17- Valentino Rossi

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CANZONE: "We are family"- Sister Sledge

"Dove vai?" Domando al ragazzo mentre sta per uscire "Vado a prendere Luca e mia mamma, faccio subito te lo prometto" mi risponde Vale mentre varca l'uscita e mi lascia un bacio. Io, ne approfitto per finire di apparecchiare la tavola per il pranzo Natalizio.

Valentino è stato il mio primo amore, quando ero piccola non esisteva una domenica senza una sua gara, era l'idolo della mia famiglia. Poi, il giorno del mio diciottesimo compleanno mi hanno regalato i pass per andare a vedere la MotoGP al Mugello. Ricordo che arrivai il giovedì nel paddock e mentre girovagavo ho incontrato Vale, parlammo molto, stessa cosa per i giorni a seguire. La Domenica, ricordo che Vale fece un bruttissimo incidente e io mi fiondai da lui in ospedale. Da allora non ci siamo più separati e a distanza di 10 anni siamo ancora qui, insieme che ci amiamo.
IN questi anni, il mio desiderio più grande é stato quello di avere un figlio, ma purtroppo non possiamo averne, per colpa di un problema avuto in piena adolescenza non posso avere figli, questa cosa mi fa molto male. Ho passato notti e giorni a piangere fino al punto di finire le lacrime, ma il destino mi ha portato ad avere un grande uomo al mio fianco che mi sta sempre accanto e che mi ha aiutato a trovare la forza e il sorriso per andare avanti.

Mentre sistemo gli ultimi bicchieri sul tavolo sento la serratura della porta aprirsi e, come immaginavo, sono Vale e la sua famiglia.
Dopo aver salutato tutti iniziamo a pranzare e a parlare dei soliti discorsi con le solite domande tipiche da pranzo di famiglia come "Quando vi sposate?" Domanda alla quale rispondiamo sempre nello stesso modo "Quando Vale smetterà di correre ci sposeremo".

Finito il pranzo è arrivato il momento preferito di Luca: i giochi da tavolo. Iniziamo a giocare quando il telefono di Valentino squilla; "E Uccio, dice che devo correre al Ranch" dice attaccando la telefonata "Ma é Natale..." dico "Lo so amore, ma il dovere chiama, ti prometto che subito ritornerò qui" risponde infilando la giacca e uscendo di casa.

"Come stai?" Mi domanda Stefania sedendomi affianco a me "Bene, dai..." rispondo alla donna "Ne avete parlato?" Dice lei accarezzandomi la schiena "Purtroppo no, tra l'inizio del campionato, l'academy, la 100km era molto stressato Vale e quindi ho preferito evitare" rispondo a mia volta "Vedrai che prima o poi ti appoggerà nella scelta di adottare un bambino" mi dice la donna facendomi mantenere il lume della speranza acceso "Lo spero" sussurro trattenendo le lacrime.

Poco dopo sentiamo bussare alla porta, vado ad aprire ed è Uccio, mi dice di seguirlo e con me faccio venire anche Stefania. Per me Stefania è la mia seconda mamma, con lei mi sento libera di parlare di tutto e lei mi da sempre consigli ottimi.
Seguiamo Uccio e ci porta al ranch, ancora non riesco a capire cosa sta succedendo ma so che non me la raccontano bene. Entro nel piccolo salotto che funge da ingresso nel casale del ranch e dalle scale riconosco le gambe di Valentino che sta scendendo, ma non è solo.
Ha in braccio una bambina bellissima che lo stringe con le sue piccole braccine.
"Vale" sussurro avvicinandomi "Vedi Luna" dice il ragazzo alla bimba "Lei è la tua mamma" aggiunge, a quelle parole io scoppio a piangere. Il mio desiderio più grande si è avverato, reagisco di istinto e abbraccio i due e sussurro "Siamo una famiglia".

Short Story ~ Edizione nataliziaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora