ed atterrando su due piedi. Mancavo solo io. Presi la rincorsa, ascoltando le incitazioni dei due, per poi atterrare perfettamente nello stesso loro punto esatto.
<<Scavalchiamo, forza>> disse Budo. Scavalcammo il muro, per poi correre dietro ad una stradina.
<<Avete portato i cambi? Non possono vedervi ricoperti di sangue>> disse la ragazza.
<<Correremo il rischio>> risposi.
<<Perfetto. Aspetteremo notizie. Buonanotte>> disse la ragazza, andandosene.
<<Vieni a dormire da me questa sera. Per favore>> dissi a Budo.
<<Come cazzo posso?>> provò a dire lui.
<<I miei sono andati dai miei zii per due giorni. Non preoccuparti>> dissi. Annuí, dopo tempo, ed arrivammo a casa. Entrammo entrambi dalla finestra.
<<In effetti è molto comodo entrare da qui>> commentai, sentendo una piccola risatina da Budo.
<<Faccio la doccia adesso>> disse il ragazzo.
<<Dovrei farmela pure io...Scendi nell'altro bagno, io me la faccio qui>> dissi. Scese le scale, deluso, ed entrò nel bagno. Lo stesso feci io col bagno accanto. Una calda doccia e rilassante era ció che ci voleva adesso. Passai minuti a farmi la doccia...Forse un'ora, chi lo sa. So solo che appena finita la doccia, mi ritrovai un Budo nella mia stanza che mi stava aspettando (della serie "seli il melio, seli ecampus. Ti aspecto").
<<Vogliamo rimediare?>> propose.
Lasciai cadere l'asciugamano a terra, per poi chiudere a chiave la porta. Mi aspettava una lunga notte di passione e divertimento puro insieme al ragazzo che , finalmente, avevo capito di amare.

We should be lovers, instead... -Ayando-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora