Capitolo 19.

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Lanciai uno sguardo veloce alla parete esterna della Berga e notai un pugnale infilzato nel metallo, proprio dove prima David stava cercando di soffocarmi. Non mi ci volle molto per capire che fosse solo merito di Gally se l'uomo mi aveva lasciata andare e ora mi stava ignorando del tutto, troppo impegnato a dare ordini per badare a me. Solo dopo che la mia vista si mise a fuoco su di lui notai il taglio profondo che partiva da una sua tempia e gli arrivava quasi alla guancia, segnando di rosso perfino l'occhio che l'uomo teneva serrato per evitare che il sangue gli si infilasse sotto le palpebre. 

Distolsi lo sguardo da David e immediatamente capii di dovermi muovere. Gally non poteva farcela da solo e, sebbene anche con il mio aiuto l'impresa sarebbe stata ardua, volevo almeno restituirgli il favore. Mi voltai e feci appena in tempo a mettermi in ginocchio che una figura in movimento colse la mia attenzione: a qualche metro da me, una guardia stava correndo nella mia direzione, brandendo il lanciagranate come se fosse un prolungamento del suo braccio.

Velocemente cercai a terra il mio arco e quando lo individuai a meno di un metro di distanza, mi gettai in avanti per riuscire ad afferrarlo in tempo. Tanta era la fretta di trascinarlo vicino a me che sradicai anche qualche ciuffo d'erba, ma non ci diedi peso e subito sfilai dalla faretra una freccia, puntandola a caso nella direzione in cui avevo visto la guardia.
Lo stupore ben presto si confuse col terrore quando realizzai che la guardia fosse sparita dalla mia vista. Il mio cuore perse di un battito, ma scossi semplicemente la testa, cercando di cacciare via quel dubbio per concentrarmi su altro.

Puntai la freccia verso la massa di guardie che stavano cercando di attaccare Gally e non appena lasciai la corda, sparando il mio colpo, sentii qualcuno afferrarmi per le spalle e spintonarmi a terra. Questa volta non feci l'errore di mollare a terra l'arco e lo tenni ben stretto nella mia mano, mentre con l'altra cercavo di afferrare una freccia dalla faretra alle mie spalle.
Le mie dita fecero appena in tempo a sfiorare il legno delle frecce che qualcuno alle mie spalle mi colpì di nuovo, spiaccicandomi a terra.

Mi girai velocemente a pancia in su e notai con orrore che ad attaccarmi era stata la guardia che precedentemente avevo visto correre in mia direzione. La vidi alzare la gamba e solo quando fu troppo tardi capii che volesse tirarmi un calcio. Cercai di rotolare di lato per evitare il colpo, ma il suo piede finì comunque sul mio fianco, facendomi mugugnare di dolore.
Gattonai all'avanti, cercando di guadagnare un po' di terreno per riuscire a scagliargli la freccia addosso senza che fosse troppo vicino, ma tutti i miei tentativi furono vani perché all'improvviso lo sentii afferrarmi per i capelli. Un urlo mi uscì dalle labbra quando la guardia mi sollevò di peso in piedi, tirandomi poi all'indietro con violenza e probabilmente staccandomi qualche ciocca.

Cercai di controllare il dolore e tentai di pensare a un modo per liberarmi, quando il mio sguardo venne catturato da una guardia a qualche metro di distanza, intenta a puntare il lanciagranate contro Gally. Senza nemmeno pensarci due volte alzai l'arco e tirai la corda prendendo bene la mira, poi lasciai la freccia, facendo perfettamente centro. Il ragazzo non si accorse nemmeno della mia azione e continuò a correre nel tentativo di guadagnare un po' di vantaggio per riuscire a liberare qualcuno degli abitanti del villaggio e ricevere un aiuto.

Nella folla individuai perfino Thomas che nel caos totale era stato completamente ignorato e usando finalmente per la prima volta la sua intelligenza si era inginocchiato nuovamente nel suo gruppo per fingersi legato e nel frattempo slegando i nodi degli altri.
Il sorrisetto soddisfatto sul mio volto mutò in smorfia quando la guardia dietro di me mi diede un altro strattone. Stanca di quella situazione e indolenzita lungo tutta la testa tirai una gomitata all'indietro, colpendo la guardia. Questa non mollò la presa, ma esitò per qualche istante, colta di sorpresa. A quel punto, facendo forse la cosa più stupida o masochista in tutta la mia vita, tirai violentemente all'avanti per liberarmi. 

The Maze Runner - LiveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora