Capitolo 74.

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"Scusatemi se ci ho messo tanto ad arrivare, ragazzi." mormorò Thomas, continuando a condurci a passo svelto di corridoio in corridoio, muovendosi veloce e preciso. "Ho una bella e una brutta notizia per voi..." annunciò in seguito, ricevendo sguardi curiosi e impazienti da tutti noi. "Quella bella è che ho trovato il magazzino delle armi e che, con parecchia fortuna, forse troveremo anche quelle che ci sono state sequestrate."
"E la brutta?" insistette subito Minho, incapace di contenere la sua curiosità. "Parla, diamine."
Thomas abbozzò un sorrisetto malinconico, come se quel commento lo avesse riportato ai vecchi tempi della Radura, ma ben presto la sua espressione mutò in preoccupazione. "Quella brutta è che da quando me ne sono andato, non c'è più nessuno nella sala controlli, quindi i muri di vetro sono ancora attivi e sotto il loro dominio." 

Mi morsi il labbro e quasi automaticamente strinsi più forte la mano di Newt. Il giochetto dei muri divisori ci aveva fregato la prima volta, dividendoci in piccoli gruppetti e rendendoci perciò vulnerabili, ma questa volta non avrebbe attaccato con noi. Eravamo più furbi, scaltri. Sapevamo a cosa stessimo andando incontro. L'unica preoccupazione che continuava davvero ad assillarmi ad ogni respiro, però, era l'idea che Stephen fosse stato scoperto e che fosse tenuto in ostaggio da qualche parte. Se l'avessero isolato con le pareti, per noi sarebbe stato impossibile ritrovarlo. Per non parlare poi del fatto che non avevamo tutto il tempo di percorrere ogni angolo della W.I.C.K.E.D. per scovarlo.
"Quindi Jorge e Brenda ora sono allo scoperto?" chiese Newt, aumentando il passo e tirandomi dietro lui. 

Vidi Thomas bloccarsi per un attimo, colto di sorpresa dalla voce del biondino. Fu in quel momento che realizzai che quello fosse il primo incontro per entrambi. La camminata di Thomas rallentò passo dopo passo, poi, dopo qualche istante si fermò, girandosi timido verso Newt, ma senza mai guardarlo negli occhi. "A proposito..." borbottò imbarazzato. "M-Mi fa piacere vedere che... ecco..." 

Newt fece per aprire bocca, ma Thomas lo precedette. "Volevo scusarmi per quello che è successo nella Zona Bruciata." buttò poi fuori tutto d'un tratto. Il ragazzo alzò tentennante lo sguardo verso l'amico ed ebbe questa volta il coraggio di ancorare il proprio sguardo al suo. "Non so cosa mi sia preso... Avrei dovuto... Avrei... Avrei dovuto trovare la forza di oppormi. In primo luogo mi sarei dovuto sacrificare per permettere loro di trovare una cura, come mi avevano chiesto."

Minho intervenne, animato improvvisamente dalle parole del ragazzo. "Thomas non credo che..."
"No, fammi finire." ordinò il ragazzo, tingendosi di rosso e facendo qualche passo in avanti. Lasciai la mano di Newt, permettendo al ragazzo di avvicinarsi anche lui all'amico. "Non avevo il diritto di fare quello che ho fatto, anche se sei stato tu a chiedermi di ucciderti, io... io... Non avrei mai dovuto premere quel grilletto, mi dispiace." continuò con voce tremante. Era palese che il ragazzo stesse affogando nel suo stesso dolore, trattenendo a stento le lacrime e, per un attimo, mi sentii spiazzata. Non avevo mai pensato a come avrebbe potuto reagire Thomas all'improvvisa ricomparsa di Newt.

Quando il biondino aprì finalmente la bocca per parlare, sentii il mio cuore tremare. "Thomas... I-Io... Non so cosa tu abbia visto di fronte a te nella Zona Bruciata, ma... Non ero io, era un robot, una creazione della W.I.C.K.E.D. Qualsiasi cosa sia successa, io non ne ho mai subito gli effetti." Thomas rimase a bocca aperta, gli occhi spalancati che sottolineavano ancora di più le due brutte occhiaie scure al di sotto di essi. Le sue labbra tremarono e nei suoi occhi per un attimo si diffuse una realizzazione che lo fece quasi sorridere, ma poi Newt parlò di nuovo, in modo schietto, e l'espressione di Thomas cambiò immanente, come se avesse ricevuto uno schiaffo in pieno volto. 

"E, dato che sono in vena di confessioni, credo di doverti dire che non mi ricordo molto di te, amico." rivelò il biondino con timidezza. "Quando hanno... Ecco, quando hanno provato la Cura su di me io... io... Ho perso la maggior parte dei miei ricordi, ecco. È una storia lunga e forse questo non è il momento migliore per raccontarla, ma..."

The Maze Runner - LiveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora