Capitolo 13.

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La sorpresa che Violet mi aveva fatto era stata molto dolce e sincera, proprio per questo mi ci era voluto ben poco a buttare via tutti quei pregiudizi e i pensieri negativi che avevo avuto su di lei. Avrei dovuto sospettare una cosa del genere dalla ragazza, dato che, conoscendola fin troppo bene, sapevo che non era nella sua natura fare qualcosa di semplice. Quella ragazza era una scoperta continua e da un lato amavo questo di lei, anche se non sempre mi piaceva ricevere sorprese.

Per mia sfortuna, però, il 'regalo di consolazione' – così come lo aveva chiamato Violet – non era finito lì, in quanto la ragazza mi aveva annunciato di aver indetto una festa in mio onore. Inutile specificare la mia smorfia di disapprovazione quando la ragazza mi riferì di aver invitato praticamente tutto il villaggio, ma ovviamente con Violet non ebbi nemmeno una parola in capitolo e la ragazza non ammise repliche da parte mia.

Come se all'improvviso le avessi dato l'idea di essermi interessata all'evento, Violet si mise a spiegarmi tutti i particolari della festa, iniziando col dirmi che si tenesse in spiaggia e finendo per specificare della presenza di un falò che Minho e altri stavano già sistemando sulla spiaggia.
Quando la ragazza si decise ad aggiungere l'ultimo particolare, ovvero il fatto che la festa fosse quella sera, compresi il motivo per cui Minho pochi istanti prima mi avesse dato appuntamento per qualche ora più tardi. E così una mezz'ora prima della festa mi ritrovai a essere trascinata per il braccio da Violet verso la spiaggia, dove gli altri, a quanto pareva, erano già arrivati e stavano già parlando tra di loro. 

Tra la folla potevo riconoscere Gally, che nel frattempo stava trasportando dei grossi pezzi di legno e rami che Minho cercava di disporre in modo ordinato; Stephen, che stava cercando inutilmente di tenere uniti tutti i bambini, che al contrario stavano correndo per la spiaggia bagnando spesso il ragazzo con l'acqua del mare; e infine avvistai Teresa che, con un sorriso sulle labbra, stava parlando con Thomas, il quale sembrava non ascoltarla nemmeno.

Mentre cercavo di far rallentare Violet, la quale mi stava trascinando in direzione di Minho, colsi l'occasione per analizzare le condizioni di Thomas: il suo volto era quasi irriconoscibile, dato che era pieno di more sulla maggior parte della pelle; delle chiazze rosse risaltavano sui suoi zigomi, messe in risalto dalle ferite incrostate di sangue; uno dei suoi occhi era color violaceo e si vedeva che il ragazzo faceva fatica ad aprirlo da quanto era gonfio; il suo labbro aveva un taglio molto visibile proprio al centro, mentre il suo mento presentava dei puntini rossi. Per la seconda volta mi senti in colpa per aver ridotto il ragazzo in quello stato, ma come era già capitato, subito dopo mi venne in mente il motivo per cui lo avevo fatto e tutto il pentimento svanì come polvere all'aria. 

Thomas aveva lo sguardo rivolto verso terra e sembrava assorto sono nei suoi pensieri più profondi. Il ragazzo non sembrò notarmi, e ciò fu un sollievo, ma tutte le mie aspettative di passare inosservata andarono in frantumi nel momento in cui il ragazzo alzò lo sguardo. Parve immediatamente stupito e non seppi se la sorpresa che potevo leggere nei suoi occhi fosse legata al fatto che non si aspettasse di vedermi lì o al fatto che si fosse accorto che lo stavo fissando. In ogni caso distolsi subito lo sguardo comportandomi come se nulla fosse successo, assumendo un atteggiamento distaccato e freddo e seguendo poi Violet nei suoi ultimi passi verso Minho. 

Quest'ultimo ci accolse con un sorriso e rinchiuse Violet in un abbraccio caloroso, per poi distaccarsi e concentrarsi su di me, rifilandomi due pacche sulla spalla e mormorandomi un 'te lo avevo detto che ci saremmo rivisti'.
Scossi la testa e feci spallucce. Apri la bocca per replicare, ma una mano si appoggiò sulla mia spalla e una stretta gentile mi fece voltare. Per un attimo credetti che potesse essere Thomas, ma quando mi accorsi che si trattasse semplicemente di Gally, tirai un sospiro di sollievo e gli rivolsi un sorriso educato.

The Maze Runner - LiveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora