4-Kimi Raikkonen

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CANZONE: "Home This Christmas"- Justin Bieber

É la vigilia di Natale, sono nella sala di attesa dell'aeroporto di Londra mentre aspetto l'aereo che mi riporterà in quel luogo che é stato casa mia per 20 anni, ma ora non lo è più.
"Ultima chiamata dell'aereo per Helsinki-Vantaa Airport. Si prega ai gentili viaggiatori di recarsi verso il gate" dice la voce metallica dell'aeroporto, mi alzo e prendo la mia valigia e mi dirigo verso il gate.
Prendo posto sull'aereo e la mia mente inizia a vagare tra i pensieri e ansie. Ho paura, paura che mio fratello non voglia accogliermi in casa sua.
Io e mio fratello ci siamo voluti molto bene, troppo, per me era più di un semplice fratello, era padre, amico e fratello. Con lui mi sono sempre sentita al sicuro e a casa anche se a dividerci c'erano migliaia di chilometri. Ma un giorno, per colpa mia e delle mie stupide fissazioni abbiamo litigato. Quattro lunghi anni senza vederci, anche se io l'ho guardato sempre in tv e non sa che, quando ci era possibile, io e sua moglie ci siamo incontrate ed è proprio grazie a lei, questa donna magnifica che ha sposato, se ora sto andando da lui per farmi perdonare.
Arrivo ad Helsinki e cerco con lo sguardo mia cognata "Ciao" dico avvicinandomi alla donna che è venuta a prendermi con Robin, il più grande dei due figli di mio fratello "Ciao Tesoro" dice la donna dandomi un bacio sulla guancia "Ciao Zia" dice il piccolino abbracciandomi. Andiamo in macchina e a dividerci da casa di mio fratello ci sono circa 40 minuti di viaggio "Ho paura" dico d'un tratto alla donna "Stai tranquilla, tuo fratello ti vuole ancora bene" risponde con lo sguardo concentrato sulla strada "È stata colpa mia e di essermi innamorata di quel fottuto ragazzo, Kimi aveva ragione...mi usava solo per il cognome" dico quasi piangendo "Tu non hai nessuna colpa, eri innamorata e lo sai, all'amore non si comanda" risponde Minttu.
Nel frattempo siamo arrivati nella famosa "Villa Butterfly", Minttu va nel parcheggio a posare la macchina mentre io e Robin andiamo verso l'ingresso e busso. Sento i passi di qualcuno che sta venendo ad aprire la porta, una questione di secondi e mi ritrovo faccia a faccia con mi fratello. Lui resta fermo ed impassibile, la stessa cosa faccio io, ma dopo un po' faccio cadere a terra la mia borsa e lo abbraccio. Quell'abbraccio che da 4 anni mi mancava, ora posso finalmente risentire il suo odore, un mix che solo Kimi è capace di creare e che si addice solo a lui. Ci stacchiamo dall'abbraccio e lo vedo, sorride, cosa un po' insolita "Buon Natale fratellone" sussurro "Anche a te sorellina" ricevo come risposta. Entriamo in casa e iniziamo a raccontarci tutto quello che abbiamo fatto in questi anni e ho giocato con i miei due bellissimi è splenditi nipoti Robin e Rianna.
Finalmente ho fatto pace con mio fratello, non desideravo cosa migliore, quando si ha una famiglia che ti ama il resto non conta e per capirlo dovevo perdere la persona alla quale tengo di più: mio fratello Kimi, ma menomale, dopo tanto tempo, ci siamo ritrovati.

Short Story ~ Edizione nataliziaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora