2- Fabio Quartararo

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CANZONE: "All I Want Is You"- Justin Bieber

Ed eccomi qui, in camera mia, chiusa a chiave a piangere per colpa di Fabio, il mio migliore amico.Ultimamente non facciamo altro che litigare e Fabio quasi non lo riconosco più.Ci siamo conosciuti quando avevamo 4 anni, eravamo all'asilo insieme e non ci siamo mai separati. Quando nel 2008 vinse la Promovelocidad Cup io ero al suo fianco, idem nel 2012 quando vinse la PreMoto3 del CIV e ancora oggi, nella sua prima stagione in MotoGP, sono ancora al suo fianco  e, per quanto mi è possibile, lo seguo nelle varie tappe. Io e Fabio non abbiamo mai litigato, o meglio quando eravamo piccoli avevamo qualche piccola discussione sui vari giochi da fare o più avanti perché io lo invogliavo a studiare ma lui pensava solo ad andare in moto, ma sono tutte situazioni che dopo qualche ora risolvevamo con una vaschetta di gelato a Stracciatella, la nostra tradizione per fare pace.Da quest'estate però  questa tradizione non funziona più, o meglio non funziona più da quando Fabio, dopo una discussione, ha preso il gelato e lo ha buttato perché gli avevo confessato di provare qualcosa per un suo amico e a lui ha dato fastidio, ma poi abbiamo risolto. Ma nonostante ciò non facciamo altro che discutere da quel giorno, discussioni su discussioni fino ad oggi, che abbiamo avuto un vero e proprio litigio dove lui ha toccato il fondo. Mi ha lasciato da sola in quello che era il "nostro posto" e con il freddo invernale di dicembre ho dovuto camminare da sola per rientrare a casa, una cosa che forse non gli perdonerò mai.
Sento bussare alla porta ed apro, è mio fratello "Forza dai sbrigati a vestire che ci aspettano" dice entrando "Devo venire per forza?" Rispondo mettendo la testa nel cuscino "Hai litigato di nuovo con Fabio?" Domanda lui sedendosi sul bordo del letto, ma non riceve risposta "Fallo per Martine, lo sai quanto ci tiene a te" aggiunge facendomi alzare dal letto per andarmi a preparare. Per me Martine è come una madre, mi è sempre stata vicina e mi ha accolto in casa sua come una figlia, é stata la figura materna che non ho mai avuto data la scomparsa prematura di mia madre. Arriviamo in casa Quartararo e dopo aver salutato tutti iniziamo la tradizionale cena della vigilia di Natale. Io e Fabio non ci siamo ne salutati né tantomeno guardati e al primo momento utile sono andata nella sala dove stanno giocando i suoi due nipotini, i figli di suo fratello Anthony, per stare lontana da lui. Dopo un po' sento una presenza sedersi affianco a me, mi volto ed è Martine "Quanto vorrei essere come loro" dico indicando i due bambini che giocano "Che cosa succede?" Mi domanda la donna "Nulla" rispondo mettendo una mano sotto il mento per appoggiarmi "Lo sai che con me non funziona, io so sempre tutto anche se voi due non parlate" dice accarezzandomi le spalle "Non potete stare per tanto tempo divisi, trovate sempre un modo per scappare e stare da soli come quella volta che da bambini siete scappati di casa per andare nel vostro posto" continua "E lo sai, lo sapete entrambi, vi si legge negli occhi. Vi amate" aggiunge "Martine" dico, ma vengo interrotta dalla donna "Vai da lui, é sul terrazzo che ti aspetta" dice. Non me lo faccio ripetere due volte e corro sul terrazzo. "Ciao" dico timidamente al ragazzo "Senti, scusami" dice il ragazzo avvicinandosi a me "So di essermi comportato malissimo nei tuoi confronti, non dovevo trattarti come ti ho trattato oggi e se dovessi ritornare indietro non lo farei per nessuna ragione al mondo. Da quando mi hai detto che provavi qualcosa per Tom mi é crollato il mondo addosso, non volevo crederci" dice "Hai detto bene...provavo" mi intrometto "É una cosa che non ho mai voluto accettare, non volevo perderti ma per come mi sono comportato ti ho persa comunque" aggiunge forse senza neanche ascoltare quello che ho detto prima "Fabio, tu non mi hai persa" dico prendendogli la mano "Mi dispiace se ti ho ferito, ma so che tutto quello che voglio questo Natale sei tu" dice per poi unire le nostre labbra in un bacio. Quando ci stacchiamo ci rendiamo conto che sta iniziando a nevicare, ci guardiamo in faccia e ridiamo, sembra quasi di stare in uno di quei film americani e così con la felicità di due bimbi in un negozio di caramelle ci prendiamo per mano ed entriamo in casa.

Short Story ~ Edizione nataliziaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora